Interventi sull’Irpef
A regime la riduzione delle aliquote Irpef applicate per il 2024.
Accorpamento dei primi due scaglioni con conferma dell’aliquota minima del 23% anche per lo scaglione intermedio da 15.000 fino a 28.000 euro, che viene interamente assorbito nel primo scaglione.
Vengono mantenute le aliquote già vigenti del 35% per lo scaglione dai 28.000 euro ai 50.000 euro, e l’aliquota del 43% oltre i 50.000 euro.
- Fino a 28.000 euro: 23%
- Da 28.000 a 50.000 euro: 35%
- Oltre 50.000 euro: 43%
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Riduzione del cuneo fiscale
Entra a regime l’intervento di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.
Reddito complessivo fino a 20.000 €: riconoscimento di un bonus non imponibile pari:
- al 7,1% se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a € 8.500,
- al 5,3% se il reddito di lavoro dipendente è superiore a € 8.500 ma non a € 15.000 € 20.000
- al 4,8% se il reddito di lavoro dipendente è superiore a € 15.000.
Reddito complessivo superiore a 20.000 € e fino a 40.000 €: riconoscimento di una ulteriore detrazione di
- € 1.000 se il reddito complessivo è superiore a € 20.000 ma non a € 32.000; detrazione poi ridotta al crescere del reddito (fino a € 40.000 di reddito).
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Detrazione per interventi di recupero edilizio e riqualificazione energetica
Dal 2025 le detrazioni per interventi edilizi saranno ridotte per i redditi delle persone fisiche superiori a 75.000 euro, con modulazione in base al nucleo familiare e alle fasce di reddito (75.000-100.000 euro o oltre 100.000 euro). Restano escluse le spese sanitarie, le somme investite nelle start up e PMI innovative, nonchè le spese sostenute per gli interventi edilizi entro il 31 dicembre 2024, i premi di assicurazione detraibili stipulati entro il 31 dicembre 2024 e gli interessi passivi su mutui per l’abitazione principale, sostenuti entro il 2024.
Ristrutturazione edilizia, Sismabonus, Ecobonus, Ecosismabonus
Le detrazioni ammesse scendono alle seguenti percentuali (tetto di spesa invariato fino al 2027):
- anno 2025: 50% per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di diritti reali di godimento; 36% negli altri casi
- anni 2026-2027: 36% per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di diritti reali di godimento; 30% negli altri casi.
- Esclusa da ogni agevolazione nel triennio 2025-2027 la sostituzione delle caldaie se alimentate a combustibili fossili.
Superbonus
Ristretto l’ambito applicativo per il 2025: 65% limitato ai soli interventi già iniziati alla data del 15 ottobre 2024 (con CILAS presentata, e/o delibera assembleare e/o titolo abilitativo).
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Detrazioni per mobili, verde e barriere architettoniche
Bonus mobili
Per il 2025: 50%. Tetto di spesa di 5.000 euro.
Bonus verde
Cessa, dal 2025 il bonus verde del 36%.
Bonus barriere architettoniche
Nessuna novità per il 2025: 75%, con i tetti di spesa differenziati.
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Superbonus: opzione in 10 anni per le spese 2023
Per le spese sostenute nel 2023, possibile optare per la ripartizione della detrazione in 10 anni (anziché in 4).
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Spese per trasferte di dipendenti e professionisti
Misure in materia di tracciabilità di alcune spese
Spese di vitto, alloggio, viaggio, trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea (taxi e NCC).
- Viene prevista la deducibilità dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo solo se effettuate con pagamento tracciato. La medesima disposizione vale anche ai fini IRAP.
- Le medesime spese se rimborsate al dipendente, ma non pagate con mezzi tracciabili, diventano reddito imponibile per il medesimo.
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Imposta per servizi digitali
La “web tax” torna ad essere applicata dalle sole grandi imprese, i cui ricavi complessivi non sono inferiori a 750 milioni di euro. Ristretto, pertanto, l’ambito applicativo del tributo rispetto alla formulazione originaria del Ddl Bilancio 2025, che ne prevedeva l’estensione generalizzata anche alle PMI con ricavi da servizi digitali di qualunque importo.
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Rideterminazione costo terreni e partecipazioni
Messa a regime la possibilità di rivalutare il costo dei terreni edificabili e con destinazione agricola e delle partecipazioni negoziate e non negoziate nei mercati regolamentari posseduti al 1° gennaio di ogni anno e detenuti al di fuori dell’esercizio dell’impresa, sostituendolo con il valore normale degli stessi. Sul valore rivalutato va corrisposta un’imposta sostitutiva pari al 18%.
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Misure per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi
Fringe benefit autovetture
A partire dal 1° gennaio 2025, per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti, il fringe benefit è calcolato su una percorrenza convenzionale di 15.000 km, in base ai costi chilometrici ACI, al netto di trattenute o importi versati dal dipendente, con le seguenti percentuali:
- 50% per autoveicoli, motocicli e ciclomotori tradizionali
- 10% per veicoli esclusivamente elettrici
- 20% per veicoli ibridi plug-in
Conferimento in discarica e incenerimento rifiuti senza recupero energetico
l conferimento in discarica di rifiuti e l’incenerimento degli stessi senza recupero efficiente di energia sconterà l’aliquota IVA ordinaria del 22% anziché quella precedente del 10%.
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Misure contro l’evasione: pagamenti elettronici e interoperabilità delle banche dati
Registratori telematici
Dal 1° gennaio 2026, è prevista l’integrazione dei RT con gli strumenti di pagamento elettronico. 01/01/2026.
I registratori telematici dovranno essere collegati agli strumenti di pagamento elettronico (sia fisici che digitali) in modo tale che memorizzino le informazioni di tutte le transazioni elettroniche e trasmettano all’Agenzia delle entrate l’importo complessivo dei pagamenti elettronici giornalieri acquisiti dall’esercente anche indipendentemente dalla registrazione dei corrispettivi. Introdotte nuove sanzioni.
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Contributi per aderenti al riversamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo
Ai soggetti che hanno fruito del credito d’imposta ricerca e siluppo che hanno aderito alla procedura di riversamento dell’importo entro il 31 ottobre 2024 è riconosciuto un contributo in conto capitale commisurato in termini percentuali a quanto riversato, nel limite di spesa previsti da apposito fondo.
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Esigenze connesse alla ricostruzione
Sisma Italia centrale 2016
Proroghe fino al 31.12.2025:
– sospensione del pagamento di imposta di bollo e registro,
– esclusione IRPEF e IMU per fabbricati distrutti o inagibili (IRPEF fino al 31.12.2024),
– esenzione da imposta comunale sulla pubblicità, canoni per mezzi pubblicitari e occupazione di spazi pubblici,
– stato di emergenza prorogato.
Sisma Marche 2022 e Umbria 2023
Esenzione IMU per il 2025 per i fabbricati distrutti o inagibili.
Sisma Ischia
Contributo per indennizzare esercenti attività economiche che hanno subito danni ed una contrazione di ricavi ≥ 20% della media del triennio precedente.
Sisma Emilia e Lombardia
Proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2025.
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Assegnazione beni in maniera agevolata ai soci
Le società, entro il 30 settembre 2025, possono assegnare o cedere ai soci i beni immobili o i beni mobili registrati non utilizzati come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa mediante pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% (elevata al 10,5% per le società non operative). E’ prevista la riduzione alla metà dell’imposta di registro eventualmente dovuta per le assegnazioni e cessioni ai soci, con ipocatastali in misura fissa. Le società devono versare il 60% dell’imposta sostitutiva entro il 30 settembre 2025 e la restante parte entro il 30 novembre 2025.
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Estromissione agevolata immobili strumentali di imprese individuali
L’imprenditore individuale che alla data del 31 ottobre 2024 possiede beni immobili strumentali può, entro il 31 maggio 2025, optare per l’esclusione dei beni stessi dal patrimonio dell’impresa, mediante il pagamento di una imposta sostitutiva dell’IRPEF dell’8%. I versamenti rateali dell’imposta sostitutiva sono effettuati per il 60% entro il 30 novembre 2025 ed entro il 30 giugno 2026 per la parte rimanente.
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Riduzione dell’Ires
Per il 2025, le società di capitali beneficiano di una riduzione dell’aliquota IRES del 4% (dal 24% al 20%) se:
– l’80% degli utili 2024 è accantonato a riserva;
– almeno il 30% degli utili accantonati, per un minimo di 20.000 euro, è destinato a investimenti in beni;
– transizione 4.0 o 5.0 da realizzare tra il 1° gennaio 2025 e il 31 ottobre 2026, per un importo non inferiore al 24% degli utili 2023.
Ulteriori condizioni
- Nel 2025 il numero di lavoratori non deve essere inferiore alla media del triennio precedente;
- nel 2025 devono essere effettuate nuove assunzioni a tempo indeterminato, incrementando l’occupazione di almeno l’1%.
Non deve esserci stato ricorso alla CIG nel 2024 o nel 2025.
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A regime l’aliquota ridotta di accisa per microbirrifici
Dal 2025, per i microbirrifici con produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri, l’aliquota di accisa è ridotta del 50%.
Sempre dal 2025, per i microbirrifici con produzione annua superiore a 10.000 ettolitri ma inferiore a 60.000 ettolitri l’aliquota di accisa è ridotta:
– del 30% per i birrifici con produzione annua superiore ai 10.000 ettolitri e fino ai 30.000 ettolitri;
– del 20% per i birrifici con produzione annua superiore ai 30.000 ettolitri e fino ai 60.000 ettolitri.
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Accesso al regime forfetario
Viene innalzato, solo per il 2025, a 35.000 euro (da 30.000 euro) il limite di reddito di lavoro dipendente e assimilato dell’anno precedente al di sopra del quale non è possibile accedere al regime forfetario.
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Controlli sulle società di capitali che ricevono contributi pubblici
Scongiurato l’inserimento nei collegi sindacali delle società di capitali, degli enti, degli organismi e delle fondazioni, di rappresentanti del MEF nel caso in cui tali soggetti ricevano contributi pubblici.
Il compito di controllo nell’utilizzo dei fondi pubblici erogati è demandato agli ordinari organi di controllo, costituiti anche in forma monocratica. Controllo che andrà esperito solo nel caso i cui i contributi pubblici siano di entità significativa il cui importo sarà stabilito con apposito DPCM.
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