Contributi autonomi, artigiani e commercianti 2025: le novità

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Microcredito

per le aziende

 


Tra le misure  inserite  nella nuova  legge di bilancio 2025  appena approvata sono presenti alcune  agevolazioni contributive per  i lavoratori  autonomi.

Si tratta   in particolare della detraibilità dei versamenti contributivi oltre le aliquote ordinarie ( per un massimo del 2%), che interessa anche i dipendenti,   e , per artigiani e commercianti,  la riduzione al 50% dei versamenti per i neoiscritti del 2025.

Si dovranno attendere le istruzioni INPS per  i dettagli operativi. Vediamo intanto le  nuove norme 

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1) Riduzione per nuove iscrizioni artigiani e commercianti

Come noto la disciplina delle gestioni  speciali per gli  artigiani commercianti  prevede che la base di  calcolo del contributo pensionistico degli artigiani e degli esercenti attività  commerciali (nonché dei relativi collaboratori familiari) non possa essere  inferiore a un  minimo annuo, pari, nell’anno 2024, a   18.415 euro.  Per i soggetti che aderiscono al regime fiscale forfettario, la base di calcolo suddetta è ridotta  nella misura del 35 per cento

La legge di bilancio 2025 prevede per  chi si  iscriverà per la prima volta nel 2025  alla gestione Artigiani e Commercianti la possibilità di  chiedere:

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  • una riduzione transitoria della contribuzione,
  •  nella misura del  cinquanta per cento
  • della durata di trentasei mesi.

La facoltà in esame  è  ammessa  anche per  le nuove iscrizioni di  collaboratori familiari. 

L’applicazione sarà con ogni probabilità chiarita nei dettagli operativi da una circolare INPS.

 La norma di legge specifica che la riduzione per trentasei mesi, decorre dalla data di avvio dell’attività di impresa o  di primo ingresso nella società. Da quel momento i trentasei mesi sono in ogni  caso computati senza soluzioni di continuità.  

La scelta della riduzione in esame  andrà effettuata  dall’assicurato mediante una  comunicazione telematica all’INPS.

L’agevolazione  rientra  nel regime  cosiddetto de minimis, relativo agli aiuti di Stato che possono essere  concessi agli operatori economici senza la procedura di autorizzazione della  Commissione europea

L’articolo  specifica che tale riduzione  è alternativa rispetto ad altre misure agevolative  che prevedano riduzioni della contribuzione, come ad esempio la riduzione  per i contribuenti in forfettario. Una opzione esclude quindi l’latra

Va anche sottolineato che per i casi in cui, in seguito alla riduzione al 50 % , la contribuzione risultasse  inferiore a quella minima summenzionata, i mesi di assicurazione pensionistica sono ridotti in proporzione alla somma versata .

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2) Deducibilità versamenti contributi maggiorati per dipendenti e autonomi INPS

Gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive  e alla Gestione separata  INPS, con primo accredito contributivo successivo  al 1° gennaio 2025, possono incrementare il montante contributivo individuale versando all’INPS:

    gli importi calcolati con una maggiorazione della  aliquota a proprio carico

    non superiore a due punti percentuali. 

Queste somme saranno deducibili   dal reddito complessivo per il 50 per cento  dell’importo.

3) Sgravio contributivo madri lavoratrici autonome

L’Esonero contributivo per le lavoratrici con almeno due figli  (escluso il lavoro domestico)  già in vigore per le dipendenti sarà riconosciuto anche alle lavoratrici autonome:

  1. che non abbiano optato per il regime forfetario. 
  2.  con  reddito  non  superiore all’importo di 40.000 euro ( il reddito di riferimento è parametrato al valore del minimale annuo di retribuzione).

L’agevolazione dura fino al compimento dei 10 anni del figlio piu piccolo

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Per le modalità applicative  si attende un decreto ministeriale attuativo 

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