Dal 29 novembre al 6 gennaio, Catania si immerge nell’atmosfera incantata del Natale con la ventesima edizione di Zampognarea, un festival che celebra la musica e le tradizioni popolari siciliane con un programma ricco di eventi, concerti, laboratori e momenti di narrazione armonica. Le strade della città si riempiono di melodie che evocano l’antico spirito del Natale, mentre le chiese storiche e i luoghi più suggestivi di Catania diventano il palcoscenico ideale per un viaggio sensoriale unico.
Con un calendario che spazia dal 19:00 della Nuvena alle mostre, dai laboratori per bambini agli intensi concerti live, Zampognarea non è solo una manifestazione, ma una vera e propria celebrazione della cultura siciliana e delle sue radici musicali. Un omaggio alla zampogna, lo strumento simbolo delle festività natalizie, ma anche una riflessione sul rapporto fra musica popolare e modernità.
Il programma di Zampognarea: un Mosaico di musica, arte e tradizione
La rassegna inizia il 29 novembre con il primo giorno di Nuvena, un cammino musicale che coinvolge il Gruppo Vocale “Sine Nomine”, diretto da Simone Lo Castro, e la lettura di Lucia Portale. La Chiesa di San Domenico ospita il primo concerto alle 21:00 con il Taranrah Tarantella Project di Mauro Cottone, una performance che esplora le radici più profonde delle tarantelle e delle tradizioni meridionali. Alle 21:00, Tinni Tinni Arts Club diventa la casa di una delle serate più attese, con un concerto dalle sonorità che attraversano i secoli.
Il 30 novembre segna il proseguimento del festival con un laboratorio di liuteria per bambini e ragazzi, un’opportunità unica per immergersi nel mondo degli strumenti musicali tradizionali, per proseguire con la seconda giornata di Nuvena nella Chiesa di Santa Barbara e Sant’Agrippina e il laboratorio di musica tradizionale dal vivo a Tinni Tinni Arts Club. Un vero e proprio tour delle tradizioni siciliane, che coinvolge anche il Coro polifonico “Tempus Jocundum”, con la direzione di Bruna D’Amico, e la lettura della Portale.
Ma è il 1 dicembre a segnare un’altra data cruciale con il Workshop di tarantella lucitana a CUT Unict, dove la danza tradizionale calabrese diventa il punto focale di un laboratorio interattivo che unisce la cultura alla forma d’arte. Nel pomeriggio, Nuvena esplora nuove sonorità con l’organista Paolo Cipolla e l’armonium, al Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto.
Momenti unici e imperdibili: tradizione e innovazione si incontrano
Il cuore pulsante di Zampognarea è sicuramente la sua capacità di unire tradizione e innovazione, con eventi che spaziano dalla musica antica alle esperimentazioni contemporanee. Ogni giorno, la Nuvena è accompagnata da letture emozionanti e da concerti che spaziano dal coro polifonico alla musica ninnariddari, una delle espressioni più autentiche del folklore siciliano.
Il 5 dicembre segna l’arrivo degli Enerbia, con una performance che rilegge il repertorio natalizio delle Quattro Province, mentre il 7 dicembre e l’8 dicembre sono segnati dalla Novena itinerante, un evento esclusivo che abbraccia la città con le sue musiche di Natale e narrazioni armoniche.
A dicembre, il 13 dicembre inaugura la mostra Bags Pipes, un’esposizione sui paesaggi sonori e le tradizioni sonore della Sicilia, ospitata nella Sala delle Arti “Emilio Greco” a Gravina di Catania. Il 14 dicembre, l’incontro con Ettore Castagna è un’occasione unica per scoprire i segreti della lira calabrese.
Il 21 dicembre la rassegna si conclude con un altro appuntamento imperdibile, il concerto degli Areasud Electric Roots, che animano il Tinni Tinni Arts Club con un sound contemporaneo che fonde tradizione e modernità.
Laboratori e workshop: una magia che coinvolge tutti
Ogni angolo di Catania è pervaso dalla voglia di trasmettere la cultura e la tradizione attraverso i laboratori. I più piccoli, infatti, potranno divertirsi nel corso di attività come “Decora la tua Zampogna”, laboratori creativi che si terranno presso l’Atelier immaginario. I bambini, attraverso il gioco, impareranno a conoscere la zampogna, elemento centrale della rassegna.
Il 6 gennaio, l’evento finale del festival è la Befana al Tinni Tinni, un’occasione speciale per scoprire i lavori realizzati dai bambini nei laboratori e partecipare a una merenda accompagnata da momenti musicali.
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