Pensioni, bonus casa, lavoro e famiglia: ecco cosa contiene la manovra del Governo

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L’approdo della manovra all’ultimo miglio non placa le tensioni nella maggioranza. L’ok alla fiducia di Montecitorio passa con 211 sì e 117 no a poche ore di distanza dal via libera finale.

Il testo poi andrà al Senato per l’approvazione definitiva il 28 dicembre.

Ma restano fibrillazioni e malumori nel centrodestra che si concretizzano nel voto sugli ordini del giorno al provvedimento in Aula.

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Le multe ai no vax

Con Forza Italia e la Lega che tornano a dividersi su una proposta di modifica del Pd che chiede di andare avanti sulle multe no vax.

Un tema caro al partito di Salvini che è riuscito a inserire nel milleproroghe una norma che invece “salva” quanti nel 2022 non hanno ottemperato agli obblighi vaccinali Covid.

Sull’odg dem, che chiede invece di procedere con le sanzioni, sette parlamentari di FI si smarcano e votano a favore nonostante il parere contrario del governo.

Una premessa, forse, di quanto potrà accadere quando il Milleproroghe approderà in Senato, e gli azzurri hanno già annunciato che si faranno sentire.

La norma “anti-Renzi”

Ma non è l’unico argomento di scontro tra alleati. C’è, ad esempio, anche la proposta leghista a prima firma di Ingrid Bisa contro la cosiddetta misura “anti-Renzi” inserita in manovra.

L’odg della leghista bolla la norma come «eccessivamente rigida» e portatrice di «limitazioni ingiustificate» per quanti hanno regolari impieghi all’estero.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Poche ore e l’ordine del giorno, ricondotto ai redditi dell’ex premier e segretario del Pd, viene ritirato. Ma resta, anche in questo caso, un altro segnale. Insomma, il via libera alla legge di bilancio, lascia comunque strascichi.

E le tensioni consumate nelle lunghe nottate in commissione, non sembrano essere del tutto sopite.

Le misure per le famiglie

In ogni caso il centrodestra rivendica le misure portate a casa sul fronte della famiglia ma anche e soprattutto sul fisco a partire dal taglio del cuneo fiscale e all’Irpef a tre aliquote strutturali.

Ma è proprio sul fronte delle tasse che si preannuncia già una nuova battaglia con FI che – a fronte degli incassi non sufficienti del concordato – ha dovuto per ora rinunciare all’ulteriore taglio dal 35 al 33% del secondo scaglione con un allargamento della platea di quanti ne possono fruire.

Alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia, poi, la Lega ha già fatto sapere che insisterà sulla rottamazione quater, cavallo di battaglia del Carroccio. Insomma, i temi di confronto non mancano.

La legge mancia

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Dai 150mila euro al Comune di Colle Brianza per la protezione del ciglio stradale ai 100mila euro nel 2025 per la parrocchia di Santa Maria della Grotticella di Viterbo al milione (ma solo nel 2027) per la ristrutturazione del teatro parrocchiale di Santa Maria Assunta di Brignano a Gera d’Adda (Bergamo).

Negli ordini del giorno alla legge di bilancio la maggioranza mette nero su bianco le proprie richieste per la cosiddetta “legge mancia”, predisposta di fatto in un comma della manovra, che stanzia 102 milioni in 3 anni per misure in favore dei territori in vari ambiti, dalle infrastrutture allo sport, dalla scuola al patrimonio storico e artistico locale.

Le risorse vanno destinate con specifico atto di indirizzo, come sono appunto gli odg. I fondi saranno poi assegnati con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Sono innumerevoli le misure con cui la maggioranza impegna il governo a destinare parte delle risorse del fondo.

L’affondo delle opposizioni

Le opposizioni, intanto, vanno all’attacco. Questa, dice il leader M5s Giuseppe Conte, è «una manovra repressiva per l’economia» con la quale «sbattete la porta in faccia alle persone in difficoltà in un modo ignobile». Una legge di bilancio che «accelera il declino economico del Paese» per la Cgil con Christian Ferrari.

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«Non risolve i veri problemi del Paese», sottolinea il leader di Avs Nicola Fratoianni. «Meno spesa pubblica e più tasse per tutti» , la riassume il parlamentare dem Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera.

Ma la polemica di giornata tra maggioranza e opposizione è legata proprio alla cosiddetta “legge mancia”. Gli interventi sono «pure troppi», ammette a denti stretti qualche deputato anche della maggioranza.

«Avete addirittura finanziato un Comune che un esiste», urla verso i banchi della maggioranza il dem Federico Fornaro.

«Abbiamo 150 mila euro al Comune di Nocera Umbra per il calcio sintetico – accusa la parlamentare pentastellata Valentina D’Orso durante i lavori – e il sindaco è seduto lì, perché è anche deputato».

Come cambia il taglio del cuneo

Strutturale il taglio del cuneo fiscale già in essere sulle buste paga. Niente più sconto sui contributi versati all’Inps sugli stipendi fino a 35 mila euro, ma un bonus per chi dichiara fino a 20 mila euro e uno sgravio fiscale per chi è nella fascia da 20 a 40 mila euro, con graduale riduzione dai 32 mila euro.

Non si guarderà più allo stipendio, ma al reddito complessivo. Potrebbe bastare quindi una seconda casa in affitto per essere esclusi anche con retribuzione sotto i 40 mila euro.

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Contributo una-tantum per i bebè

Tra le novità assolute c’è anche il contributo una tantum per i nuovi nati, e rientra nelle politiche per incentivare la natalità.

Si chiamerà “Carta per i nuovi nati” e riconosce 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose spese dei primi mesi.

Sempre per la stessa fascia di reddito viene esteso a tutti – e non più solo a quanti hanno un altro figlio sotto i 10 anni – il bonus nido.

Introdotta la dote per chi ha figli

Chi ha figli, e un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) sotto i 15 mila euro, potrà beneficiare anche della nuova “dote famiglia” prevista dal governo e inserita nella Manovra: si tratta di un contributo, ancora da stabilire, per le spese per lo sport o attività ricreative di ciascun figlio tra 6 e 14 anni.

Ires premiale per chi investe

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L’Ires viene ridotta di 4 punti percentuali per le imprese che accantonano almeno l’80 per cento degli utili dell’esercizio 2024 e ne reinvestono in azienda almeno il 30 per cento, oltre a non meno del 24 degli utili dell’esercizio 2023.

L’Ires premiale al 20 per cento anziché al 24, però, prevede anche che gli investimenti non siano inferiori a 20 mila euro e che le aziende assumano a tempo indeterminato l’1 per cento di lavoratori in più.

Agevolazioni al 50% per le abitazioni

Per la casa si parte da alcune certezze, che sollevano chi deve ristrutturare ma solo se prevede di concludere i lavori nel 2025.

L’agevolazione per l’edilizia infatti resta al 50 per cento, con tetto di spesa invariato a 96 mila euro, ma solo l’anno prossimo e solo per le prime case.

Dalle seconde case lo sconto cala al 36 per cento, con tetto di spesa ridotto a 48 mila euro.

Dal 2026 le aliquote scenderanno al 36 per cento anche per le prime case e al 30 per le seconde.

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Confermato il bonus mobili al 50%

Il bonus mobili è confermato al 50%, per l’acquisto di arredo fino a 5 mila euro, e sparisce quello per rimettere a verde terrazze e giardini.

Arriva la spinta a cambiare gli elettrodomestici obsoleti: un contributo di 100 euro, o 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25 mila euro, per cambiare frigoriferi, lavatrici e altro purché siano prodotti in Europa e appartengano a una classe energetica alta, ovvero almeno B. Ogni nucleo potrà richiederlo per un solo apparecchio.

Pensione anticipata a 64 anni

Per i lavoratori con calcolo previdenziale interamente contributivo è prevista la possibilità di accedere al canale di pensionamento anticipato con almeno 64 anni di età grazie a un “ponte” con la previdenza integrativa.

Allo stesso tempo però la soglia di contributi richiesti salirà, a partire dal primo gennaio, da 20 anni a 25 per poi lievitare ulteriormente a 30 anni di versamenti dal 2030.

Flat tax al 5% per gli infermieri

Dal 2025 gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%. Previste anche risorse per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione in favore delle donne sullo svolgimento di test di riserva ovarica.

Risorse anche per la prevenzione e il monitoraggio del tumore al polmone. Incrementati i soldi per il bonus psicologo. Arriva un fondo per il servizio di sostegno psicologico per gli studenti nelle scuole.

Credito d’imposta per lo sport

Torna anche nel 2025, ma solo per soggetti titolari di reddito d’impresa, il cosiddetto “Sport Bonus”: il credito d’imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

Introdotto con la legge di bilancio per il 2019, l’agevolazione fiscale è pari al 65% dell’importo erogato, da utilizzare in tre quote annuali. Ma viene fissato un limite complessivo di 10 milioni di euro.

Mezzo milione per la salute sessuale

Per promuovere corsi sulla salute sessuale e l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole arriva un fondo da mezzo milione.

Viene poi incrementato il contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità.

Un altro fondo sarà destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, per erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie.



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