Messina: “corto circuito istituzionale o disputa politica?” Scontro tra il sindaco ed il sub commissario per il risanamento – AMnotizie.it

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 Una vicenda che rischia di prolungarsi, quella tra il sindaco Federico Basile e il sub commissario per il risanamento Marcello Scurria considerato che le due posizioni sono molto distanti tra loro.

Nessun passo indietro da parte di Scurria anzi, parole di fuoco nell’affermare che “il comune ha partecipato all’asta senza avvertire l’ufficio del sub commissario oltre al fatto che non ha ancora utilizzato i fondi Pinqua per l’acquisto o per la ristrutturazione di immobili mentre, il suo ufficio ha già acquisito oltre 200 alloggi”.

Naturalmente il sindaco Basile non ha perso tempo, durante una conferenza stampa “ha rispedito al mittente tutte le accuse rincarando la dose nel momento in cui ha accusato il sub commissario di aver speso oltre 300 mila euro in più di risorse pubbliche”. “Uno sgarbo istituzionale” ha dichiarato Basile, “una mancanza di comunicazione e di programmazione da parte della gestione commissariale per il risanamento che ha portato alla “doppia partecipazione” all’asta per l’acquisto di alloggi da destinare al risanamento; uno “scontro” tra le due istituzioni che poteva essere facilmente evitato”.

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Un paradosso stante il fatto che adesso quegli alloggi verranno assegnati al comune che, attraverso Arisme, si trasferiranno agli aventi diritto.

Uno “sperpero” di denaro pubblico, più di trecento milioni, che poteva essere utilizzato in maniera più oculata solo se i due attori si fossero coordinati predisponendo adeguate strategie.

Il sindaco Basile ha presentato la sua versione dei fatti affiancato dal vice sindaco Salvatore Mondello, dal direttore generale Salvo Puccio, dal presidente della Patrimonio S.p.A. Maurizio Cacace e, dal presidente di Arisme Fabrizio Gemelli.

Il Comune di Messina dopo aver esaminato “la documentazione” relativa all’asta che interessava 11 lotti, ha detto il sindaco “decideva di parteciparvi presentando un’offerta a base d’asta con un ribasso del 25%, così come prevede la legge ed avendo anche un parere di congruità del prezzo”.

Scopre, ha aggiunto il presidente della Patrimonio Maurizio Cacace, “che anche l’ufficio del sub commissario stava partecipando ma con un’offerta che corrispondeva al prezzo di base d’asta, con un incremento di 500 euro per ogni lotto”. Il risultato è palese, l’asta se l’aggiudica il sub commissario per il risanamento con un esborso di denaro come abbiamo detto più volte, di oltre 300 mila euro in più”.

Ad aggravare maggiormente la situazione e indurre a riflessioni e perplessità sulla correttezza del comportamento degli uffici del sub commissario il fatto che, invece di versare una cauzione richiesta del 10%, ne deposita il 50%: segno, probabilmente, di non volere “concorrenti”.

Il sindaco Basile per fugare ogni dubbio e rappresentare una visione più ampia dell’operato dell’amministrazione comunale afferma che “dal 2019 ad oggi, sono stati intercettati ed acquisiti risorse finanziarie per oltre 195 milioni di euro, alle quali vanno aggiunte quelle attribuite ai commissari pari a 100 milioni di euro”. Una somma rilevante ha proseguito il sindaco, “che deve servire per togliere definitivamente l’oscenità delle baracche, ridando dignità umana e sociale a persone che meritano di vivere in una “casa”.

Basile ha anche sottolineato “il grande rapporto di collaborazione che si era instaurato e continua ad essere tale, con il precedente commissario per il risanamento, la Prefetta Cosima Di Stani la quale, ha operato benissimo, coordinando gli interventi da mettere in atto e consegnando 300 alloggi ai rispettivi assegnatari”.

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Per quanto riguardano i fondi Pinqua, il vice sindaco Mondellosmentisce coloro i quali avevano, con molta leggerezza e senza adeguata conoscenza, parlato di un impegno per 3 milioni di euro”. Inesattezza, ha comunicato Mondello, “che trova riscontro nel fatto che per l’acquisto della “Caserma Sabato” il comune ha speso oltre 3 milioni e mezzo di euro ai quali vanno aggiunti 14 milioni per le demolizioni e le costruzioni, cantieri già attivi”, ha ribadito Mondello, “che portano ad un impegno di 17 milioni di euro”.

A fronte di tutto ciò, il sindaco Basile “ha manifestato il suo dispiacere per il fatto che quei soldi spesi in più, sarebbero serviti per acquistare più immobili e programmare altri interventi di manutenzione”. Compito dell’istituzione pubblica, ha proseguito Basile, “è quello di utilizzare al meglio le risorse, spendendole per il bene della collettività, portando avanti il risanamento e facendo uscire le persone dalle baracche, compito ed impegno che l’amministrazione ha fatto e sta continuando a fare”.

Concludendo il sindaco “ha demandato al presidente Renato Schifani il compito di verificare l’andamento dei fatti, assumendo le decisioni ed i comportamenti che riterrà più opportuni”.

 



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