Il bollettino è quello di una guerra, quella delle forze dell’ordine contro la vendita abusiva di bombe e polvere da sparo. A poche ore dalla mezzanotte, prosegue il contrasto della circolazione di ordigni potenzialmente pericolosi. Questo è il tentativo di evitare incendi e ferimenti accidentali, che purtroppo si verificano a ogni fine anno.
Un 39enne e un 19 enne di Altamura (Bari) sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri dopo essere stati trovati in possesso di 69 ordigni esplosivi improvvisati, dal peso di circa di nove chili, e di altri 604 chili di fuochi d’artificio di vario genere detenuti illegalmente e pronti per essere venduti per la notte di San Silvestro. I militari hanno trovato gli esplosivi nel corso di una perquisizione in un box nei pressi dell’area artigianale di via Gravina, ad Altamura. I due sono finiti in carcere a Bari per detenzione di ordigni micidiali e materiale pirotecnico di vario tipo.
Oltre 370 ordigni esplosivi sono stati sequestrati dai carabinieri nell’abitazione di un 43enne di Cerignola (Foggia), in piena attività nonostante fosse ai domiciliari. I militari si sono presentati a seguito di una segnalazione anonima, scovando sotto il letto un sacchetto di plastica contenente 180 botti di varie dimensioni. Nella perquisizione, rinvenuti altri tre sacchetti contenenti complessivamente 193 artifizi pirotecnici. L’uomo è stato arrestato ed è in carcere con l’accusa di detenzione di materiale esplodente.
A Taranto quattro distinte operazioni in diversi quartieri della città hanno consentito alla polizia di sequestrare un ingente quantitativo di ”botti” e procedere a due arresti. Inoltre, due persone sono state denunciate per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente. I Falchi della Squadra Mobile al Quartiere Tamburi hanno controllato l’abitazione di un 50enne pregiudicato tarantino, recuperando nel soggiorno accatastati in modo altamente pericoloso circa 100 petardi denominati ”New Rambo” per un peso complessivo di più di 3 chilogrammi e 12 batterie da 100 colpi ciascuna. Da una prima analisi degli artificieri è emersa la
contraffazione palese delle etichette apposte sui singoli petardi poi accertati essere di medio/alta pericolosità. Il 50enne è stato
arrestato.
Lo stesso personale, a distanza di qualche ora, è riuscito a scoprire il commercio illecito di artifizi pirotecnici che, in questo caso,
sarebbe stato organizzato con ordini che giungevano attraverso una delle più usate App di messaggistica istantanea. Un trentenne
residente a Statte è stato trovato in possesso di una decina di batterie esplodenti per un peso complessivo lordo di poco più di un
chilo. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà. Un giovane, poco più che ventenne è stato sorpreso dagli agenti del commissariato Borgo nel suo appartamento situato nella centralissima via Minniti in possesso di un’ingente quantità di materiale esplodente tra cui 16 bombe carta e un’ottantina di petardi artigianali privi di etichettatura per un peso lordo complessivo di circa 16 chili oltre a numerosi piccoli petardi pirotecnici. Al termine dell’operazione il ventenne è stato arrestato.
Infine in un grande magazzino al quartiere Tamburi la Volante ha sequestrato un ingente quantitativo di ”botti di capodanno”. Il
materiale esplodente della categoria ”F2 Gruppo C” sarebbe stato messo in esposizione ed in vendita senza le necessarie autorizzazioni. La responsabile del negozio, una donna di origini cinesi di 31 anni regolare sul territorio, è stata denunciata in stato di libertà. Complessivamente nelle ultime settimane l’intensa attività di contrasto della Polizia di Stato ha portato al sequestro di più di 7
quintali di materiale esplodente illegalmente detenuto ed all’arresto 4 persone ed a quattro denunce in stato di libertà.
A Brindisi la Guardia di Finanza ha sequestrato 1.064 pezzi di fuochi d’artificio illegali (per una massa attiva, complessiva, di oltre 6 chilogrammi) e hanno segnalato una persona alla Procura della Repubblica. Erano in vendita in un negozio di articoli casalinghi, ma senza alcuna specifica autorizzazione, quindi creando un grave rischio per l’incolumità e la sicurezza pubblica. Il titolare dell’attività è stato segnalato all’autorità giudiziaria, per le ipotesi di reato in materia di detenzione e commercializzazione illegale di prodotti esplodenti.
A Lecce La Polizia ha denunciato in stato di libertà un 69enne di Ruffano per possesso di materiale esplodente. L’uomo è titolare di licenza per il mestiere di fochino, quindi autorizzato all’accensione ma non alla detenzione e/o vendita di materiale pirotecnico. Nella perquisizione della sua abitazione sono stati rinvenuti 16,457 chilogrammi di artifizi pirotecnici di vario confezionamento e peso della categoria T1, F2 (libera vendita) ed F4 (uso professionale). La detenzione non era mai stata dichiarata all’autorità di pubblica sicurezza ed il luogo di detenzione non era idoneo , poiché nel locale era presente altro materiale altamente infiammabile (carburante e carica batterie). Intervenuti gli artificieri del Nucleo Antisabotaggio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi, i quali hanno messo in sicurezza e rimosso gli ordigni, prendendoli in carico per poi procedere alla distruzione avvenuta subito dopo in una cava di Taurisano. L’uomo è stato deferito in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di materiale esplodente e omessa denuncia di materie esplodenti.
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