Pizzochera, indagine finita. Nessun atto da annullare per conflitto d’interessi

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Non ci saranno atti da annullare in autotutela. È finita l’indagine interna, che il sindaco Roberto Di Stefano aveva predisposto dopo la revoca di Roberta Pizzochera. Ruolo ormai incompatibile, secondo il primo cittadino, dopo che l’assessora aveva avviato una società che aveva iniziato a collaborare con il Polo educativo Bergamella (privato accreditato). Il “licenziamento” ha richiesto però anche l’analisi di una serie di documenti da parte degli uffici comunali. “L’ex assessore, in completa autonomia e al di fuori del vincolo fiduciario, ha deciso di intraprendere un suo percorso lavorativo, aprendo a fine maggio un’azienda sul territorio di Sesto in ambito educativo, lo stesso settore delle deleghe che aveva assegnate”. Da qui, dice Di Stefano, l’esigenza di una revisione degli ultimi atti.

“Ho dato mandato alle due figure dirigenziali dei settori affinché valutassero decisioni e documenti approvati sia dalla Giunta che dagli uffici sotto forma di determinazione. Le decisioni gestionali sono state assunte direttamente dalla dirigenza con il supporto dei team tecnici e non emergono interferenze dell’ex assessore – spiega il sindaco con una lunga e dura relazione in consiglio comunale –. Altre sono misure strutturali, da molti anni definite e applicate nel Comune, consolidate negli anni senza che abbiano subìto alcuna variazione”. Sotto osservazione sono andati diversi provvedimenti: la determinazione del 2024 per l’approvazione dello schema di convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie fino al 2027, la determinazione sull’attuazione della convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie, la determina di sostegno ai centri estivi per l’inserimento di minori disabili. “Per i voucher dei nidi privati accreditati ci si rifà a una delibera del 2018 e per l’adozione della misura Nidi gratis i criteri sono stabiliti dalla Regione. Non ricorrono, quindi, i criteri per una nostra azione in autotutela. Questo lo dice una relazione firmata dalla dirigente Anna Brambilla e dal segretario comunale Roberto Carbonara“.

Nell’analisi sono state osservate anche tre delibere di Giunta sui centri estivi per i bambini disabili, sulla convenzione delle scuole paritarie, l’atto di indirizzo e adesione a Nidi gratis plus. “Il segretario suggerisce di convalidare le delibere a composizione corretta, quindi senza l’assessore Pizzochera perché, per una logica di rigore, avrebbe dovuto abbandonare le riunioni di Giunta. Questo, però, non comporta cambiamenti negli stessi atti – sottolinea Di Stefano –. Da quell’assessorato passano numerose risorse del Ministero, della Regione, ma anche del Comune e il ruolo dell’assessore è anche di partecipare ai tavoli dell’ambito Sesto-Cologno per definire i criteri di distribuzione delle risorse e i coefficienti di calcolo da applicare nei nostri territori per strutture educative private”.

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Il caos era esploso due mesi fa, quando Di Stefano aveva messo alla porta Pizzochera, revocato il ruolo di vicesindaco ad Alessandra Aiosa e ridistribuito le deleghe con un rimpasto interno. “La situazione fiduciaria viene meno non per mia volontà – rivela il primo cittadino –. Si è configurata un’inopportunità politica, anche se giuridicamente non c’era alcun problema. A inizio ottobre, quando ho avuto notizia della situazione, ho tentato di ricostruirla e ho avuto grosse difficoltà di dialogo e comunicazione, anche di ricezione della documentazione, mai fornita dall’ex assessore nonostante le richieste. Sosteneva di avere un parere autorizzativo da parte del segretario, ma nessun parere era stato protocollato. Mi riferivano in quel periodo continue assenze negli uffici, molto spesso staccava il cellulare e non risultava reperibile durante il giorno. Veniva assorbita dalla sua nuova attività e il Comune ha bisogno di una figura che ricopra quel ruolo a tempo pieno, altrimenti emergenze e situazioni di programmazione difficilmente vengono risolte”.

La decisione finale a metà ottobre. “Ho provato a convocarla e parlare con lei. Il 22 ottobre doveva esserci l’incontro risolutivo, e non solo non si è presentata, ma ha staccato anche il telefonino, rendendo impossibile comunicare con lei. Il giorno dopo ho appreso a mezzo stampa l’uscita dalla mia civica e l’ingresso in Forza Italia di Pizzochera, Aiosa e due consiglieri. Questo, certo, ha cambiato gli equilibri della maggioranza: più del 50% del nostro campo largo è rappresentato da civiche. Da qui il ritiro del ruolo di vicesindaco ad Aiosa. È importante capire, però, che non c’è stata alcuna crisi politica, ma la necessità per la città di avere un assessore presente per coordinare gli uffici, programmare servizi e progetti, esprimere correttezza senza mettere in difficoltà l’ente con inopportunità. Fino a ottobre Pizzochera ha sempre lavorato bene e la ringraziamo per questi anni. La scelta personale di intraprendere un percorso lavorativo, però, non può scontrarsi con i paletti che noi mettiamo”.



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