L’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata baluardo della salute animale e umana – Foto 1 di 4

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Oltre 19.900 tra ispezioni, verifiche e audit eseguiti su circa 89.000 operatori del settore alimentare presenti in Puglia. Oltre 330.000 parametri analitici di sicurezza alimentare tra analisi chimiche, microbiologiche e fisiche su più di 8.000 campioni di alimenti e acque prelevati dalle ASL pugliesi. Tra i numerosi interventi sulle malattie trasmesse dagli alimenti, particolare rilievo ha avuto l’attività dell’IZS che ha consentito di individuare, gestire e avviare a estinzione precoce un cluster epidemico di Listeria Monocytogenes  ST 1 – cc 291 occorso sul territorio nazionale, con 54 casi umani associati, causato da una semiconserva vegetale – REPFED prodotta da un OSA pugliese.  376 mila animali di varie specie e categorie produttive sono stati testati, al fine di attuare i piani di sorveglianza o eradicazione di malattie infettive. 58 mila prestazioni sanitarie nell’ambito delle attività di controllo e prevenzione del Randagismo. 1.000 controlli ispettivi nell’ambito del  benessere degli animali da reddito. 1.400 controlli su allevamenti di animali da reddito e farmacie.

Con questi numeri, il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, al Benessere animale e allo Sport per Tutti, Raffaele Piemontese, ha tracciato il bilancio dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, che ha sede a Foggia, alla presenza della presidente dell’Istituto, Gabriella Elia, e del direttore generale, Antonio Fasanella, oltre che dagli altri componenti del consiglio di amministrazione, dei vertici amministrativi e di una folta rappresentanza dei dirigenti, dei ricercatori e dei lavoratori del comparto.L’evento è stata l’occasione per annunciare lo sblocco dell’ultima parte del premio COVID-19 per 247 dipendenti che, solo nel corso di questo 2024 che sta per concludersi, hanno effettuato circa 900 mila analisi, coprendo il fabbisogno di una popolazione di oltre 4 milioni e mezzo di persone. “Il contesto ideale per dare evidenza a un pezzo del sistema salute essenziale nella nostra vita quotidiana”, ha detto Piemontese, evidenziando i riflessi positivi che si riverbereranno su nuove competenze e attività di alto livello che si svilupperanno in conseguenza delle norme appena approvate nella Legge regionale di Bilancio 2025, con la nascita del Sistema Regionale Prevenzione Salute dai Rischi Ambientali e Climatici (SRPS), un nuovo sistema integrato per affrontare i rischi ambientali e climatici, assicurando un approccio innovativo basato sui principi di One Health e Planetary Health, con l’obiettivo di garantire una prevenzione primaria più efficace, in sinergia con il sistema nazionale e promuovendo il coordinamento tra enti regionali e istituti specializzati come l’IZS. Nella legge di bilancio della Regione Puglia è stato inoltre potenziato l’Osservatorio Epidemiologico Regionale, con un focus sulla prevenzione delle malattie legate a fattori ambientali e climatici, che assicurerà un supporto di alto livello per la pianificazione sanitaria, unitamente a un programma triennale Salute Ambiente Biodiversità e Clima per coordinare azioni strategiche e sensibilizzare cittadini e comunità, promuovendo la prevenzione e stili di vita sani. L’IZS, con la sua storica sede di Foggia, è parte del sistema dei controlli ufficiali effettuati su tutta la filiera agroalimentare che, dalla produzione primaria, coltivazioni e allevamenti, porta gli alimenti sulle nostre tavole. Il sistema è coordinato dalla Sezione Promozione della Salute e del Benessere animale, diretta da Onofrio Mongelli, nell’ambito del Dipartimento di Promozione della Salute e del Benessere Animale della Regione Puglia.“Non c’è stata occasione di dare enfasi al rapporto perché siamo precipitati in piena sessione di bilancio ma, alla vigilia di giorni in cui si consumeranno tanti alimenti di origine animale, è giusto dare evidenza ad alcuni risultati del lavoro svolto per proteggere e migliorare il benessere di tutti, siano essi esseri umani, animali o la nostra terra”, ha detto Piemontese, sottolineando l’obiettivo di garantire “che i settori della sanità, dell’ambiente e dell’agricoltura si concepiscano insieme, in un sistema integrato, per affrontare le sfide che il futuro ci pone, in particolare quelle legate ai cambiamenti climatici e alle malattie infettive”.





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