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Ha scosso il settore della moda dopo il suo annuncio e l’addio a Céline, di cui – come direttore creativo dal 2018 – ha avuto il merito di aver portato un’aria nuova e definito la crescita del marchio fondato da Céline Vipiana nel 1945 (secondo gli analisti del settore ha contribuito a raddoppiarne il fatturato annuo). Hedi Slimane, cinquantenne originario di Parigi, è riconosciuto ai tanti per la sua innata e naturale propensione a creare abbigliamento adatto a una schiera di giovani della Gen-Z (introducendo nel Dna di Céline elementi glam rock e grunge), dote che l’ha portato a diventare una vera celebrità nel mondo della moda e a trasformare il marchio in un fenomeno della cultura pop.
Una personalità che affascina e seduce, a cui si deve il merito di aver trasformato Dior Homme e rilanciato Saint Laurent portando l’azienda a un successo strabiliante (è stato l’artefice dell’eliminazione del nome di battesimo “Yves” dal logo della maison).
Biografia Hedi Slimane
Hedi Slimane ha rivoluzionato l’estetica contemporanea, dove grazie alla sua sfrontata visione, ha riscritto il nuovo immaginario della moda. Restando sempre fedele a se stesso e alla propria identità, preservandone l’essenza più profonda. Una genialità stilistica attraverso la quale ha imposto, in modo ribelle e anticonformista, ma sempre con gentilezza, la sua idea stilistica. Ha fatto della creatività irriverente la regola primaria del suo stile personale, imperniato di una semplicità non convenzionale che rende Slimane tra i talenti più riconosciuti dell’industria; trasformando, innovando, sovvertendo le regole con buon gusto, rileggendo in chiave moderna un codice espressivo unico.
Enfant prodige della moda
Designer francese, nato nel 1968 da mamma italiana e padre tunisino. Si avvicina alla moda grazie alla madre che era sarta e inizia da subito a creare abiti da solo. Da adolescente si appassiona alla fotografia e comincia a realizzare immagini in bianco e nero. Si diploma in giornalismo e storia dell’arte presso l’École des arts du Louvre; mette definitivamente da parte la sua volontà di diventare giornalista quando nel 1992, mentre stava lavorando nel backstage di una sfilata, incontra Jean-Jacques Picart, il consulente di Christian Lacroix. Intraprende varie collaborazione con Picart, tra cui il progetto dedicato ai 100 anni del monogram di Louis Vuitton.
Hedi Slimane ottiene il suo primo importante incarico negli anni ’90, come assistente nel team di marketing presso Saint Laurent. Nel 1996 Pierre Bergé lo promuove nel ruolo di direttore del prêt-à-porter delle collezioni maschili di Yves Saint Laurent, per poi raggiungere la posizione di direttore creativo della linea. Una liaison, quella con Yves Saint Laurent, destinata sin dall’inizio a essere leggendaria e che raggiunge il punto più alto con la collezione autunno inverno 2000 dal nome Black Tie, dove rivela la sua vera cifra stilistica, che anticipava l’avvento della silhouette super skinny, in un momento in cui prevalevano forme ampie e morbide. Il carattere graffiante delle sue collezioni, che riflettevano una mascolinità quasi indefinibile, aveva conquistato grandi esponenti del rock come David Bowie e Mick Jagger.
Dior Homme e il ritorno da Yves Saint Laurent
Tra il 2000 e 2002 Slimane si trasferisce a Berlino, e partecipa a una residenza d’artista al Kunst-Werke Institute for Contemporary Art. Pubblica poi il suo primo libro fotografico “Berlin” edito dalla divisione della casa tedesca Steidl, Édition 7L di Karl Lagerfeld. Nel 2000 Bernard Arnault lo corteggia e gli offre l’incarico di direttore creativo di Dior Homme, sperimentando un’estetica androgina, in cui la sartorialità viene reinterpretata in versione contemporanea e contaminata da accenti rock e street. Un successo eclatante, tutti volevano vestire Dior. Perfino Karl Lagerfeld, disposto a fare una dieta drastica pur di indossare gli abiti del suo prediletto.
Aprile 2002: è il primo stilista a ricevere il premio Cfda Best International designer
Nel 2007 lascia Dior per concentrarsi su una serie di progetti fotografici, per poi tornare da Yves Saint Laurent nel 2012, per quattro anni, come direttore creativo, supervisionando le collezioni uomo e donna del marchio. Da lì, su sua richiesta, le linee prêt-à-porter vengono rinominate Saint Laurent, senza Yves, e lo studio si trasferisce a Los Angeles. Le sue creazioni in quegli anni furono amate e contestate, disegnate per giovani liberi e impertinenti amanti di un lusso minimalista.
E che traducevano l’heritage del brand in modo anticonvenzionale, in cui l’eleganza à la français lasciava spazio a un’attitude formale bohémienne, scrivendo un capito singolare nella storia della maison. Stando alle ultime notizie, sembrerebbe che Hedi Slimane abbia aperto un profilo Instagram rimasto attivo solo per qualche ora, con la pubblicazione di tre reel che ricordavano le sue collezioni più rappresentative realizzate per Saint Laurent e Dior Homme. Aria di ritorno? In quale veste? Restiamo in attesa che il mistero si sveli.
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