Importante passo in avanti per borghi e Pro loco. La modifica del testo della legge regionale sul turismo, proposta mesi fa dal Consigliere Regionale Andrea Volpe, del gruppo consiliare Partito Socialista Italiano – Campania Libera – Noi di Centro – Noi Campani, arriva in aula. In Consiglio e con la sottocommissione, in questi giorni sono stati unificati due testi, perché la richiesta di una nuova normativa che valorizzi queste associazioni senza scopo di lucro arriva anche dalla III Commissione (Attività produttive – Programmazione, Industria, Commercio, Turismo, Lavoro ed altri settori produttivi). Un’intesa che trova fondamento nei numeri: in Campania esistono 556 Pro Loco su 554 Comuni. E dunque si lavora a un testo unico che organizzi il sistema turistico in Campania focalizzando l’attenzione su borghi e Pro loco. Nella piena consapevolezza che il loro sistema abbia un impatto socioeconomico forte, che genera ricchezza e stimola le economie locali, il Consiglio Regionale si è riunito per discutere su come snellire le procedure alle quali sono legate: più rete e meno burocrazia. Parte da qui il processo per rimetterle al centro dell’agenda politica regionale, così da avere una visione unica anche delle tante attività che le stesse mettono in campo e scoprirle in maniera più strutturata. «Il senso di partecipazione, l’interesse, del comparto politico restituisce a questi organismi tutti gli sforzi fatti nel tempo e ne conferma il valore, la funzione di aggregatore capace di esaltare e rilanciare le eccellenze dei territori», spiega Volpe, che ringrazia tutti i colleghi che hanno sostenuto la legge e che stanno partecipando ai lavori provando a migliorarla «e infine il Presidente di Commissione Giovanni Mensorio. Fondamentale la presenza dell’Unpli, Unione Nazionale delle Proloco d’Italia, Campania, con il suo Presidente Luigi Barbati. Un grazie particolare al Presidente provinciale di Salerno Pietro D’Aniello. Fondamentale il sostegno anche il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e dell’assessore regionale al turismo Felice Casucci. La volontà è quella di valorizzare l’impegno di queste sentinelle del territorio, nella loro azione continua di animazione turistica e promozione delle risorse naturali, ambientali, artistiche, storiche, enogastronomiche, sociali ed ambientali dei luoghi regionali», specifica il Consigliere Regionale. Più nel dettaglio, secondo Volpe, se la Regione Campania, con la legge regionale 8 agosto 2014, n. 18 “Organizzazione del sistema turistico in Campania” al Capo V, ed in particolare con gli articoli 23, 24 e 25 ha voluto riconoscere il ruolo delle Pro loco, questo intervento normativo non basta a dare il giusto valore a queste forme associative presenti anche nei Comuni più piccoli delle aree interne che meritano più attenzione e più risorse. L’obiettivo, cogliendo anche nel segno della visione del Presidente Vincenzo De Luca, è quello di valorizzare le aree interne, il patrimonio edilizio e paesaggistico, l’offerta enogastronomica, le tradizioni, l’artigianato locale per attrarre i grandi flussi turistici che in questo momento interessano in primo luogo le aree costiere e tutti i grandi siti di interesse culturale della nostra Regione. La volontà, in questo modo, è quella di contribuire a combattere lo spopolamento di tanti piccoli centri creando opportunità di lavoro e prospettive soprattutto per le giovani generazioni. «Remando in questa direzione, probabilmente saremo tra le prime regioni italiane ad essere così attivi, anche dal punto di vista legislativo, sulle Pro Loco, formate da tanti volontari che tengono vive le nostre comunità, che si impegnano in attività volte alla promozione dei luoghi, alla scoperta e alla tutela delle tradizioni locali, alla valorizzazione dei prodotti e delle bellezze del territorio. «Di recente De Luca ha sottolineato che con “Borghi Salute e Benessere”, la Regione investe oltre 2,4 milioni di euro indirizzati ai centri della Campania con meno di 20mila abitanti. All’iniziativa hanno aderito 335 comuni, il 70 percento delle realtà sotto i 20mila abitanti, coinvolgendo complessivamente 1 milione di cittadini», aggiunge Volpe, rimarcando il grande apporto, in termini di coesione sociale, delle Pro loco, in grado di contribuire in maniera decisiva a migliorare la qualità della vita delle comunità locali oltre che a migliorare l’esperienza turistica dei visitatori che sceglieranno questi luoghi. «Hanno bisogno di essere sostenute, nel rispetto delle regole. Immagino più avanti che si possa programmare le loro attività, anche insieme con i tour operator, perché sono un punto di riferimento, un modello vincente e convincente, per nulla obsoleto, in grado di soddisfare la volontà dei cittadini di agire a livello locale a favore della società e a difesa dei suoi valori più genuini. Potenziare questi organismi ci consente di fare meglio e soprattutto ampliare l’offerta turistica facendo un calendario unico degli eventi per esempio per ogni singola comunità che offra ai turisti un’offerta completa, anche percorsi culturali da un comune all’altro», conclude Volpe. A breve una nuova seduta, il lavoro va avanti.
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