Aeroporto di Genova, Musso: “La privatizzazione è la priorità, a gennaio sceglieremo l’advisor per la gara”

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Il presidente dell’aeroporto di Genova, Enrico Musso, conferma l’avvio della gara nel 2025 per individuare un socio privato strategico, cruciale per il rilancio dello scalo. Tra investimenti infrastrutturali e nuove funzionalità, l’obiettivo è trasformare il “Cristoforo Colombo” in un hub competitivo e accogliente per passeggeri e investitori.

Privatizzazione – La priorità del 2025 sarà selezionare un partner strategico tramite gara. “Dopo aver sistemato il bilancio, noi ci siamo messi subito a lavoro su questo dossier, la privatizzazione è la nostra priorità ora e credo di poter dire che a gennaio probabilmente già sceglieremo l’advisor per accompagnarci in questa procedura. Non basta un privato qualsiasi, serve un socio imprenditore che faccia dell’aeroporto un pilastro delle sue strategie di sviluppo”, spiega Musso. Tra le opzioni considerate: vendita di quote dei soci attuali o un aumento di capitale sociale che permetta di diluire le attuali quote societarie dentro a un capitale più grande in cui ha preso parte anche un socio privato che oggi non c’è”.

Scadenza della concessione – Un nodo cruciale riguarda la concessione ENAC, in scadenza nel 2029. “Per attrarre un investitore serio, è necessario garantire un orizzonte temporale più ampio, perché un socio privato importante che voglia investire molto,  probabilmente una scadenza a 5 anni la può considerare troppo ravvicinata e si potrebbe quindi ipotizzare che questa scadenza  venga anticipata in modo che la gara per la concessione si accoppi con la gara per l’individuazione del socio imprenditore, afferma il presidente. Questo è un argomento che andrà discusso con l’Enac evidentemente.

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Le quote – “Le quote dei soci attuali saranno decise da loro, in base alla quantità da vendere e al capitale sociale post-ingresso del nuovo socio. La scelta del partner strategico dipenderà sia dalla percentuale di azionariato che dai poteri gestionali attribuiti dallo statuto. Anche un socio privato con quote di minoranza potrebbe ottenere un ruolo gestionale significativo. Questo approccio è fondamentale per attrarre investitori seri e garantire lo sviluppo dell’aeroporto”.

Investimenti infrastrutturali – Musso evidenzia le novità imminenti: “A metà febbraio inaugureremo l’estensione dell’aerostazione con nuove aree di controllo e una sala d’imbarco moderna e funzionale. Un nuovo corpo molto importante di diverse migliaia di metri quadrati che ospiterà i nuovi controlli, la nuova sala d’imbarco, peraltro bellissima,  quindi saremo molto orgogliosi anche esteticamente di questo nuovo aeroporto e questa inaugurazione è prevista tra meno di due mesi”.

A seguire, la ristrutturazione della struttura esistente, ci sarà una stazione ferroviaria dedicata e una passerella per collegare rapidamente aeroporto e treni.

“Verranno a compimento nei mesi successivi anche i lavori della stazione ferroviaria dedicata di Rete Ferroviaria Italiana e la famosa passerella,  il moving walk, la passerella con i tappi roulant che consentirà di raggiungere  la stazione ferroviaria dall’aerostazione in pochi minuti e senza fatica.

Competitività – Con questi interventi, il “Cristoforo Colombo” punta a diventare un “aeroporto boutique”, valorizzando comodità e accoglienza rispetto ai grandi hub vicini come Pisa e Malpensa.

“Tutto questo darà all’aeroporto di Genova quella funzionalità, quella operatività che fino ad oggi non ha mai avuto e che crediamo sia anche una leva competitiva molto importante anche nella vista dell’individuazione di un futuro socio privato perché in qualche modo farà dell’aeroporto di Genova un aeroporto molto comodo per i genovesi e per i liguri e anche per chi arriva a Genova e Liguria rispetto ad altri aeroporti che hanno dei numeri molto più grandi di passeggeri, penso a Bergamo, a Pisa, a Malpensa per rettare nell’intorno territoriale di Genova,  comunque Genova avrà il vantaggio di essere un aeroporto boutique in qualche modo,  non solo per il più contenuto numero di passeggeri che di per sé non è un buon elemento,  ma soprattutto per la comodità di raggiungerlo e anche di stare in un luogo molto più accogliente di quello che è stata fino ad oggi l’aerostazione”.

Sul rapporto con i commissari dell’autorità portuale – “Fino a questo momento l’interlocuzione con l’autorità di sistema è stata ottima e perfetta, non soltanto il Consiglio di amministrazione è stato insediato dai due soci attuali e per quanto riguarda il socio autorità di sistema portuale erano già in carica l’attuale commissario che sono quelli che hanno nominato insieme al socio camera di commercio l’attuale Consiglio di amministrazione e quindi me come presidente. L’interlocuzione è stata ottima, l’interesse nelle questioni dell’aeroporto, la comprensione dei problemi è stata perfetta. Io naturalmente confido che il futuro presidente dell’autorità di sistema portuale, che penso sia ormai questione di settimane o al massimo di un paio di mesi abbia lo stesso interesse e la stessa competenza su queste questioni e sono certo che sia possibile avviare con loro la stessa positiva interlocuzione che abbiamo avuto con Miraglio Sena e con il professor Benedetti”.  

Gestione e bilancio – Dopo mesi difficili, il 2024 si chiuderà in utile. “Siamo soddisfatti: tutti i numeri sono in crescita, dai passeggeri ai movimenti aerei. Un risultato che ci rende ottimisti per il 2025.  Ho fatto al meglio delle mie possibilità che insieme alle grandi competenze degli altri consiglieri di amministrazione hanno dato tutti insieme un buon contributo di competenze e certamente di integno. Mi limito a dire che abbiamo chiuso noi, perché era ancora aperto il bilancio 2023, limitando i danni e chiedendo ai soci, all’autorità portuale e alle camere di commercio un aumento di capitale molto più contenuto rispetto a quello che si prospettava e cosa ancora più importante di cui siamo ancora più orgogliosi” conclude Musso.

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