Cannabis terapeutica, la fortuna delle startup tedesche

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La coalizione “a semaforo” in Germania non c’è più; ma se si tratta di cannabis, la sua eredità è destinata a rimanere. Dal 1° aprile 2024, e per il prossimo futuro, i medici possono infatti prescriverla e questo crea un vantaggio per le startup di cannabis terapeutica del Paese.

Gli operatori nordamericani ne hanno preso atto. Nel giugno di quest’anno, il produttore di cannabis Organigram Holdings, quotato al NASDAQ, ha investito nella società Sanity Group, con sede a Berlino, nella speranza di ottenere un punto d’appoggio in quello che considera un business in forte crescita. Con una rete di distribuzione di oltre 2.000 farmacie, Sanity rivendica in Germania una quota di mercato del 10%. A differenza di quanto accade in altri Paesi, si tratta inoltre di un mercato puramente medico.

Nonostante le precedenti discussioni, la coalizione semaforo – Verdi compresi – ha legalizzato solo parzialmente l’uso ricreativo della cannabis nel Paese. Il possesso personale e la coltivazione sono soggetti a limiti severi e, sebbene i cannabis club siano ora legali, devono comunque affrontare una serie di ostacoli: le opportunità commerciali rimangono dunque minima.

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Invece, il vero cambiamento introdotto dalla legge sulla cannabis (CanG) promossa dal ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach è la riclassificazione della cannabis medica come non stupefacente. Questo semplifica il processo con cui i tedeschi possono ottenere legalmente la sostanza terapeutica avendo una prescrizione medica.

Per quando questo risultato possa rappresentare una delusione per i sostenitori della legalizzazione, si tratta comunque di una notizia particolarmente positiva per Bloomwell Group, una startup tedesca operante nel settore della cannabis terapeutica e sostenuta da investitori globali, che avevano osservato da vicino gli sviluppi legali. “Speravamo che la legislazione della CanG fosse promulgata nella cornice voluta da Lauterbach, come previsto, dato che la legislazione era perfettamente adatta al modello di business di Bloomwell”, ha dichiarato a Fortune Will Muecke, Chief Investment Officer del finanziatore di Bloomwell, Artemis Growth Partners.

La principale linea di business di Bloomwell è una piattaforma direct-to-customer in cui i clienti possono registrarsi, compilare un questionario sulle loro esigenze e ricevere una raccomandazione personale sulle tipologie di fiori che potrebbero essere più adatte a loro e a cui potrebbero avere accesso attraverso una farmacia locale.

Con più di 300.000 appuntamenti ad oggi, Bloomwell dal primo aprile ha registrato un’impennata della domanda: ora gestisce un numero di pazienti al mese 15 volte superiore a quello di marzo di quest’anno.
Come previsto dalla legge, il passo successivo prevede che un medico esamini il questionario e le raccomandazioni prima di effettuare una prescrizione, sia tramite teleconsulto che di persona. L’azienda ha quattro sedi fisiche in Germania, ma pochi pazienti scelgono questa opzione, ha dichiarato a Fortune Niklas Kouparanis, amministratore delegato di Bloomwell. “È molto simile all’e-commerce”, ha detto.Secondo Muecke, questo è stato possibile perché l’azienda ha anticipato la crescita del mercato e ha costruito le tecnologie di onboarding e marketplace di cui sapeva che avrebbe avuto bisogno per servire la nuova ondata di nuovi pazienti.

Sebbene Bloomwell e i suoi investitori avessero fatto la scommessa giusta, c’era ancora molta incertezza sui tempi. Per Artemis Growth Partners, ciò significava continuare a finanziare l’azienda durante l’attesa dell’approvazione della CanG. Il finanziatore era pronto a farlo, anche nel caso in cui “la CanG fosse stata approvata dopo l’aprile” di quest’anno. Alla fine non è stato necessario nemmeno per gli altri investitori che hanno partecipato al round di finanziamento multimilionario del febbraio 2023. Tra questi, Measure 8 Venture Partners, il cui Chief Investment Officer Skylar Parsons afferma che il suo team “non avrebbe potuto scrivere una trama migliore per Bloomwell, a parte forse l’arrivo anticipato della CanG”.

Le startup tedesche della cannabis terapeutica, in particolare, possono essere grate che le cose si siano svolte in modo diverso rispetto al Nord America, dove l’uso legale della sostanza intensifica la concorrenza in molte regioni. In Germania, nonostante la competizione sia più limitata, i costi dei trattamenti stanno ancora scendendo, con i pazienti che pagano in media la metà del prezzo per le prescrizioni di cannabis terapeutica rispetto all’inizio del 2023, secondo uno studio condotto da Bloomwell.

Un accesso più facile, combinato con costi più bassi, potrebbe contribuire a un’adozione più diffusa della cannabis legale anche per problemi comuni come l’emicrania e i disturbi del sonno. Questo ha portato la società specializzata Prohibition Partners a prevedere che le vendite in Germania potrebbero raggiungere i 420 milioni di euro nel 2024 e superare il miliardo di euro entro il 2028.

Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com

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