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LA SEGNALAZIONE
«Il decreto del Commissario ad Acta (DCA) 418 del 21 dicembre scorso che riguarda la messa a norma dell’ospedale di Locri è il paradigma della malagestione dei finanziamenti dell’edilizia sanitaria in Calabria da noi più volte denunciata»: così Francesco Costantino e Rubens Curia.
«Mentre in altre Regioni gli ospedali con i fondi dell’articolo 20 della legge 67/88 sono funzionanti, in Calabria siamo alla progettazione. Ricordiamo, infatti, che il finanziamento per la Greca dell’Ospedale di Locri risale al secolo scorso (anno 1999) come ricordava nel 2023 Francesco Costantino ed, ancora, andando indietro nel tempo scriveva, sempre Costantino, nel libro “Per una sanità partecipata” nel capitolo dedicato all’Edilizia Sanitaria in Calabria. Leggendo il DCA 418/24 rimaniamo basiti perché pur avendo ottenuto un congruo incremento del finanziamento da 14 milioni di euro si è passati a 39 milioni ed una proroga di un anno dal gennaio 2024 per effettuare la gara, nel dicembre 2024 la Regione fa “Richiesta di revoca e di rifinalizzazione delle risorse” al Ministero della Salute!».
«In un anno non si è stati in grado di fare la gara e si richiede una ulteriore proroga!
Come è possibile che, in una Regione dove la maggior parte degli Ospedali è fatiscente, dove il Pil Regionale è tra i più bassi, la disoccupazione si taglia a fette, ci sia una burocrazia che non riesca a fare una gara. Come Comunità Competente chiediamo al presidente Occhiuto di approfondire la vicenda ed attenzionare la gara perché sia dato alla Locride un Ospedale a norma che si attende da 25 anni» concludono Costantino e Curia.
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