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La Fondazione San Raffaele ETS ha raccolto €200 mila per beneficenza alla cena del 18 dicembre tenutasi a Milano; i temi della serata sono stati l’innovazione e la ricerca d’eccellenza per affrontare le sfide della medicina moderna. La Fondazione Centro San Raffaele ETS è l’ente non profit sul quale confluisce la raccolta fondi per supportare la ricerca del Campus del San Raffaele, migliorandone l’integrazione con la pratica clinica. Il Campus San Raffaele è riconosciuto a livello internazionale per l’eccellenza della sua didattica e ricerca, nata dalla collaborazione sinergica tra Università Vita-Salute San Raffaele e IRCCS Ospedale San Raffaele. Nel Campus, oltre 1.700 scienziati sono impegnati quotidianamente ad affrontare le sfide sanitarie del nostro tempo: l’invecchiamento e la crescita della popolazione, l’aumento della prevalenza delle malattie croniche, la necessità di innovazione nelle cure, l’attenzione al benessere delle persone e non solo alla cura.
Le quattro aree strategiche su cui punta la ricerca scientifica del Campus riguardano le Neurotecnologie, l’Aging, le Terapie avanzate e l’Intelligenza Artificiale
Quanto alle neurotecnologie, il Campus ha implementato una collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per lo sviluppo del MINE Lab, per trattare alcune malattie del sistema nervoso centrale (SNC) con metodiche di neuromodulazione. È stata, inoltre, avviata una partnership con il Nicolelis Institute for Advanced Brain Studies, dell’Associazione brasiliana Alberto Santos Dumont for Research Support (AASDAP), per la creazione del nuovo San Raffaele Neurotech Hub, prima iniziativa di questo genere in Europa, su cui si concentrerà ogni sforzo per l’implementazione su larga scala di moderne neurotecnologie e protocolli di neuroriabilitazione, fondati sull’impiego dell’approccio di interfaccia cervello-macchina non invasiva (nBMI).
Sul tema Aging, è tuttora in corso il progetto Age-It, finanziato attraverso le linee di investimento del PNRR, che realizza un’alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia. L’obiettivo, ambizioso, è quello di trasformare l’Italia in un polo scientifico internazionale per la ricerca sull’invecchiamento.
Altro pilastro strategico è quello della ricerca sulle terapie avanzate. Tra esse, vi è la terapia genica, per la cura delle malattie genetiche rare e con nuove linee di ricerca anche sui tumori. Frutto del lavoro del Campus del San Raffaele sono, poi, le terapie cellulari, che utilizzano una preparazione di cellule o tessuti manipolati in laboratorio, in modo che le caratteristiche siano modificate. Tra esse, vi sono quelle che impiegano la tecnologia CAR-T, una vera e propria rivoluzione nella lotta ai tumori del sangue: questa tecnologia consiste nell’ingegnerizzare geneticamente alcune cellule del sistema immunitario (per la precisione i linfociti T) per renderli capaci di riconoscere ed eliminare i tumori.
La ricerca del Campus San Raffaele si estende, naturalmente, anche alle più evolute “metodiche di imaging”, con tecniche di radiologia avanzata. Ne sono esempi, la tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography), una tecnologia avanzata che permette di fornire informazioni più dettagliate sulla composizione dei tessuti corporei, e la Full Body Scan, che permette di scansionare tutto il corpo ad alta risoluzione in soli 30-35 minuti, senza l’uso di radiazioni ionizzanti o mezzi di contrasto. La scansione completa del corpo permette di identificare lesioni e patologie di dimensioni estremamente ridotte in una fase molto precoce, in qualsiasi parte anatomica. Da citare anche l’HiP-CT, che consente l’imaging 3D di unità funzionali organotipiche su organi umani intatti, e la PET-MRI, una tecnologia ibrida che incorpora risonanza magnetica, imaging morfologico dei tessuti molli e funzionale PET.
Infine, per quanto concerne l’AI, il progetto S-Race, frutto di una partnership strategica con Microsoft, è un esperimento unico in Europa che unisce il sapere clinico di team multidisciplinari alle ultime innovazioni digitali. Il cuore del progetto è una piattaforma digitale innovativa in grado di catalogare, classificare, raccogliere, standardizzare e analizzare l’enorme quantità di dati dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, struttura che registra quasi 1.500.000 accessi all’anno, valorizzando i cosiddetti “real world clinical data”, per raggiungere una più rapida e precisa diagnosi delle malattie e personalizzazione delle cure. Al momento, sono incardinati nella piattaforma 21 progetti e gli ambiti clinici nei quali si sta lavorando sono l’oncologia, il cardiovascolare, le patologie metaboliche, le cure intensive e le neuroscienze, ma anche l’imaging diagnostico potrà beneficiare di questa nuova tecnologia.
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