Anche quest’anno in Africa e in America si registra il numero più alto di operatori pastorali uccisi: cinque in entrambi i continenti. Negli ultimi anni sono l’Africa e l’America ad alternarsi al primo posto. Nel 2024 due sacerdoti sono morti a seguito di assalti violenti anche in due Paesi europei, Spagna e Polonia. Sono i dati resi noti oggi nel rapporto annuale dell’Agenzia Fides. Dal 2000 al 2024 sono stati 608 i missionari e operatori pastorali uccisi.
Nel 2024 nel mondo sono stati uccisi 13 “missionari” cattolici, di cui 8 sacerdoti e 5 laici. Lo scorso anno erano stati 20. Anche quest’anno in Africa e in America si registra il numero più alto di operatori pastorali uccisi: cinque in entrambi i continenti. Negli ultimi anni sono l’Africa e l’America ad alternarsi al primo posto. Nel 2024 due sacerdoti sono morti a seguito di assalti violenti anche in due Paesi europei, Spagna e Polonia. Sono i dati resi noti oggi nel rapporto annuale dell’Agenzia Fides. Da qualche tempo Fides precisa che l’elenco non riguarda solo i missionari e le missionarie ad gentes in senso stretto, ma tutti i cattolici coinvolti in qualche modo nelle opere pastorali e nelle attività ecclesiali morti in modo violento, anche se non espressamente “in odio alla fede”. Per questo non viene usato il termine “martiri”, se non nel suo significato etimologico di “testimoni”.
Negli ultimi 24 anni 608 missionari e operatori pastorali uccisi. Dal 2000 al 2024 il totale dei missionari e operatori pastorali uccisi è di 608, tutte persone che “non erano sotto i riflettori per opere o impegni eclatanti, ma operavano dando testimonianza della loro fede nella ordinarietà della vita quotidiana, non solo in contesti segnati dalla violenza e dai conflitti”, precisa Fides. Andando ancora indietro nel tempo nel decennio 1980-1989 hanno perso la vita in modo violento 115 missionari, una cifra sicuramente in difetto perché si riferisce solo ai casi accertati e di cui si è avuta notizia. Tra il 1990 e il 2000 si conta un totale di 604 missionari uccisi. Un numero molto più elevato rispetto al decennio precedente anche a causa del genocidio in Rwanda, con almeno 248 vittime tra il personale ecclesiastico. Negli anni 2001-2022 il totale degli operatori pastorali uccisi è di 544.
Africa: 6 missionari uccisi nel 2024. In Africa nel 2024 sono stati uccisi 6 missionari, e 2 di loro erano in Burkina Faso: il volontario François Kabore è stato ucciso il 25 febbraio 2024 a Essakane durante l’assalto di un gruppo jihadista mentre guidava un momento di preghiera con la comunità del luogo. L’altro operatore pastorale assassinato in Burkina Faso è il catechista Edouard Zoetyenga Yougbare, rapito e ucciso nei dintorni di Saatenga, nella diocesi di Fada N’Gourma, nell’Est del Burkina Faso. È morto tra il 18 e il 19 aprile. In Camerun, la sera del 7 ottobre a Yaoundé, è stato ucciso padre Christophe Komla Badjougou, sacerdote fidei donum togolese. Il sacerdote è stato ucciso a colpi di arma da fuoco davanti al cancello dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria in un quartiere della capitale. Secondo le autorità camerunesi è stato ucciso nel corso di una rapina stradale. Il 27 settembre, a Goma, città capoluogo del Nord Kivu, provincia dell’est della Repubblica Democratica del Congo scossa dall’avanzata del gruppo armato M23, è morto Edmond Bahati Monja, coordinatore di Radio Maria/Goma. È stato ucciso a colpi di arma da fuoco da uomini armati vicino alla sua casa nel distretto di Ndosho, alla periferia di Goma. Il caso dell’uccisione di Edmond Bahati, coinvolto in inchieste su questioni locali, è legato anche alla passione con cui conduceva il suo lavoro. Bahati aveva effettuato inchieste sulle violenze dei gruppi armati nella regione. In Sudafrica si contano 2 sacerdoti uccisi, entrambi a colpi di arma da fuoco e a distanza di poco più di un mese. Il primo omicidio è avvenuto il 13 marzo. Vittima un sacerdote di origine zambiana. Padre William Banda, della Società di San Patrizio per le missioni estere (Padri Kiltegan) colpito a morte in chiesa mentre si preparava a celebrare messa nella cattedrale di Tzaneen. Questo fatto avviene all’indomani dell’uccisione di tre monaci ortodossi, ammazzati in un assalto all’arma bianca il 12 ottobre nel monastero di St. Mark and St. Bishop Samuel the Confessor, a Cullinan, a circa 30 chilometri a est di Pretoria. L’altro sacerdote cattolico ucciso in Sudafrica è padre Paul Tatu, religioso stimmatino, assassinato a Pretoria il 27 aprile. Padre Paul è stato ucciso in macchina dove gli hanno sparato un colpo alla nuca.
America: 5 operatori pastorali uccisi. Nel continente americano si contano in tutto 5 operatori pastorali cattolici assassinati nel 2024. In Colombia all’inizio dell’estate è stato ucciso don Ramón Arturo Montejo Peinado, parroco di San José di Buenavista, brutalmente assassinato il 4 giugno in una rapina. In Ecuador un sacerdote diocesano di 53 anni è stato trovato morto dopo quattro giorni dalla sua sparizione. Padre Fabián Enrique Arcos Sevilla era scomparso il 30 ottobre; il suo corpo è stato rinvenuto nella serata del 3 novembre nella provincia di Cotopaxi, vicino a una discarica. Anche in questo caso, il movente, secondo la polizia, sarebbe da rintracciare in una rapina. Il 14 settembre Juan Antonio López, 46 anni, sposato e padre di due figlie, coordinatore della pastorale sociale della diocesi di Truijllo e membro fondatore della pastorale di ecologia integrale in Honduras, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava nella sua auto dopo aver preso parte alla celebrazione eucaristica nella colonia Fabio Ochoa del comune di Tocoa, città in cui era anche consigliere comunale, a circa 300 chilometri dalla capitale Tegucigalpa. Il crimine è avvenuto poche ore dopo una conferenza stampa in cui Juan Antonio López, insieme ad altri leader della comunità, aveva denunciato i presunti legami tra membri dell’amministrazione comunale di Tocoa e la criminalità organizzata. In Messico è stato ucciso un sacerdote indigeno, parroco del quartiere Cuxtitali di San Cristobal de las Casas, padre Marcelo Pérez Pérez, dopo aver celebrato la messa nella parrocchia di Nuestra Señora de Guadalupe, sempre a San Cristobal de las Casas. Due sicari in motocicletta hanno raggiunto la vettura sulla quale si trovava padre Marcelo e lo hanno colpito a morte la mattina di domenica 20 ottobre. In Brasile, domenica 8 dicembre, un collaboratore parrocchiale è stato assassinato con un colpo di pistola alla testa mentre si stava recando a messa. 43 anni, sposato, padre di una bambina di 6 anni, Steve Maguerith Chaves do Nascimento svolgeva la professione di architetto ed era coinvolto nell’opera di annuncio del Vangelo e nelle opere di carità della parrocchia Nossa Senhora da Cabeça. Il delitto è avvenuto due minuti prima della messa. Due uomini, a bordo di una moto, si sono avvicinati alla sua auto e uno dei due killer ha sparato colpendolo alla testa.
Europa: 2 morti per omicidio. In Europa, nel 2024, si sono registrate le morti per omicidio di 2 sacerdoti. Si tratta di un padre francescano spagnolo e di un sacerdote polacco. A perdere la vita in Spagna è stato Juan Antonio Llorente, frate francescano dell’Immacolata ucciso nel monastero dove viveva a Gilet. Il 9 novembre un uomo armato di bastone e bottiglia di vetro, è entrato nel convento al grido di “Io sono Gesù Cristo” e ha iniziato a colpire tutti i frati che trovava lungo il suo cammino. Diversi i francescani feriti, trasportati tutti all’ospedale di Valencia. Qui, dopo due giorni, padre Juan, di 76 anni, è deceduto a causa dei forti colpi ricevuti alla testa. Sempre a novembre, in Polonia, è stato ucciso padre Lech Lachowicz. Il sacerdote, 72 anni, è stato aggredito nella tarda sera di domenica 3 novembre da un uomo che avrebbe fatto irruzione nella canonica armato d’ascia per rapinarlo. Il sacerdote è deceduto in ospedale dopo quasi sette giorni di agonia, il 9 novembre.
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