L’ecobonus cala al 50%, e poi c’è l’addio alle agevolazioni per le caldaie a gas, ma non solo. Ecco tutte le novità inserite nella Legge di Bilancio
Con la nuova Legge di Bilancio che cosa cambia per i bonus casa? Anzitutto, l’ecobonus cala al 50%. E poi c’è l’addio alle agevolazioni per le caldaie a gas, ma non solo. Ecco le principali novità per chi deve fare dei lavoretti nella propria abitazione.
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Bonus casa, che cosa cambia con la Manovra?
Addio al bonus caldaie, al bonus verde e all’ormai contestatissimo Superbonus, resistono, invece, con la Manovra, l’ecobonus, in forma rivista e corretta, il bonus mobili e il bonus elettrodomestici. Ecco in quale misura:
- DA FINESTRE A SCHERMATURE, ECOBONUS AL 50% O AL 36%: l’agevolazione per l’efficienza energetica attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65% raggiungeva anche l’85% per alcuni interventi nei condomini ma dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si abbasserà ulteriormente al 36%, per la prima casa e al 30% per le altre. Le aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che fino a quest’anno davano luogo a una detrazione più alta, come, appunto, gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- CALDAIE A GAS ESCLUSE DALLE AGEVOLAZIONI: la nuova detrazione prevista dalla disciplina di ecobonus esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche;
- AL 50% ANCHE IL BONUS RISTRUTTURAZIONI, con lo stesso schema dell’ecobonus, anche il bonus ristrutturazioni resterà al 50%, ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96mila euro mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48mila euro. Le aliquote scendono sulla scia dell’ecobonus nel 2026 e nel 2027;
- STRETTA SUL SISMABONUS: un netto ridimensionamento arriva anche per la detrazione oggi fino all’85% per lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi: scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni;
- BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI MADE IN EUROPE: il fronte è, in questo caso, duplice perchè in caso di ristrutturazione di un immobile viene confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa da 5.000 euro; viene poi introdotto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus sale a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro ed è possibile beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare;
- SUPERBONUS IN VIA DI ESAURIMENTO: La maxi agevolazione nata con la pandemia passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali. La manovra apre anche alla possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023, rimaste finora escluse dall’opzione.
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