Progetto Jintan in Cina, innovazione e sostenibilit� nello stoccaggio energetico

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La Cina mantiene un ruolo in primo piano nel settore delle energie rinnovabili, nonostante sia, insieme agli Stati Uniti, uno dei maggiori produttori di gas serra a livello mondiale. In particolare, ad aprile, il Gruppo Huaneng ha completato un progetto riguardante lo stoccaggio di energia compressa (CAES) da 300 MW/1500 MWh nella provincia di Hubei, il Jintan Salt Cavern Compressed Air Energy Storage.

Il progetto, costato 270 milioni di dollari, utilizza miniere di sale abbandonate nell’area di Yingcheng per immagazzinare l’aria compressa. Al momento della sua attivazione, secondo la China Energy Engineering Corporation, rappresenterà il più grande progetto al mondo CAES connesso alla rete.


Lo scopo della sua realizzazione è immagazzinare 498 GWh e generare 319 GWh di energia all’anno con un’efficienza del 64%. L’efficienza del sistema può altresì raggiungere il 70%, paragonabile a quella delle batterie attualmente in commercio. Invece, lo stoccaggio di energia idroelettrica pompata, secondo quanto riportato da Energy Storage News, potrebbe raggiungere l’80%.

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In questo contesto, il progetto contribuirà a stabilizzare la rete elettrica regionale durante le ore di punta della domanda e favorirà l’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come eolico e solare. Il progetto Jintan è una collaborazione tra tre entità:

  1. Huaneng International Power Jiangsu Energy Development Company: una filiale del Gruppo Huaneng, ha un ruolo fondamentale nell’investimento, nella costruzione e nella gestione del progetto.
  2. China National Salt Industry Group: tramite la sua controllata China Salt Cavern Comprehensive Utilization Company fornisce le caverne sotterranee di sale necessarie per lo stoccaggio del gas, elemento essenziale per la realizzazione del progetto.
  3. Tsinghua University: partner strategico, contribuendo con la sua ricerca e sviluppo tecnologico per il successo dell’iniziativa.

PROGETTO PILOTA



Al contempo, un progetto separato da 60 MW stava nascendo nelle vicinanze. Anch’esso utilizzava le grotte di sale per immagazzinare aria compressa. Il progetto è servito soprattutto come prova di fattibilità per le nuove tecnologie sviluppate dal dipartimento di ingegneria elettrica della Tsinghua University.

Tutte le innovazioni hanno portato alla registrazione di oltre 100 nuovi brevetti, che costituiranno la base per lo sviluppo di ulteriori impianti CAES in Cina e in altri paesi con le condizioni geologiche adatte per lo stoccaggio dell’aria compressa. L’impianto adotta una tecnologia innovativa che non utilizza combustibili esterni, eliminando così la necessità di fonti di energia esterna aggiuntive.

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Il funzionamento è molto semplice: la tecnologia immagazzina e riutilizza il calore generato durante la compressione dell’aria, raggiungendo emissioni di carbonio pari a zero e un’efficienza energetica superiore al 60%. Il gruppo di ingegneri ha progettato e sviluppato nuove attrezzature cruciali per il funzionamento del sistema CAES, come per esempio compressori centrifughi ad alta capacità, scambiatori di calore ad alte prestazioni e turbine ad aria di grandi dimensioni.

SECONDA FASE DEL PROGETTO



Il progetto Jintan si distingue per la sua tecnologia avanzata, caratterizzata da un sistema che riduce i tempi di avvio da 20 minuti a soli 5 minuti. Inoltre, l’efficienza complessiva aumenta di 0,5%, mentre la turbina ad aria rapida garantisce una risposta tempestiva durante le operazioni di picco, migliorando la stabilità della rete.

Il Gruppo Huaneng sta lanciando la seconda fase del progetto Jintan CAES, destinato a diventare il più grande impianto al mondo di stoccaggio di energia a aria compressa, che prevede l’aggiunta di due unità CAES da 350 MW ciascuna, con una capacità di stoccaggio combinata di 1,2 milioni di metri cubi e 2,8 GWh di elettricità per carica completa.

Il sistema, progettato per 330 cicli di carica-scarica annuali, migliorerà la produzione di energia e l’efficienza complessiva. Il progetto rappresenta un’innovazione significativa nel settore dell’energia rinnovabile e dello stoccaggio energetico a basse emissioni di carbonio, sebbene non sia applicabile a tutte le situazioni di accumulo, poiché necessita di caverne sotterranee di sale o di roccia in grado di contenere l’aria sotto pressione per periodi di tempo significativi.

Crediti immagine di copertina CNSIG

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