Manovra, come cambiano requisiti e importi per Assegno di Inclusione e Sfl: le tabelle aggiornate

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Dal 2025, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro cambiano volto in Manovra: ampliati i requisiti ISEE e aumentati gli importi per includere più beneficiari e rendere le misure più efficaci nel contrasto alla povertà.

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Dal 2025, il governo intende rafforzare due delle sue principali misure di contrasto alla povertà, l’Assegno di Inclusione (Adi) e il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), attraverso l’allargamento dei criteri di accesso e l’incremento degli importi erogati. Questa riforma, introdotta tramite un emendamento alla legge di bilancio, mira a rendere le misure più efficaci, dopo un primo anno in cui i risultati ottenuti non sembrano aver soddisfatto le aspettative.

L’Adi e l’Sfl sono state introdotte dal governo Meloni per sostituire il Reddito di Cittadinanza e affrontare in modo più mirato le situazioni di disagio economico e disoccupazione. Nonostante queste premesse, restano ancora interrogativi sulla reale efficacia del piano. Il problema non sembra essere solo nei requisiti o negli importi, ma anche nella comunicazione delle misure e nella capacità delle famiglie di comprendere e accedere ai benefici. Inoltre, rimane da verificare se l’incremento dei sussidi per la formazione riuscirà davvero a incentivare l’attivazione al lavoro, uno degli obiettivi principali del Supporto per la formazione.

I dati ufficiali dell’INPS: risultati sotto le aspettative

I dati ufficiali dell’INPS, aggiornati a luglio, evidenziano un livello di adesioni inferiore a quanto previsto dal governo per l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro:

  • Assegno di Inclusione (Adi): le domande presentate sono state quasi 700mila (esattamente 697.640), un numero inferiore rispetto all’obiettivo di 737mila nuclei familiari.
  • Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl): le richieste si sono fermate a 96mila, ben lontane dal target di 250mila beneficiari.

Questi dati indicano che le due misure non sono, per ora, riuscite ad attrarre abbastanza beneficiari, lasciando inutilizzate gran parte delle risorse stanziate. Dei 7 miliardi di euro previsti per il 2024, si stima che circa 2,5 miliardi non saranno spesi.

Per affrontare queste difficoltà, la maggioranza ha deciso di intervenire ampliando la platea dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione e aumentando gli importi previsti per il Supporto alla formazione e il lavoro.

A chi spetta l’Assegno di Inclusione: i nuovi requisiti dal 2025

L’Assegno di Inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro. Per rendere l’Assegno di Inclusione (Adi) accessibile a una platea più ampia, dal 2025 saranno innalzati i limiti di reddito e ISEE necessari per accedervi:

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  • La soglia ISEE massimo salirà dagli attuali 9.360 euro a 10.140 euro.
  • Il limite di reddito familiare massimo, parametro fondamentale per l’erogazione, sarà incrementato e aumenterà da 6.000 euro a 6.500 euro per le famiglie standard, e da 7.560 euro a 8.190 euro per le famiglie che includono persone disabili o anziani.

Questi cambiamenti mirano a includere nuclei familiari che, pur trovandosi in difficoltà, non rientravano nei parametri precedenti.

Le modifiche al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl)

Il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), è una misura dedicata ai cittadini tra i 18 e i 59 anni, in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza ed economici. Le principali novità 2025 riguardano:

  • ISEE massimo: il limite sarà portato a 10.140 euro, lo stesso valore previsto per l’Adi, rispetto agli attuali 6.000 euro.
  • Importo mensile del beneficio, erogato come rimborso spese per la partecipazione ai corsi di formazione e di attivazione al lavoro: aumenterà da 350 euro a 500 euro, fornendo un supporto economico più significativo a chi partecipa a corsi di formazione o attività di inserimento lavorativo.

Per usufruire della misura è necessario presentare domanda all’INPS in via telematica, iscrivendosi alla piattaforma informatica Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).





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