Nel 2024 il tasso di disoccupazione risulta del 5,8%, calato di molto dopo la pandemia Covid-19. Per questo motivo il governo ha deciso di erogare bonus e contributi con lo scopo di sostenere i disoccupati e permettergli di seguire corsi per rientrare nel mondo del lavoro. Vediamo insieme in questo articolo quali sono questi contributi.
Quali sono i bonus per disoccupati nel 2025?
I contributi per i disoccupati nel 2025 si dividono in diversi tipi:
- Contributi per la disoccupazione, per coloro che hanno involontariamente perso il lavoro
- Contributi per la formazione e istruzione per coloro che hanno perso il lavoro, permettendo la reintroduzione nel mondo del lavoro
- Contributi per il sostegno dei disoccupati per situazioni specifiche
I contributi disponibili per i disoccupati nel 2025 sono:
- Assegno di inclusione 2025
- NASpI
- DIS-COLL
- Indennità di disoccupazione agricola
- Supporto formazione lavoro
- Congedo matrimoniale
- Indennità di malattia
- Congedo di maternità
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Bonus disoccupati: Assegno di inclusione 2025
I disoccupati possono avere accesso all’Assegno di Inclusione 2025 (ADI), un contributo attivo dal 2024 come misura sostitutiva al Reddito di Cittadinanza, assieme al SFL. Questo contributo spetta a tutte le famiglie che presentano un componente:
- Minorenne
- Over 60
- Disabile
- Con carichi di cura
Questa misura consiste in un assegno mensile con un importo base di 541 euro nel 2025, a cui possono essere aggiunte somme di denaro per altre componenti che rientrano nelle categorie precedentemente elencate. L’importo massimo risulta essere di 1.244,30 euro.
Per beneficiare di questo bonus bisogna presentare un ISEE non superiore a 10.140 euro, e un reddito annuo non superiore a 6.500 euro, 8.190 euro in caso di famiglie con componenti disabili o anziani.
Bonus disoccupati: NASpI
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura dedicata alle persone disoccupate che hanno perso il proprio lavoro per una causa involontaria. Questo contributo può essere richiesto dagli ex-lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, e l’importo di questa misura dipende dal salario dei 4 anni anteriori alla disoccupazione:
- Salario non superiore a 1.425,21 euro: 75% del salario ricevuto prima della disoccupazione
- Salario superiore a 1.425,21 euro: 75% del salario ricevuto prima della disoccupazione e in più il 25% della differenza di tale salario con 1.425,21 euro
- Importo massimo: 1.550,42 euro
Un requisito importante è quello di versato almeno 13 settimane di contributi all’Inps nei 4 anni anteriori alla disoccupazione.
Bonus disoccupati: DIS-COLL
L’indennità di disoccupazione mensile (DIS-COLL) è una misura a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno perso involontariamente il proprio posto di lavoro. Per ottenere questo contributo bisogna aver versato almeno 1 mese di contribuzione nella Gestione Separata Inps.
Per il calcolo dell’assegno DIS-COLL si utilizza la stessa metodologia del NASpI, solo che non si utilizza il salario degli ultimi 4 anni ma viene usato il reddito imponibile ai fini previdenziali dei 12 mesi anteriori alla disoccupazione.
Bonus disoccupati: Indennità di disoccupazione agricola
L’Indennità di disoccupazione agricola è un sostegno economico dedicato ai lavoratori agricoli che hanno perso il proprio lavoro per cause involontarie. L’importo di questo contributo corrisponde a:
- 40% della retribuzione media giornaliera per lavoratori con contratto a tempo determinato
- 30% della retribuzione media giornaliera per lavoratori con contratto a tempo indeterminato
L’importo massimo è definito dall’Inps ogni anno e nel 2024 risultava di 1321,53 euro. Per ottenere questo contributo bisogna aver:
- Effettuato almeno 102 giornate di lavoro nei due anni precedenti all’anno in cui si richiede l’agevolazione
- I contributi devono essere stati versati nel periodo in cui il lavoratore era attivo nel settore agricolo
- Bisogna essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti
- Bisogna avere almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria
Bonus disoccupati: Supporto formazione lavoro
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è un contributo dedicato ai disoccupati che si iscrivono a corsi di formazione e orientamento. L’obiettivo di questa misura è permettere alle persone che hanno perso il proprio lavoro di reintrodursi nel mondo del lavoro. Questo contributo è attivo dal 2024, come misura sostituiva al Reddito di Cittadinanza, assieme all’Assegno di Inclusione.
Questo bonus ha un importo mensile di 500euro, e per averne accesso bisogna soddisfare possedere:
- Età compresa tra i 18 e 59 anni
- ISEE non superiore a 10.140 euro
Bonus disoccupati: Congedo matrimoniale
Il congedo matrimoniale è un servizio destinato ai lavoratori che permette di ricevere 15 giorni di pausa retribuiti. Questa misura può essere richiesta dal lavoratore al proprio datore di lavoro 2 settimane prima o dopo il matrimonio, in alcuni casi è necessario il certificato di matrimonio per usufruire del servizio.
Bonus disoccupati: Indennità di malattia
L’Indennità di malattia è una misura per coloro che sono disoccupati per una malattia certificata dal medico. L’importo di questo servizio è pari al:
- 100% della retribuzione giornaliera per i primi 3 giorni
- 50% della retribuzione giornaliera tra il 4° e il 20° giorno
- 66,66% della retribuzione giornaliera dal 21° al 180° giorno
Dopo il 180 giorno il lavoratore rischia il licenziamento. Questo contributo è valido anche per i lavoratori part-time.
Bonus disoccupati: Congedo di maternità
Il congedo di maternità è un periodo di astensione dal lavoro retribuita dedicata alle madri incinte o quelle che hanno appena partorito. Questa misura è valida per 5 mesi:
- Due mesi prima del parto
- Tre mesi dopo il parto
Questa indennità può essere richiesta anche dai titolari di Naspi e alle lavoratrici che rispettano i seguenti requisiti:
- Impiegate in settori in cui non è previsto il contributo contro la disoccupazione involontaria
- Hanno versato almeno 26 contributi settimanali negli ultimi 2 anni
- Hanno iniziato il periodo di congedo con una distanza massima di 180 giorni dall’ultimo giorno di lavoro
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