Dal discusso “pandoro gate” al caso di dossieraggio politico, dalla strage familiare di Altavilla Milicia all’inchiesta sulle curve Ultras: il 2024 è stato un anno segnato da eventi che hanno scosso profondamente il Paese. Scandali, tragedie e omicidi, da Nord a Sud, hanno raccontato di un’Italia segnata dalla violenza e dalle tensioni sociali e politiche, che hanno animato il dibattito pubblico. Un anno che ha costretto il Paese a fare i conti con le proprie ombre e a confrontarsi con le sue ferite più profonde.
I principali fatti di cronaca del 2024
Il “Pandoro Gate” e il caso Chiara Ferragni
Il 2024 è iniziato con uno degli scandali più discussi dell’anno: il cosiddetto “Pandoro Gate”. Chiara Ferragni, la celebre influencer italiana, è finita al centro di un’inchiesta per truffa aggravata, accusata di aver manipolato delle operazioni di marketing natalizio. Il caso è esploso dopo un esposto del Codacons, che ha sollevato dubbi sulla vendita di un pandoro natalizio “Pink Christmas”, in cui alcune iniziative benefiche venivano presentate come strumento per incrementare le vendite del prodotto. L’indagine ha portato a un allargamento del caso a diverse operazioni commerciali e ad altre campagne pubblicitarie. A febbraio, la Procura di Milano ha iscritto Ferragni, il suo manager Fabio Maria Damato e Alessandra Balocco nel registro degli indagati. Nonostante le accuse di un “sistema Ferragni” che utilizzava la beneficenza come strumento di marketing, a fine anno il caso si sembrerebbe concluso con un accordo che prevede un risarcimento ai consumatori e una donazione di 200.000 euro da parte di Ferragni a enti benefici. L’inchiesta ha messo in evidenza la crescente rilevanza del mondo digitale e delle influencer nel panorama commerciale, sollevando per la prima volta delle perplessità sulla responsabilità etica e legale di questi personaggi.
La strage di Altavilla Milicia
L’11 febbraio 2024, un crimine orribile ha scosso il Paese: Giovanni Barreca, un muratore di 40 anni, ha ucciso la moglie Antonella Salamone e due dei suoi figli, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16 anni, durante quello che ha descritto come un “esorcismo”. La tragedia è avvenuta a Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Il delitto è stato compiuto con l’aiuto di due complici, conosciuti tramite il web, e ha avuto un carattere di fanatismo religioso. I corpi dei figli sono stati trovati legati con catene nella villetta di famiglia, mentre il corpo della madre è stato ritrovato sepolto in montagna. La figlia 17enne del muratore, unica sopravvissuta, è stata arrestata per aver partecipato alle torture. La strage ha accesso le luci sul fanatismo religioso, sulla psiche dei soggetti coinvolti e su come certi movimenti estremisti possano infiltrarsi nella vita di persone vulnerabili, in particolare attraverso internet.
Caso dossieraggio
Nel mese di marzo è emerso un grave scandalo che ha coinvolto ufficiali della Guardia di Finanza e magistrati in un’operazione di dossieraggio illegale, noto come il “Caso Striano/Laudati” entrambi finiti al centro di una maxi inchiesta condotta dalla Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone. I due sono accusati di aver effettuato accessi abusivi alle banche dati della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, rivelando documenti segreti e creando veri e propri dossier su politici e personaggi pubblici.
Striano è stato accusato di aver sottratto e diffuso oltre 200.000 documenti riservati, tra cui atti politici, ordinanze e informative sensibili. Il caso ha scosso profondamente le fondamenta della sicurezza dello Stato, svelando una rete di spionaggio che operava da anni e suscitando gravi preoccupazioni sulla protezione delle istituzioni italiane.
Esplosione alla centrale di Bargi
Il 9 aprile 2024, una violenta esplosione ha colpito la centrale elettrica di Bargi, situata nel comune di Porretta Terme, sul lago di Suviana, causando la morte di sette persone e provocando enormi difficoltà nei soccorsi. I sommozzatori hanno impiegato quattro giorni per recuperare i corpi dei dispersi, a causa delle condizioni difficili e della visibilità quasi nulla. A novembre, una perizia ha concluso che la causa dell’esplosione potrebbe essere stata la rottura di un componente dell’alternatore, che avrebbe bloccato l’albero sotto il rotore.Il disastro ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle strutture industriali e sulla mancanza di misure preventive adeguate, oltre a mettere in evidenza le difficoltà nel garantire la sicurezza sul lavoro in contesti complessi come quelli delle centrali elettriche.
Il ritorno di Chico Forti
Il 18 maggio 2024, dopo 23 anni di detenzione negli Stati Uniti, Chico Forti è tornato in Italia grazie alla pressione diplomatica del governo italiano. Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike nel giugno 2000, Forti era stato trasferito dal carcere della Florida a una struttura federale sotto la custodia dell’Immigration and Customs Enforcement (l’agenzia statunitense per l’immigrazione). Nonostante abbia sempre sostenuto la sua innocenza, la sua vicenda continua a dividere l’opinione pubblica. Il caso ha suscitato polemiche sul sistema giudiziario internazionale e sui diritti dei detenuti. Forti è stato accolto a Pratica di Mare dalla premier Giorgia Meloni, mentre il dibattito sulla sua colpevolezza o innocenza resta acceso.
Satnam Singh e il dramma del Caporalato
Il 17 giugno 2024, è morto Satnam Singh, un bracciante indiano di 28 anni. Singh, che lavorava in nero per 4 euro l’ora, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro, durante il quale ha perso un braccio. Nonostante la gravità della situazione, il suo datore di lavoro ha scelto di non chiamare i soccorsi, abbandonandolo a morire con il braccio amputato accanto. La tragedia ha suscitato un’ondata di indignazione e ha riportato l’attenzione sul caporalato e sulle condizioni di sfruttamento nel settore agricolo.
In risposta, il governo ha intensificato gli sforzi per combattere il fenomeno, portando alla luce dati allarmanti: due terzi delle aziende ispezionate sono risultate irregolari, un lavoratore su tre era fuori norma e il 10% completamente in nero. Questi numeri preoccupanti sono emersi da una maxi-ispezione condotta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e dai Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
I neonati sepolti di Traversetolo
Il 9 agosto 2024, una tragedia familiare ha scosso Traversetolo, in provincia di Parma. Chiara Petrolini, 22 anni, è stata arrestata dopo che il suo cane ha rinvenuto il corpo senza vita di un neonato sepolto nel giardino di casa. Pochi giorni dopo è stato trovato un secondo feto. Entrambi i bambini, nati in casa, sarebbero stati uccisi subito dopo il parto dalla madre.
Chiara ha agito all’insaputa di tutti, incluso il padre dei bambini, il suo ex fidanzato, che ha riconosciuto i figli tramite test del DNA e ha chiesto di organizzare i funerali. Le indagini hanno rivelato un presunto stupro nel passato di Chiara, accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Interrogata il 10 settembre, la giovane ha raccontato di aver partorito da sola e che il primo bambino potrebbe essere morto per emorragia.
Il naufragio del Veliero Bayesan
Il 19 agosto 2024, il veliero Bayesan, con 22 persone a bordo, è naufragato al largo della Sicilia durante una violenta tempesta, provocando sette vittime e 15 sopravvissuti. Tra i morti ci sono Mike Lynch, magnate delle tecnologie.
Lynch stava festeggiando l’assoluzione da 15 accuse di frode insieme al suo vice, Stephen Chamberlain, ex top manager di Autonomy. Poco dopo il naufragio, si è appreso della morte di Chamberlain, investito in Inghilterra, suscitando sospetti e teorie del complotto.
Le indagini della Guardia Costiera, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, hanno ipotizzato che il naufragio sia stato causato da difetti strutturali: la porta ermetica a poppa e una barriera sul ponte inferiore non hanno impedito l’ingresso massiccio di acqua, affondando rapidamente l’imbarcazione.
Il massacro di Paderno Dugnano
Un altro terribile crimine ha scosso l’Italia il 31 agosto 2024, quando un ragazzo di 17 anni ha ucciso i suoi genitori ed il fratellino apparentemente senza un motivo preciso. Il giovane ha aspettato che tutti dormissero, poi nella notte si è recato in cucina, ha preso un coltello ed ha ucciso il suo fratellino. Quindi, ha aggredito e massacrato anche sua madre e suo padre accorsi nella cameretta dei figli. Il giovane ha poi chiamato i carabinieri dicendo che suo padre aveva accoltellato la madre e il fratellino. La bugia è durata poco. Infatti, il diciassettenne ha poi confessato. Arrestato, il ragazzo è stato portato nel carcere Beccaria di Milano. Ai funerali della famiglia hanno partecipato migliaia di persone.
L’inchiesta Ultras: la criminalità nelle curve
Nel mese di ottobre 2024, un’inchiesta ha svelato una rete criminale all’interno delle curve ultras di Milano, con collegamenti con la ‘ndrangheta e altre organizzazioni mafiose. L’indagine ha portato all’arresto di 19 ultras e ha rivelato come il tifo calcistico fosse diventato un terreno fertile per il crimine organizzato, con traffici illeciti, estorsioni e infiltrazioni che coinvolgevano sia i gruppi di tifosi che alcuni settori della criminalità organizzata. Il caso ha messo in luce la violenza nelle curve e i rischi che il calcio venga sfruttato come veicolo per attività mafiose.
Inoltre, l’inchiesta ha contribuito alla risoluzione di un cold case. Giuseppe Caminiti, già arrestato il 30 settembre 2024 nell’ambito della maxi inchiesta che ha colpito le curve di Milan e Inter, è stato accusato dell’omicidio di Fausto Borgioli, un delitto avvenuto nel 1992 e mai risolto. Borgioli, ex membro di un gruppo criminale legato al noto Francis Turatello, era stato ucciso in circostanze misteriose, e il suo caso è stato riaperto grazie ai nuovi sviluppi nelle indagini.
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