di Stefano Fabrizi
Una regione protagonista in questo 2024 che sta per concludersi. Lo ha voluto ribadire il presidente Francesco Acquaroli la mattina del 30 dicembre 2024 a Palazzo Raffaello, in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche.
A salutare il governatore, gli assessori e i consiglieri regionali intervenuti e i colleghi che hanno affollato Sala Raffaello il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei che ha fatto il punto sulla stampa marchigiana.
Il presidente dell’OdGM Franco Elisei in sintesi
Elisei ha ringraziato il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli e l’ufficio stampa della Regione per la collaborazione. Ha sottolineato che il 2025 sarà un anno elettorale e ha criticato le procedure elettorali lunghe e complesse. Ha evidenziato che le proposte dei giornalisti per migliorare la professione sono rimaste inascoltate, nonostante la presenza di molti giornalisti tra i parlamentari.
Elisei ha espresso preoccupazione per la chiusura dell’agenzia di stampa Redattore sociale e ha sottolineato l’importanza degli uffici stampa come esperti di comunicazione. Ha criticato i contratti a pagamento per i servizi giornalistici e ha parlato dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’informazione.
Inoltre, ha ribadito l’importanza di un’informazione responsabile e competente, annunciando un accordo con l’Università di Camerino per un corso di alta formazione sull’informazione scientifica. Ha anche menzionato corsi di inglese e un progetto europeo per far conoscere le opportunità offerte dall’Unione europea.
Infine, ha sottolineato che l’informazione deve cercare le motivazioni dei fatti e fornire strumenti per comprenderli attraverso la trasparenza e la ricerca della verità.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in sintesi
Il presidente della regione ha pronunciato un discorso esaustivo, evidenziando i progressi significativi compiuti in vari settori negli anni di governo. Il discorso si è concentrato sulla crescita economica, sullo sviluppo delle infrastrutture, sulle riforme sanitarie e sul turismo.
Il presidente ha sottolineato il successo della regione nell’assicurare e utilizzare i fondi dell’Unione Europea, che ha portato a investimenti sostanziali in infrastrutture e sviluppo economico. La regione è stata anche riconosciuta per la sua efficiente implementazione delle riforme sanitarie, che hanno portato a un miglioramento dell’assistenza ai pazienti e a un sistema sanitario più forte.
Uno dei punti salienti del discorso è stata la crescita economica della regione, nonostante le sfide globali. Il presidente ha attribuito questo successo agli investimenti strategici, al supporto alle piccole e medie imprese e all’attenzione all’innovazione. La regione ha anche visto un aumento significativo del turismo, con numeri record di visitatori.
Crescita economica: la regione ha registrato un trend di crescita positivo, con particolare attenzione alla produzione, all’innovazione e al commercio internazionale.
Sviluppo delle infrastrutture: sono stati effettuati importanti investimenti nelle infrastrutture di trasporto, tra cui aeroporti, strade e ospedali.
Riforme sanitarie: la regione ha attuato una riforma sanitaria completa, che ha portato a un migliore accesso alle cure e a migliori risultati per i pazienti.
Turismo: il settore del turismo ha registrato una crescita significativa, con particolare attenzione all’attrazione di visitatori sia nazionali che internazionali.
Fondi dell’Unione Europea: la regione è stata molto efficace nell’utilizzare i fondi dell’UE per sostenere i propri obiettivi di sviluppo.
Il presidente ha espresso ottimismo circa il futuro della regione, citando progetti e iniziative in corso che rafforzeranno ulteriormente l’economia, miglioreranno la qualità della vita e accresceranno la reputazione della regione come luogo desiderabile in cui vivere e lavorare.
In conclusione, il discorso del presidente ha dipinto un quadro positivo del progresso della regione e del suo potenziale di crescita futura. L’impegno della regione verso l’innovazione, la sostenibilità e il miglioramento della vita dei suoi cittadini è evidente nelle varie iniziative e progetti in corso.
Seguono gli interventi di Elisei e Acquaroli nei rispettivi comunicati
Il presidente dell’OdGM Franco Elisei
“Ringrazio il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli – ha esordito Elisei – che ha accolto per il terzo anno consecutivo l’invito a partecipare a questa conferenza di fine anno voluta dall’Ordine dei giornalisti delle Marche e ringrazio anche l’ufficio stampa della Regione per la preziosa collaborazione.
Il 2025 sarà l’anno delle elezioni per entrambi. E su questo vorrei sollevare subito un rilievo alle forze politiche: La proposta chiesta dall’Ordine nazionale sottoscritta dai venti presidenti degli Ordini regionale per semplificare le elezioni – nonostante le rassicurazioni di alcuni parlamentari e dello stesso ministro Nordio, è rimasta lettera morta, per cui andremo al voto a partire dal 12 con procedure che termineranno a metà aprile. Procedure lunghe e macchinose oltre che dispendiose.
Le proposte dei giornalisti avanzate per migliorare la professione – che ricordiamo – è al servizio del cittadino, così come lo è per gli amministratori – sono da tempo inascoltate a Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama nonostante tante presenze di giornalisti tra i parlamentari (tra cui la stessa premier) e le numerose dichiarazioni dei vertici dello Stato che attribuiscono all’informazione l’importanza costituzionale che merita. E mi riferisco alla riforma delle legga 69 del 63, legge obsoleta, nata con le macchine per scrivere, con il piombo e i linotype (oggi tutti elementi scomparsi), e sicuramente non più adeguata ai tempi, che costringe i Consigli degli Ordini a interpretazioni ai limiti della norma pur di mantenere una selezione di qualità degli iscritti. Servirebbe invece un percorso universitario accanto alle scuole di giornalismo.
Da anni parliamo di momento delicato per l’informazione. E continuiamo a farlo. Ringrazio il presidente in particolare il segretario generale Mario Becchetti, per aver accolto l’emendamento dell’Ordine delle Marche sulla ripartizione dei fondi alle emittenti del territorio, senza i quali probabilmente il pluralismo delle voci dell’informazione sarebbe sicuramente ridotto al palmo della mano. E in questo contesto, desta preoccupazione la paventata, ormai certa, chiusura di Redattore sociale, l’agenzia di stampa sui temi del disagio e dell’impegno sociale a Capodarco di Fermo.
Una parentesi va aperta anche sul ruolo degli uffici stampa, preziosi in un’epoca in cui sempre più si scavalca la mediazione giornalistica attraverso l’uso dei social network. Mi riferisco a quegli uffici stampa i cui addetti vanno intesi non come meri esecutori ma come interlocutori esperti della comunicazione da cui attingere consigli e strategie opportune.
Preoccupazione anche da parte sindacale per l’emendamento stralciato riguardante proprio gli uffici stampa della Regione che auspico, a garanzia dei rispettivi ruoli, venga preso in considerazione.
E colgo anche l’occasione per invitare da qui gli enti pubblici locali a trovare anche un modo diverso, rispetto a quello di assicurarsi i servizi giornalistici dietro la firma di contratti a pagamento, che non fanno onore né ai giornalisti né alle amministrazioni. Troviamo insieme altri modi per garantire i servizi che non siano copia e incolla di comunicati vincolati strettamente a compensi pubblici.
Ho detto del momento delicato dell’informazione perché anche il mondo dell’informazione, e non solo quello imprenditoriale, si sta confrontano con l’applicazione dell’Intelligenza artificiale, per far sì che sia uno strumento nelle mani dell’uomo e non si sostituisca invece alle mani e alla mente dell’uomo.
Il mondo cambia continuamente e dobbiamo farcene una ragione. E’ cambiato il contenitore ma non deve cambiare il contenuto. Molto dipende dal modo in cui guardi il mondo, con quali occhi. Noi vorremo continuare a guardarli con gli occhi di chi è consapevole e responsabile di ciò che scrive, lontano da stereotipi e interessi di parte, senza perdere di vista l’analisi critica e una buona dose di sensibilità.
Come detto in diverse circostanze, l’informazione non è esente da responsabilità. Soprattutto sulle parole giuste da usare nella narrazione. E mi riferisco anche ad alcuni episodi recenti. Un motivo in più di fermarci a rivedere la qualità dell’esposizione dei fatti. L’uso del linguaggio può influenzare la percezione della realtà. Può contribuire a formare l’immaginario collettivo. Siamo chiamati al rispetto deontologico e al rispetto della persona. Con le parole giuste si possono raccontare fatti delicati senza ricercare come fine l’audience o i facili consensi, spesso riposti dietro stereotipi e ruoli superati. L’audience va considerato un giusto riconoscimento al lavoro svolto correttamente.
Ed è sempre più necessaria anche una maggior competenza da parte dei giornalisti. Per questo abbiamo firmato un accordo come Ordine dei Giornalisti delle Marche con l’Università di Camerino per un corso di 40 ore di alta formazione sull’informazione scientifica che permetterà ai giornalisti iscritti di avere un attestato di specializzazione in materia. E, cosa non secondaria, sarà un corso gratuito.
Abbiamo istituito una serie di corsi di inglese, attuato già ad Ancona, che si svilupperà anche nelle altre province, seguito da corsi di livello superiore. E stiamo valutando di investire in un progetto Europeo che permette di aprire un canale con Bruxelles nell’intento di far conoscere sia alla popolazione sia agli amministratori le opportunità che può fornire l’Unione europea.
All’informazione non è solo chiesto di narrare i fatti ma di cercarne le motivazioni, di interpretarli attraverso un’analisi critica che vuol dire non accontentarsi dell’apparenza e a volte, perché no, di interpretarli. Fornire gli strumenti per comprenderli attraverso la trasparenza, che significa ricerca della verità. La riflessione deve agire come le pietre d’inciampo, affinché gli errori del passato non si ripetano”.
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
Nel ringraziare il presidente dell’OdG per l’opportunità, divenuta ormai una tradizione (è il terzo anno consecutivo, ndr), Acquaroli ha evidenziato l’importanza di questo momento di confronto su ciò che è stato realizzato e sugli obiettivi futuri di una Regione che guarda avanti.
Il presidente ha voluto sottolineare come la Regione anche nel 2024 ha saputo essere protagonista su molti fronti, fin dall’inizio, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Pesaro per l’apertura della Capitale italiana della cultura.
Un altro momento di ribalta internazionale per le Marche è stato in occasione del G7 Salute svoltosi ad Ancona lo scorso ottobre: “Una grande emozione essere stati scelti per ospitare il G7 dedicato ad un tema così importante – ha detto Acquaroli – un riconoscimento per la regione dove per il terzo anno consecutivo viene premiato il Miglior ospedale pubblico d’Italia e che riesce a confermarsi tra le prime 5 regioni benchmark e per garanzia dei Livelli essenziali di assistenza. Dunque un riconoscimento all’intero sistema regionale, di cui dobbiamo andare fieri”.
Il presidente è passato poi all’elencazione dei temi affrontati e dei risultati ottenuti in questo anno. “Il bilancio della nostra azione amministrativa – ha commentato – rappresenta una visione politica chiara e lungimirante. Il nostro obiettivo è portare a termine tutte le riforme programmate, dimostrando ai cittadini marchigiani l’efficacia della visione che abbiamo costruito e raccontato in questi anni. I primi risultati sono evidenti, legati ai fondi europei e frutto di una scelta precisa: siamo al primo posto a livello nazionale per i pagamenti degli FSE+, terzi per l’impegno del FESR, un traguardo che riflette l’efficienza della macchina amministrativa e la prospettiva del governo regionale. Abbiamo investito risorse regionale nel cofinanziamento dei fondi europei, fondamentale per attivare i bandi per raggiungere obiettivi strategici, creare valore per il territorio e soprattutto invertire la rotta che negli anni passati aveva visto la nostra regione essere definita “in transizione”. Questi obiettivi che ci siamo proposti dimostrano la volontà di risolvere problemi storici e di trasformarli in leve per la competitività della regione. Vogliamo traghettare le Marche fuori dalla fase di transizione nella quale erano state collocate negli anni precedenti, restituendo a questo territorio il ruolo che merita a livello nazionale e internazionale”.
Il presidente ha ricordato come, dal primo anno della legislatura ad oggi lo scenario internazionale sia profondamente mutato, a partire dalla pandemia e dalle conseguenze sanitarie ed economiche, dal rincaro dei costi delle materie prime alle conseguenze della guerra in Ucraina, in Medio Oriente, dall’aumento dell’inflazione alla crisi energetica che ha determinato costi sempre più alti, mettendo fortemente in difficoltà le imprese e anche gli enti locali.
Il presidente Acquaroli si è poi soffermato sui risultati raggiunti nei vari settori a cominciare dalla sanità “Ci sono criticità, esistono in tutta Italia e stiamo cercando di affrontarle, con l’attuazione della riforma e con un lavoro che ha come obiettivo quello di riequilibrare i servizi e ricostruire il territorio – ha aggiunto – con investimenti importanti su nuovi ospedali a partire da Pesaro, Macerata e San Benedetto, sulle strutture esistenti, con l’apertura dei punti salute e degli AFT, le farmacie dei servizi, il rinnovamento della strumentazione tecnologica, il finanziamento delle borse di studio per medici di medicina generale e specialisti. Stiamo affrontando anche l’aumento fisiologico delle domande di prestazioni dopo la pandemia, circa il 30% in tutta Italia, e abbiamo visto i primi miglioramenti nelle liste d’attesa del 2024 rispetto al 2023. Un percorso sicuramente lungo che ci sta portando all’attuazione piena della riforma con gli atti aziendali”.
A questo si aggiungono i successi nel turismo e nelle presenze, sono stati superati già nel 2022 i dati pre-pandemia, con un record assoluto di turisti che è stato migliorato nel 2023 e sarà nuovamente migliorato anche nel 2024. Una strategia coadiuvata dagli investimenti sui borghi per oltre 100 milioni e le opportunità per il turismo e la destagionalizzazione messe in campo.
Un grande tema è quello degli investimenti innescati per le infrastrutture che si confermano un pilastro per lo sviluppo regionale. La giunta regionale ha voluto focalizzare l’attenzione sul polo intermodale per potenziare sulle tre infrastrutture della logistica, a partire dall’Aeroporto che segna numeri record, l’avvio della continuità territoriale e l’aumento delle rotte, passando al Porto di Ancona che nei prossimi vedrà investimenti storici fino al progetto della Banchina Marche, all’Interporto, salvato con 8 milioni di euro al nostro insediamento, che vedrà nel 2025 l’apertura dell’hub del più grande player logistico al mondo. A questo si aggiunge lo sviluppo della rete viaria su tutta la regione, con importanti opere tra cui la Pedemontana, la Galleria della Guinza, l’Ultimo Miglio, la Salaria e un sistema di bretelle e intervallive.
Il presidente ha voluto evidenziare anche un dato legato all’andamento demografico delle imprese. “Abbiamo visto circolare in queste settimane alcune notizie fuorvianti sui numeri delle imprese marchigiane – ha aggiunto – voglio cogliere l’occasione di oggi per sottolineare che i dati vanno approfonditi e compresi. Quello sull’andamento delle nostre imprese, ad esempio, negli ultimi anni in virtù di una legge nazionale subisce anche le cancellazioni d’ufficio delle imprese iscritte ma inattive da almeno tre anni. Una procedura che negli anni passati non veniva effettuata. Ma al netto di queste cancellazioni d’ufficio, il dato sulle imprese negli anni dal 2021 al 2024 è migliore di quello del quinquennio precedente, dal 2015 al 2020. Questo racconta di un sistema che tiene nonostante le difficoltà”.
Tante le tematiche affrontate dal presidente Acquaroli, come il lavoro e la formazione, la cultura, la disabilità, la mitigazione del rischio idrogeologico e gli interventi legati all’alluvione. “Sono stati anni anche condizionati da molte emergenze, a partire dalla ricostruzione post-sisma. Negli ultimi due anni possiamo dire che finalmente la ricostruzione è sul binario giusto. L’USR Marche quest’anno ha liquidato oltre 1,5 miliardi di euro per la privata e la pubblica. Così come stiamo affrontando il ripristino del territorio a seguito dell’alluvione del 2022 con i fondi del Governo nazionale che ci ha permesso di affrontare ristori, somme urgenze e opere infrastrutturali”.
“È stato un confronto estremamente interessante e costruttivo – ha dichiarato il presidente dell’OdG, Franco Elisei – Ritengo che momenti come questo siano utili e necessari: un’occasione preziosa in cui i giornalisti possono porre domande, approfondire temi di grande rilevanza e acquisire una visione più ampia della situazione generale. Un dialogo che va certamente proseguito. Viviamo un periodo delicato per il mondo dell’informazione, caratterizzato da sfide complesse. Da un lato, il settore sta affrontando trasformazioni significative; dall’altro, si affaccia il tema dell’intelligenza artificiale, che deve essere vista non come un sostituto ma come uno strumento a supporto del lavoro giornalistico”.
Al termine i giornalisti presenti hanno rivolto delle domande al presidente della Regione Acquaroli – Ecco una sintesi
Elezioni 2025: Il presidente ha confermato che la regione è pronta per le elezioni del 2025, affrontando la questione con serenità e consapevolezza dei risultati ottenuti finora.
Sanità: La sanità è un tema centrale, con particolare attenzione ai costi della mobilità passiva e alle liste d’attesa. Il presidente ha citato dati recenti che mostrano che il 50% dei marchigiani che scelgono di curarsi fuori regione vanno in Emilia Romagna, e che le Marche sono la terza peggior regione per quanto riguarda la scelta dei cittadini di non curarsi per motivi economici.
Dati sulle imprese: Il presidente ha sottolineato l’importanza di contestualizzare e approfondire i dati, citando un dato sulla mortalità delle imprese nella regione che era stato annunciato dal Partito Democratico. Ha ribadito che i dati vanno studiati e compresi nel loro contesto per evitare interpretazioni errate.
Anno delle Grandi Riforme: Il presidente ha definito il 2023 come l’anno delle grandi riforme. Il 2024 è stato l’anno dell’attuazione di queste riforme, basate sul lavoro svolto nel 2021, 2022 e 2023.
Sanità: La riforma della sanità è stata centrale, con l’obiettivo di riportare le prestazioni sanitarie nel loro contesto naturale, riducendo le liste d’attesa e migliorando l’efficienza dei servizi.
Infrastrutture e Territorio: Sono stati avviati piani per le infrastrutture, i rifiuti e il paesaggio, con una visione di sviluppo economico e sociale per rendere la regione protagonista.
Collaborazione e Sinergia: Il presidente ha ringraziato il governo e il ministro Urso per il supporto nelle vertenze aperte, sottolineando l’importanza della sinergia per tutelare e rilanciare il territorio.
Competitività e Resilienza: L’obiettivo è rendere i servizi e le infrastrutture efficienti, rendendo il territorio appetibile per gli imprenditori, che hanno già dimostrato grande capacità e resilienza.
Ruolo dell’Agenzia ATIM: L’agenzia ATIM è stata creata per promuovere il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. Il presidente ha ribadito che ATIM rappresenta una grande opportunità per la regione. Circa due anni fa, l’agenzia ha visto l’insediamento di un direttore selezionato tramite interpello pubblico, che però ha scelto di lasciare dopo due anni. Nonostante ciò, i risultati ottenuti mostrano tre record in tre anni. Il presidente ha espresso delusione per la strutturazione attuale, auspicando un’agenzia più organizzata. Tuttavia, ha riconosciuto che la promozione realizzata da ATIM è stata efficace, con eventi di rilievo in Europa e un significativo incremento del turismo, specialmente dal Lazio. In risposta alle critiche sollevate dalla Corte dei Conti, il presidente ha richiesto l’istituzione di una commissione tecnica per valutare la gestione di ATIM. Ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della chiarezza, dichiarando che eventuali responsabilità saranno affrontate in base ai risultati della commissione.
Export e Moda: La moda, esclusa la farmaceutica, è la principale voce dell’export marchigiano, con migliaia di posti di lavoro e centinaia di imprese coinvolte. Il presidente ha riconosciuto che ci sono state aspettative elevate da parte degli imprenditori. Il 2025 potrebbe essere un anno complesso, con previsioni di recupero della moda nel quarto trimestre. Tuttavia, c’è incertezza su chi riuscirà a resistere.
Dialogo con il Governo: Il presidente ha sottolineato l’importanza del dialogo continuo con il governo e i ministeri, con numerosi dossier aperti e la necessità di ampliare alcuni di essi. Ha evidenziato l’efficacia di questo confronto per affrontare le sfide economiche.
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