di Luca Bagatin
E mentre le irresponsabili USA e UE e il nuovo Segretario generale della NATO, Rutte, mantengono posizioni irresponsabilmente belliciste, anziché promuovere distensione e inclusione, lavorando per un mondo più sicuro, giusto e unito, la Repubblica Popolare Cinese, traccia un bilancio della situazione internazionale e delle sue relazioni estere.
Il 17 dicembre scorso, infatti, il Ministro degli degli Esteri cinese Wang Yi, che è anche componente dell’Ufficio politico del Comitato Centrale del Partito Comuniste Cinese, ha tenuto, a Pechino, un simposio in tal senso.
Nell’ambito dell’incontro, il Ministro Wang ha delineato, non solo il lavoro tenuto dalla diplomazia cinese nel 2024, ma anche le priorità per l’anno venturo.
Riassumendo, egli ha rammentato le linee guida della Repubblica Popolare Cinese, volte alla “costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”, che preveda un progresso nelle relazioni fra gli Stati, alla ricerca di coesistenza pacifica.
In tale ambito, il Ministro ha rammentato come sia stato importante elevare i rapporti fra Cina e il Brasile guidato da Lula, Paesi entrambi impegnati nella costruzione di un mondo più giusto e pacifico, in grado di gettare acqua sugli attuali conflitti internazionali.
E Cina e Brasile lo hanno fatto, stilando, per quanto riguarda la crisi ucraina, un piano di pace in sei punti e promuovendo il Gruppo degli “Amici per la pace”, che ha riunito in particolare numerosi Paesi del Sud del mondo.
Altro punto toccato dal Ministro Wang, è la costruzione di una comunità Cina-Africa, volta a promuovere un rapporto più stretto e fondato sulla solidarietà dei popoli africano e cinese.
Per quanto riguarda il conflitto a Gaza, il Ministro cinese ha rammentato come questo abbia causato troppe vittime civili e come sia prioritario il “cessate il fuoco globale”, volto a garantire assistenza umanitaria e “realizzare la soluzione dei due Stati”. E il Ministro ha ricordato come la Cina abbia agito in tal senso, nel corso dell’ultimo anno.
Medesima cosa la Cina ha fatto per quanto riguarda la “pace nel Myanmar settentrionale” e “sostenuto l’Afghanistan nella costruzione di un quadro politico inclusivo e nella realizzazione della pace e della ricostruzione”.
Per quanto concerne la crisi siriana, il Ministro Wang ha fatto presente che “la Cina continuerà a stare al fianco del popolo siriano e a sostenere il principio “guidato e posseduto dai siriani”. La Cina si oppone al tentativo delle forze terroristiche di sfruttare la situazione per creare caos e aiuterà la Siria a mantenere la sua sovranità e a ripristinare la stabilità”.
Egli ha, altresì, rimarcato come la Cina sia un membro importante del cosiddetto “Sud globale” e come sia “impegnata per l’unità e il rafforzamento del Sud globale”.
In questo senso, il Ministro, ha fatto presente come i BRICS siano una realtà volta proprio a rafforzare la solidarietà e cooperazione fra i Paesi del Sud del mondo.
Per quanto concerne le relazioni fra Cina e UE, il Ministro ha affermato come la Cina sia “pronta a collaborare con la parte europea per gestire correttamente le differenze e le controversie, cercare soluzioni win-win e salvaguardare congiuntamente il libero scambio e il multilateralismo”.
Anche per quanto riguarda le relazioni con gli USA, il Ministro Wang si è detto favorevole alla cooperazione in quanto entrambi i Paesi “potranno realizzare grandi cose insieme”.
Facendo, altresì presente, che in ogni caso la Cina intende salvaguardare “fermamente la sua sovranità, la sua sicurezza e i suoi interessi di sviluppo, e si oppone fermamente alla repressione illegale e irragionevole da parte degli Stati Uniti. In particolare, per quanto riguarda la grave interferenza degli Stati Uniti negli affari interni della Cina, come Taiwan, la Cina deve dare una risposta ferma e robusta per difendere risolutamente i suoi legittimi diritti e interessi e salvaguardare le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali”.
Il Ministro Wang, in conclusione, ha sottolineato come la Cina sostenga il multilateralismo e la giustizia, opponendosi a ogni forma di “unilateralismo” e “bullismo” e che presto si terranno le “commemorazioni per l’80° anniversario della vittoria della guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e la guerra antifascista mondiale, promuoveremo una corretta visione della Storia”.
In tal senso – ha affermato il Ministro Wang – “salvaguarderemo fermamente il sistema internazionale con l’ONU al centro, l’ordine internazionale sostenuto dal diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali basate sugli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni Unite”.
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