Piano Raccolta Rifiuti a Reggio Calabria: ecco le novità

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Il vicesindaco con delega all’ambiente di Reggio Calabria, Paolo Brunetti illustra i contenuti del nuovo Piano operativo di servizi redatto da “Ecologia Oggi” per la raccolta rifiuti e la pulizia della città. Tante le novità. Previsto anche un maggior coinvolgimento dei cittadini grazie alle nuove tecnologie.

Raccolta rifiuti a Reggio Calabria, da gennaio operativo il nuovo piano di “Ecologia Oggi”: parla il vicesindaco Brunetti

Il nuovo piano operativo di “Ecologia Oggi”, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e la tutela ambientale a Reggio Calabria, rappresenta un cambiamento strategico per l’intera città. Entrerà in vigore col nuovo anno. Ne parliamo con il vicesindaco Paolo Brunetti, delegato all’Ambiente, che illustra le novità, le criticità affrontate e le prospettive future.

Le iniziali diffidenze con “Ecologia Oggi” sono state superate?

Nessuna diffidenza iniziale, ma è vero che abbiamo riscontrato diverse criticità nel passaggio di gestione. Il Comune ha contestato formalmente le carenze, con conseguente scomputo dal canone mensile. Dopo questa fase iniziale, si è avviato un dialogo costruttivo con la società. Grazie al supporto dell’ufficio tecnico e di una società esterna, sono state affrontate le problematiche.

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Oggi notiamo miglioramenti nel servizio di raccolta e nello spazzamento, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere la piena efficienza prevista dal capitolato d’appalto.

Il nuovo piano operativo entrerà in vigore il 13 gennaio. Quali saranno le principali novità per i cittadini?

Il piano è frutto di una strategia condivisa con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e prevede una raccolta differenziata più efficiente. Sarà mantenuto il porta a porta nelle aree più popolate come il centro storico e la fascia costiera, con l’aggiunta di cassonetti ingegnerizzati che permetteranno di conferire i rifiuti anche fuori dagli orari prestabiliti. Per i condomini con oltre 8 unità abitative, verranno installati cassonetti interni o carrellati. Le aree periferiche e collinari manterranno il sistema di raccolta stradale, con l’introduzione di cassonetti ingegnerizzati e strumentazioni per tracciare il conferimento dei rifiuti. Questo sistema ci porterà progressivamente verso la “tariffa puntuale”.

In cosa consiste la “tariffa puntuale”?

La tariffa puntuale calcola la tassa sui rifiuti in base alla quantità di indifferenziato prodotto da ogni utenza, con l’obiettivo di premiare chi differenzia correttamente e riduce i rifiuti non riciclabili. In una fase successiva, ogni utente sarà dotato di una scheda o chiavetta personale per tracciare i conferimenti. Una volta a regime, il sistema permetterà di applicare una tariffa più equa: chi produce meno rifiuti indifferenziati pagherà meno, chi ne produce di più pagherà di più. La sua attuazione sarà graduale, ma rappresenta una svolta significativa nella gestione dei rifiuti.

Per quanto riguarda lo spazzamento, come sarà garantita invece la pulizia di tutte le aree della città e non solo del centro storico?

Abbiamo previsto un servizio di spazzamento meccanizzato con segnaletica verticale, come avviene in altre città. I cittadini sapranno in anticipo i giorni e gli orari in cui non potranno parcheggiare per consentire il passaggio delle spazzatrici. Il piano si basa su una suddivisione del territorio comunale in zone, con una differenziazione degli interventi in base alla frequentazione delle aree. Il centro storico avrà un servizio quotidiano, mentre le aree periferiche vedranno interventi bisettimanali o quindicinali, a seconda delle necessità.


PER APPROFONDIRE: Raccolta differenziata al 56,28% in Calabria: migliorano Crotone e Reggio Calabria


L’obiettivo è garantire maggiore attenzione alle aree più trafficate e ottimizzare le risorse. Grazie alla suddivisione in zone e alla calendarizzazione degli interventi, sarà possibile rendere il servizio più trasparente ed efficace.

Quali strumenti tecnologici saranno introdotti per migliorare il servizio e la comunicazione con i cittadini?

Dal 13 gennaio, sarà attiva una nuova app che consentirà di segnalare disservizi in modo più rapido ed efficiente, con la geolocalizzazione del punto di raccolta. Le squadre operative saranno dotate di strumentazioni tecnologiche per intervenire in modo rapido e preciso, migliorando l’efficienza complessiva del servizio. Inoltre, verranno installate 30 fototrappole mobili e impianti di videosorveglianza fissi nei punti critici per contrastare l’abbandono incontrollato di rifiuti.

L’acquisto delle attrezzature, ma anche del materiale per la raccolta differenziata inciderà sui bilanci dell’ente?

Abbiamo avuto l’opportunità di acquistare, grazie ai fondi del Pnrr e del Pon Metro, tutta l’attrezzatura necessaria per la raccolta differenziata, come cassonetti, mastelli e attrezzature tecnologiche. Ciò ha consentito di evitare l’utilizzo di fondi comunali, riducendo l’impatto economico sulla TARI (tassa rifiuti) per i cittadini. Da gennaio, verrà diffuso un calendario per la distribuzione dei nuovi mastelli.

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Saranno, invece, previste attività di sensibilizzazione coi cittadini?

L’educazione ambientale è cruciale. Prevediamo, insieme ad Ecologia Oggi, incontri nelle scuole per sensibilizzare i più piccoli sull’importanza della raccolta differenziata. In collaborazione con le associazioni locali e lo sportello d’ambiente del Comune, promuoveremo campagne di informazione. I più giovani diventeranno ambasciatori di buone pratiche nelle loro famiglie e nella comunità.

C’è un messaggio, in particolare, che vuole condividere con i reggini?

La raccolta differenziata è una sfida culturale, prima ancora che operativa. Non serve una laurea in ingegneria ambientale per capire come separare i rifiuti. Possono riuscirci tutti. Invito i cittadini a provare a differenziare ogni rifiuto per una settimana. Sarà evidente quanta parte di ciò che gettiamo può essere recuperata, generando energia e riducendo i costi. Coinvolgiamo i più giovani: sono loro la chiave per costruire una città più pulita e responsabile.

Cittadini di Reggio Calabriqa protagonisti attivi del riuso

Nel cuore del rione Condera, a Reggio Calabria, sorge un simbolo concreto di economia circolare e inclusione sociale: il Centro del Riuso, un progetto ambizioso che nasce dalla collaborazione tra la cooperativa “Rom 1995”, Ecologia Oggi Spa e il Comune di Reggio Calabria. Un modello virtuoso di rigenerazione urbana e sociale, poiché il centro è situato in un bene confiscato alla ‘ndrangheta, riqualificato e reso operativo grazie ai fondi Pnrr e al supporto del Comune.

La sede del Centro Riuso di Reggio Calabria presso la Cooperativa Rom 1995

Il funzionamento del centro è semplice, ma con un forte impatto sociale e ambientale. I cittadini possono consegnare oggetti ancora utilizzabili, come mobili, elettrodomestici e altri beni. Questi oggetti vengono esaminati e, se idonei, rigenerati e rimessi a disposizione della comunità. L’obiettivo è duplice: ridurre la quantità di rifiuti conferiti in discarica e promuovere il riuso solidale, offrendo beni utili a chi ne ha bisogno.

«Il Centro del Riuso è un presidio di legalità e solidarietà, simbolo di come i beni confiscati alla criminalità possano essere restituiti alla comunità per generare valore sociale», spiega ancora al nostro giornale il vicesindaco con delega all’ambiente. Paolo Brunetti sottolinea, inoltre, l’importanza della collaborazione con la cooperativa “Rom 1995”, definendola «un esempio concreto di inclusione sociale e di economia circolare». Il nuovo Piano Operativo dei Servizi rafforza ulteriormente questa iniziativa, introducendo sistemi digitali avanzati per la tracciabilità dei



beni conferiti. Gli oggetti ricevuti vengono catalogati con un codice a barre univoco, rendendo possibile la prenotazione e la visualizzazione online tramite l’app dedicata, con il supporto della piattaforma “ioRiuso.it”. Un’innovazione che rende l’intero sistema più trasparente e accessibile ai cittadini, garantendo un flusso costante di beni recuperati e reimmessi nel ciclo d’uso.

Il Centro del Riuso è quindi molto più di un luogo fisico: è un laboratorio di sostenibilità e inclusione, in cui si intrecciano rigenerazione urbana, educazione alla sostenibilità e creazione di opportunità per le fasce sociali più deboli. Un esempio di come, a partire da un bene confiscato alla criminalità organizzata, si possano generare processi di rigenerazione collettiva e di speranza per l’intera comunità reggina.

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