“Per il comune nessun esborso o mutuo a carico” – Ossolanews.it

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Il sindaco di Premosello Chiovenda Elio Fovanna risponde all’interrogazione presentata il 2 ottobre dalla minoranza, guidata dal capogruppo Andrea Monti, in seguito ad un sollecito presentato il 3 dicembre. Il tema del dibattito è, ancora una volta, il futuro della Riss: nell’interrogazione, Monti aveva espresso una serie di perplessità in proposito, soprattutto sull’esternalizzazione del servizio.

Di seguito si riporta il testo della risposta del sindaco Fovanna.

“Sono a conoscenza che presso la Riss sono stati accesi mutui per l’esecuzione dei lavori inerenti la struttura che continueranno a rimanere in capo all’ente anche dopo l’esternalizzazione dei servizi, fino al 2043, con un esborso annuo pari ad 41.462,79 euro.

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Contributi per le imprese

 

Il costo dei lavori per i quali è stato richiesto il mutuo è stato sostenuto dall’ente per effetto della tipologia di gestione dei servizi socio-assistenziali e cioè mediante appalto, diversamente dal project financing presentato dagli operatori economici Soc. Cooperativa Quadrifoglio di Pinerolo e Fondazione Massimo Lagostina di Omegna e, posto a gara, che prevede l’affidamento di servizi nelle forme della concessione. Il concessionario che vincerà la gara sosterrà, a partire dalla decorrenza del contratto di concessione un esborso pari a circa 2.200.000 euro per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà comunale. Pertanto, l’ente non dovrà sostenere alcun esborso né accensione di ulteriori mutui a proprio carico.

La durata del contratto di concessione sarà di 19 anni, salvo, poi, diversa durata stabilita nel procedimento di gara, ed il concessionario che vincerà la gara alla stesse condizioni della proposta, provvederà a pagare all’ente un canone di circa 141.000 euro di cui 116.000 circa andranno a ristoro dei lavori di ristrutturazione effettuati dagli stessi ed 25.000 euro da qualificarsi come entrata corrente, saranno messi a disposizione dell’Ente e contribuiranno a coprire le spese correnti tra cui la quota di mutuo pari a 41.462,79.

Realizzati tutti i lavori di ristrutturazione che permetteranno all’ente di avere una struttura di proprietà completamente a norma, soltanto eventuali lavori di manutenzione straordinaria, peraltro difficilmente prevedibili, saranno posti a carico dell’ente, mentre i lavori di manutenzione ordinaria saranno posti a carico degli operatori economici privati.

Nell’affidamento gestionale dei servizi socio-assistenziali a società cooperative tramite appalto, modalità sempre adottata dalle precedenti amministrazioni, anche le manutenzioni ordinarie rimanevano in capo al comune.

In considerazione di tutto quanto sopra premesso, possiamo rilevare quanto segue, anche in risposta all’interrogazione.

1            Il sistema gestionale mediante appalto è stato fonte di debito, non soltanto a causa degli esborsi operati dall’ente per i lavori straordinari e ordinari che hanno richiesto l’accensione di prestiti, ma anche perché negli anni la gestione dei servizi non ha sempre prodotto margini di profitto bensì anche ingenti perdite come ad esempio nell’anno 2019. Scrive infatti la Corte dei Conti a pag. 26 della Deliberazione nr. 32/2023: “Pertanto, se le spese per cooperative fossero state correttamente contabilizzate la gestione della Riss sarebbe già stata in negativo nel 2019, in epoca antecedente al Covid con una perdita di circa 300.000 euro.”

2            Il sistema gestionale mediante affidamento in concessione, secondo il progetto messo a gara, permetterà all’ente, visto che il rischio d’impresa sarà a carico del concessionario, di avere comunque, ogni anno, un’entrata positiva pari a 25.000 euro.

3            In ragione dei primi due punti e, inoltre, visto che secondo il progetto messo a gara sono previsti ulteriori servizi rispetto gli attuali, l’operazione Casa di Riposo è certamente di interesse pubblico.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La Riss realizzerà i servizi socio-assistenziali in modalità di concessione. I servizi socio-assistenziali Asl che, ovviamente sono tali e non beni demaniali nulla hanno a che vedere con le disposizioni di cui agli artt. 822 e 826 c.c. che disciplinano l’utilizzo degli stessi beni demaniali”.

l.b.





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