14.06 – giovedì 26 dicembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Via libera nell’ultima seduta dell’anno del Comitato di gestione al Bilancio di previsione finanziario e al Piano triennale 2025-27. Un impegno per il rinnovamento: sostegno agli interventi infrastrutturali al servizio del territorio, del miglioramento ambientale e delle malghe. Via libera dal Comitato di gestione del Parco, nel corso dell’ultima seduta dell’anno, al Bilancio di previsione finanziario 2025/27 e al relativo Piano triennale delle attività. Al centro della programmazione l’impegno per il rinnovamento e la partecipazione, che si sviluppa attraverso le intese con gli enti territoriali e gli altri attori locali, ma anche le attività di educazione ambientale, di ricerca e culturali.
Quello di partecipazione è un concetto sottolineato dall’intervento del presidente Walter Ferrazza nella sua introduzione: “Il documento – scrive – va nella direzione di promuovere un processo partecipato, collettivo, in grado di mettere in evidenza le cause e le ragioni degli scompensi ambientali, traducendole in un nuovo equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. L’unica cosa che può riscattare l’umanità è la collaborazione: è questa una massima che bene sintetizza il condivisibile bisogno di comunione, necessario anche nell’identificazione degli obiettivi da perseguire”.
“Particolare attenzione – sottolinea a sua volta il direttore del Parco Matteo Viviani – viene rivolta alle attività di manutenzione e valorizzazione del territorio e al prosieguo del nuovo Piano per gli incentivi finanziari approvato nel 2024, a favore degli interventi infrastrutturali e per miglioramento ambientale a supporto delle attività montane e in particolare delle malghe attive, considerate un presidio imprescindibile delle alte quote e un pilastro dell’identità locale”.
Sul versante delle risorse, il Bilancio preventivo è di 5.340.201 euro nel 2025, 3.897.260 nel 2026 e 3.718.000 nel 2027 (con variazioni imputabili principalmente ad avanzi di amministrazione delle annate precedenti).
Alleanze, dunque, ma anche azioni concrete e di breve periodo, in grado di salvaguardare l’ambiente naturale e i valori del territorio e al contempo di sostenere l’economia e la qualità della vita dei residenti. Ecco perché il Piano del Parco sostiene con rinnovato entusiasmo le azioni che mirano ad una approfondita educazione ambientale, rivolte in particolare alle scuole, e le attività di comunicazione, strategiche per diffondere conoscenza e consapevolezza degli equilibri delicati dell’area protetta. Particolare attenzione viene riservata alle iniziative e alle strutture culturali, divulgative e ricreative: da SuperPark alle escursioni e/o accompagnamenti organizzati in collaborazione con le APT, dalla gestione delle Case del Parco o del Punto lettura “Natura e cultura” di Carisolo alle mostre e ai progetti sviluppati con le associazioni e gli enti locali e non, come il Parco fluviale della Sarca, la Fondazione Dolomiti UNESCO, il Centro studi Judicaria.
Proseguirà inoltre l’importante attività di ricerca scientifica condotta dal Parco in collaborazioni con università e centri di ricerca, per accrescere le conoscenze sulla biodiversità, sul patrimonio ambientale, sull’ecologia e l’etologia delle specie animali presenti, sul rapporto uomo-fauna selvatica, compresi i grandi predatori.
Attenzione nel Piano di attività triennale anche agli aspetti del lavoro amministrativo e al nuovo strumento programmatorio definito PIAO – Piano integrato di attività e organizzazione, oltre che agli altri strumenti di programmazione, fra cui il Piano di gestione del patrimonio edilizio, il Complemento faunistico (che seguirà alla revisione del Piano faunistico provinciale, prevista nel 2025), il Piano della valorizzazione della val di Tovel, e il Piano di incentivi finanziari.
A proposito di quest’ultimo: nel 2024 è stato approvato come noto un nuovo Piano ed un relativo Bando che ha introdotto una serie di possibilità di finanziamento per vari interventi, a favore di soggetti pubblici e privati, comunque legati alla conservazione del territorio attraverso la manutenzione delle strutture/ infrastrutture oltre che dei fondi legati all’alpeggio (quindi in particolare le malghe attive). Considerato l’esito positivo delle prime esperienze, nel corso del 2025, compatibilmente con le risorse disponibili, sarà varato un nuovo Bando. Le risorse necessarie saranno oggetto di una eventuale successiva integrazione ai corrispondenti capitoli del Bilancio gestionale 2025.
Per quanto riguarda le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio (ponti, strade, pascoli ecc.), che costituiscono una delle azioni più importanti del Parco, nel 2025 si prevede la conferma della strutturazione tecnico-operativa dei servizi, in termini di mezzi e di personale operaio impiegato, distribuito su 8 squadre dislocate in tutta l’area protetta.
Proseguirà l’importante serie di progetti di valorizzazione del territorio, alcuni curati in autonomia, altri in collaborazione nonché in cofinanziamento con gli Enti proprietari, fra cui: completamento dei lavori avviati nell’autunno 2024 per il rifacimento del ponte stradale con annessa passerella pedonale in corrispondenza della Cascata Nardis in Val Genova; manutenzione straordinaria della strada della Val Nambrone; rifacimento parziale del fondo e della pavimentazione della strada di accesso al Rifugio Montanara, nel Comune di Molveno; completamento degli interventi previsti dal Protocollo per la valorizzazione della Val di Tovel stipulato tra Parco, Comune di Ville d’Anaunia, Provincia autonoma di Trento, fra cui la demolizione e ricostruzione della Casa del Parco “Lago Rosso”; rifacimento della passerella pedonale di attraversamento del Rio Colarin a Madonna di Campiglio; prolungamento del sentiero didattico naturalistico a Laon, alternativo alla strada di fondovalle della Val Ambiez, con realizzazione di nuova passerella, intervento a carico del Parco, e diversi altri.
Sempre nel corso del 2025 continueranno inoltre i lavori di manutenzione della sentieristica della Conca di Madonna di Campiglio, previsti dalla Convenzione stipulata con i vari soggetti portatori di interesse, primo fra tutti Madonna di Campiglio Azienda per il Turismo S.p.A. (collaborazione iniziata nel 2020 con una convenzione triennale, poi rinnovata nel 2023 per ulteriori tre anni).
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