Ecco come puoi sostenere InsideOver

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Nelle pagine di InsideOver trovate ora un richiamo: diventa uno di noi. Vaste programme, avrebbe detto il generale De Gaulle. Per noi e per voi. Eppure oggi, nella gran confusione generale e nella conclamata crisi d’identità dei media tradizionali, l’alleanza di chi “produce” notizie con chi “compra” notizie (nessuno s’illuda, un costo c’è sempre, e più è occulto più è pesante) pare la soluzione migliore per tenere in vita quella cosa che chiamiamo informazione e ehe, al di là di qualunque retorica, resta una delle garanzie per un consapevole e democratico svolgimento della vita sociale.

Cliccando sulla freccina che vedete, quindi, trovate tanti diversi modi per siglare la nostra alleanza. Cifre diverse, servizi diversi che siamo pronti a offrirvi. Non vi chiediamo denaro. Vi chiediamo di partecipare in prima persona a un modo di informare e di relazionarsi ai lettori che ha pochi uguali, che è sempre stato indipendente e ora lo è più di sempre. Però, a questo punto, come in tutte le belle storie, occorre fare un passo indietro.

In principio (2014) era gli Occhi della Guerra, il giornale online che voleva esplorare i punti caldi del mondo, quelli in cui nel conflitto si decidevano le sorti di popoli e Stati e qualche volta il destino di intere civiltà. E diciamo “giornale” apposta, per dire della difficoltà e dell’ambizione dell’impresa. Sito è parola che va bene per l’e-commerce, per gli hobby o per gli amatori. Allora Andrea Pontini, che aveva ideato la testata come amministratore delegato di ilGiornale.it, si mise alla test di “un piccolo gruppo di coraggiosi sognatori”. Sognatori con l’elmetto, perché andavano nei posti in cui di solito è meglio non andare ma dove, nel fuoco dei contrasti, si decidevano le sorti di molti, spesso anche del nostro Paese. E infatti il mandato fondamentale era: rendere un servizio al lettore. Aiutarlo a orientarsi in un mondo che spesso sembrava aver perso la bussola. Non a caso una delle caratteristiche più spiccate degli Occhi della Guerra era lo stretto legame tra scrittori e lettori, realizzato attraverso il crowdfunding. Noi vorremmo fare questo reportage in Somalia, o a Haiti, o in Russia. Vi interessa? Se si, sappiate che per mandare un inviato e un fotografo servono tot euro: siete disposti a contribuire? Evidentemente sì, se i reportage così portati a termine sono stati più quasi 500.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Non è un caso, quindi, se gli Occhi della Guerra “nasce” di fatto con l’Euromaidan di Kiev che ha cambiato la storia d’Europa, con le cronache in diretta dai luoghi della rivolta di Gian Micalessin e Fausto Biloslavo. Quando contava esserci, insomma, gli Occhi della Guerra c’erano, fin dall’inizio. E se ne accorgono anche all’estero, tanto che nel 2016 il giornale riceve a Londra il premio INMA Global Awards come miglior progetto innovativo e per l’uso del crowdfunding.

Nel 2019 gli Occhi della Guerra evolve in InsideOver. Il giornale diventa bilingue, aprendosi a prestigiose collaborazioni di giornalisti, analisti, reporter e accademici esteri. Pubblica un magazine, anch’esso bilingue. Diventa un punto di riferimento anche per aziende, Think tank, istituti di ricerca. continua a ricevere premi: Premio Biagio Agnes (2019), World Press Photo (2019, per il reportage in Chad di Marco Gualazzini), Photo of the Year (2023, per il reportage in Afghanistan di Marco Gulazzini). Cosa per quel che abbiamo detto fin qui ancora più importante: inaugura la Newsroom Academy, una “scuola dentro la redazione” in cui le nuove leve possono incontrarsi con i nomi più prestigiosi del giornalismo e dell’informazione italiana, da Peter Gomez ad Aldo Giannuli, da Gianluigi Nuzzi a Davide Parenti, da Aldo Brachino a Davide Vecchi e tanti altri.

E adesso? Adesso si prosegue, Nel 2023 Andrea Pontini ha lasciato il Giornale ed è diventato editore in proprio. C’è un nuovo direttore (chi qui scrive), i migliori collaboratori di sempre (li incontrate ogni giorno), la solita ambizione: provare a capire, e a raccontarlo. Non PER voi, perché il paternalismo di quelli che “la spiegano” ha ammazzato il giornalismo. Ma CON voi, lasciandoci guidare dai vostri interessi (anche quelli di bollette e investimenti, che fanno girare il mondo), dalle vostre passioni, dalle vostre curiosità. Nello sforzo di interpretare una realtà che si fa ogni giorno più complessa e, in modo a tratti terribile, più affascinante. Nel 2014, a Odessa, gli ultranazionalisti ucraini bruciano la Casa dei sindacati e uccidono 30 persone. Nel 2024 Elon Musk è il primo proprietario un social network ad assumere un incarico di Governo, per di più negli Usa. Cambia tutto ma InsideOver resta fedele a se stesso. E a voi. Abbiamo tanto strada da fare, insieme.

Dacci ancora un minuto del tuo tempo!

Se l’articolo che hai appena letto ti è piaciuto, domandati: se non l’avessi letto qui, avrei potuto leggerlo altrove? Se non ci fosse InsideOver, quante guerre dimenticate dai media rimarrebbero tali? Quante riflessioni sul mondo che ti circonda non potresti fare? Lavoriamo tutti i giorni per fornirti reportage e approfondimenti di qualità in maniera totalmente gratuita. Ma il tipo di giornalismo che facciamo è tutt’altro che “a buon mercato”. Se pensi che valga la pena di incoraggiarci e sostenerci, fallo ora.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Source link