Coalizione Tess. Basta al gigantismo delle rinnovabili, sì a modelli sostenibili

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speculazione rinnovabili © Ai

La Coalizione TESS – Transizione Energetica Senza Speculazione – lancia un appello contro il modello insostenibile delle rinnovabili industriali, denunciando la corsa a mega impianti eolici e fotovoltaici che deturpano il territorio senza reali benefici per le comunità locali.

Pur riconoscendo l’importanza delle energie rinnovabili, la Coalizione critica l’assenza di pianificazione e la speculazione di aziende poco trasparenti, proponendo alternative come le Comunità Energetiche Rinnovabili, impianti di piccola taglia e soluzioni integrate. A seguire il comunicato diffuso:

 

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Noi sosteniamo le energie rinnovabili, ma non quelle insostenibili e prive di pianificazione: diciamo NO al gigantismo industriale.

Con la scusa dei fondi europei – centinaia di milioni di euro che andrebbero persi se non utilizzati entro marzo 2025 – e degli obiettivi europei sulla decarbonizzazione (riduzione del 55% delle emissioni di CO2), si sta attuando una sorta di bullismo legislativo, accelerando le procedure autorizzative, limitando la partecipazione delle comunità locali e favorendo le multinazionali di natura puramente speculativa. Una legge, approvata durante il governo Draghi e rimasta inattiva per due anni, viene ora sfruttata per mettere a tacere in poche settimane comuni, piccoli centri e persino le Regioni.

Di questi fondi europei, ben poco beneficia le comunità che ospiterebbero questi mega impianti industriali. Ad arricchirsi sono per lo più investitori di dubbia provenienza. Ci si domanda come mai legislatori e ministeri non si siano organizzati per tempo, considerando che l’assegnazione dei fondi risale al 2023.
Possiamo davvero ridurre la CO2 eradicando foreste e distruggendo il suolo?
La scienza del Capitale Naturale ci insegna che i migliori alleati contro la CO2 sono proprio le foreste e i terreni ricchi di biodiversità.

I proponenti di questi mega progetti, impropriamente definiti “rinnovabili”, rappresentano spesso un modello di puro capitalismo speculativo, paragonabile alla corsa al petrolio del secolo scorso. Non è da escludere che dietro queste aziende, spesso di recente costituzione e con scarsa trasparenza, si celino gli stessi giganti petroliferi, pronti a utilizzare fondi pubblici per creare sistemi energetici tutt’altro che sostenibili. In molti casi si tratta di aziende con poco o nessun capitale sociale, vere e proprie “scatole vuote” che propongono progetti che non rinnovano nulla, ma che “da progetto” è evidente distruggeranno la Terra e il patrimonio italiano.

Le recenti politiche legislative di semplificazione delle procedure autorizzative sembrano favorire questi grandi progetti a scapito di alternative più sostenibili e integrate nel territorio. Si parla di impianti eolici e fotovoltaici di dimensioni mastodontiche: pale eoliche alte oltre 200 metri (tre volte la Torre Asinelli!), pannelli solari che occupano terreni agricoli fondamentali per la produzione di cibo di qualità. Questi impianti deturpano il paesaggio, mettono a rischio i sistemi idrogeologici e le aree sismiche, distruggono ecosistemi fragili e non apportano alcun beneficio reale alle comunità locali. Anzi, sottraggono terreni agricoli, danneggiano la biodiversità e generano profitti che finiscono nelle mani di pochi speculatori. Ci si chiede inoltre se, dietro a questi scavi profondi centinaia di metri per ogni palo, non si nasconda un interesse per le risorse minerarie del sottosuolo.

Anche senza indagare i possibili fini nascosti, resta il paradosso di fondo: per produrre energia pulita, distruggiamo il nostro territorio!
Noi diciamo BASTA a questo modello di sviluppo insostenibile!
Crediamo fermamente che le energie rinnovabili siano fondamentali per il futuro del nostro pianeta, ma devono essere realizzate nel rispetto dell’ambiente e delle comunità.

Esistono molte alternative, come:

  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): modelli che permettono ai cittadini di produrre, consumare e condividere energia pulita a livello locale, creando benefici economici e sociali per l’intera comunità.
  • Asfalto voltaico: integrazione di impianti fotovoltaici sulle strade, ottimizzando l’uso del territorio e generando sinergie tra produzione energetica e manutenzione stradale. 
  • Impianti di piccola taglia integrati negli edifici: promuovere l’installazione di pannelli solari sui tetti delle case e degli edifici pubblici, incentivando l’autoconsumo e riducendo la dipendenza da grandi impianti.

Vogliamo progetti a misura di territorio: impianti integrati nel paesaggio, che non ne alterino l’identità e che siano compatibili con le attività agricole e turistiche. Vogliamo benefici per le comunità locali: creazione di posti di lavoro, riduzione delle bollette energetiche e coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni. Vogliamo la tutela della biodiversità: valutazione attenta degli impatti ambientali e adozione di misure per la protezione degli ecosistemi.

Unisciti a noi per dire SÌ alle rinnovabili a basso impatto sulle strade, sui tetti e nelle zone industriali, NO al gigantismo delle rinnovabili!

Ti aspettiamo per far sentire la tua voce e chiedere insieme una pianificazione energetica seria e partecipata.

Per approfondire:

COALIZIONE TESS – Transizione Energetica Senza Speculazione





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