Il mercato dei terreni agricoli in Italia è caratterizzato da una stabilità nei prezzi di acquisto e da una dinamicità nel settore degli affitti. I dati più recenti del Crea Politiche e Bioeconomia, integrati con le analisi del Censimento dell’Agricoltura dell’Istat, evidenziano differenze regionali, tendenze legate all’agrivoltaico e un impatto delle politiche agricole comunitarie. Questo panorama deve essere ben presente per chi investe nel settore agricolo, sia come proprietario sia come affittuario. Vediamo di più:
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Prezzi di acquisto dei terreni agricoli tra stabilità e variazioni regionali -
Affitti agricoli, un mercato in crescita grazie all’agrivoltaico -
Il ruolo delle politiche agricole
Prezzi di acquisto dei terreni agricoli tra stabilità e variazioni regionali
I prezzi medi per l’acquisto di terreni agricoli in Italia si attestano intorno ai 22.800 euro per ettaro, con una crescita inferiore all’1% rispetto all’anno precedente. Le variazioni regionali sono evidenti. Le regioni del Nord-Est, come Veneto ed Emilia-Romagna, registrano i valori più alti, con punte superiori ai 40.000 euro per ettaro. Questo è dovuto alla qualità dei terreni, all’accesso a risorse idriche e alla presenza di infrastrutture avanzate.
Nel Sud Italia e nelle isole i prezzi tendono a essere inferiori, con una media compresa tra i 6.000 e i 12.000 euro per ettaro, spesso a causa della minore attrattività dei terreni marginali e della difficoltà di accesso ai mercati. La qualità del suolo, le condizioni climatiche e la destinazione d’uso sono i fattori che determinano il valore dei terreni. L’espansione di settori come l’agrivoltaico sta influenzando il mercato, con un interesse per i terreni adatti all’installazione di impianti fotovoltaici.
Affitti agricoli, un mercato in crescita grazie all’agrivoltaico
Il mercato degli affitti agricoli in Italia è in rapida espansione. Secondo il Crea, il 50% della Superficie Agricola Utilizzata nazionale è coltivato attraverso contratti di affitto, pari a 6,2 milioni di ettari. Questa crescita è stata trainata dalla domanda di terreni per produzioni di qualità e dall’interesse per l’agrivoltaico, che rappresenta una delle principali novità del settore.
Nelle aree più fertili, come la Pianura Padana, i canoni di affitto sono aumentati e hanno raggiunto anche i 4.000 euro per ettaro all’anno in presenza di contratti legati all’installazione di impianti fotovoltaici. Questa tendenza, pur offrendo opportunità di reddito per i proprietari terrieri, solleva preoccupazioni riguardo alla sottrazione di terreni destinati alla produzione alimentare. Nel 2023, si stima che circa 4.000 ettari siano stati persi per l’agrivoltaico, di cui 400 destinati a impianti fotovoltaici.
Il ruolo delle politiche agricole
Le politiche agricole comunitarie, come il Piano Strategico della PAC 2023-2027, stanno iniziando a influenzare il mercato fondiario italiano. Il loro impatto pieno non è ancora evidente. Gli incentivi per le produzioni di qualità e le pratiche agricole sostenibili potrebbero aumentare l’attrattività dei terreni, soprattutto nelle aree marginali.
D’altro canto, l’incertezza economica e climatica continua a essere una questione aperta per il settore. Eventi meteorologici estremi e la necessità di investire in tecnologie resilienti stanno scoraggiando alcuni investitori, soprattutto nelle aree più vulnerabili. Un approccio integrato che combini innovazione tecnologica, gestione sostenibile delle risorse e incentivi per l’agricoltura biologica e rigenerativa, può essere la strada giusta da seguire
Il mercato dei terreni agricoli in Italia si trova in una fase di trasformazione, con una stabilità nei prezzi di acquisto e una crescente dinamicità negli affitti. Le differenze regionali, l’interesse per l’agrivoltaico e l’impatto delle politiche agricole comunitarie delineano un quadro complesso ma ricco di opportunità.
Per chi investe nel settore agricolo, la conoscenza approfondita delle dinamiche locali e delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai finanziamenti comunitari sarà fondamentale per sfruttare al meglio le potenzialità del mercato fondiario italiano.
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