Il deficit sceso per la prima volta e la ricetta per mettere fine al caos trasporti con una società della Regione. “Gli stipendi li pagheremo noi”

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Una società in house, partecipata dall’Amministrazione pubblica e direttamente collegata alla Regione Molise che ne detiene la maggioranza del capitale sociale e che piuò affidare servizi senza passare per le lungaggini delle gare d’appaltop, sul modello di quanto già avviene in grandi centri italiani come il Comunbe di Roma. È questa l’idea, lanciata come un progetto in pectore che nel 2025 possa vedere la luce, del presidente della Regione Molise Francesco Roberti.

Lo ha affermato oggi 30 dicembre nella tradizionale conferenza di fine anno, in cui si è tracciato il bilancio di tutto quanto è stato fatto e di quanto si farà nel prossimo futuro, davanti a una ricca platea di amministratori (quelli di Termoli, dopo il Consiglio comunale, si sono presentati in massa ma erano presenti tanti altri) nell’auditorium del Cosib.

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Una scelta che ha fatto storcere il naso a qualcuno che ha lamentato la non istituzionalità della sede, ma che Roberti e i suoi hanno difeso a spada tratta. “Oggi siamo qui, a Termoli, e l’anno prossimo saremo a Isernia. Così testimoniamo la nostra vicinanza ai territori”. Quella di una società partecipata dalla Regione per il Tpl insomma è una delle ricette del Governatore anche perché – e in quest’ultimo periodo lo stiamo vedendo e lo toccano con mano i lavoratori del settore – “così potremo erogare noi stessi gli stipendi”.

Giunta Cosib fine anno

Dei diversi aspetti – a partire dalla sanità che assorbe l’85% del Pil regionale come affermato dall’assessore Michele Iorio – legati alla programmazione di fondi e risorse si è parlato in oltre 2 ore di conferenza in cui l’intera Giunta e buona parte del Consiglio regionale hanno preso parte. Tra i presenti, in prima fila e che hanno chiuso il cerchio della mattinata, i rappresentanti parlamentari Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta. “Non ci sono Lotito e Cesa ma anche con loro abbiamo lavorato in sinergia così come assente ‘giustificato’ è il nostro europarlamentare, l’onorevole Patriciello”.

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Sottolineato un po’ da tutti lo spirito di squadra che ha contrassegnato questa prima parte di esperienza di esecutivo regionale. “Lavoriamo molto, forse comunichiamo poco ma proprio perché siamo sempre occupati a portare risultati concreti”. E poi la filiera istituzionale, “che funziona eccome a dispetto di quello che dice l’opposizione” con qualche sassolino nella scarpa tirato fuori. “Ricordate i nomi di altri parlamentari molisani, come quelli dei Governi Renzi e poi Conte, o cosa hanno fatto per la nostra regione?”

Risultati che “sono solo l’inizio di un percorso lungo, ma sono straordinari, per certi versi storici”. A partire da quelli economico-finanziari che, così l’assessore al ramo Gianluca Cefaratti, “sono in netto miglioramento. Per la prima volta dopo anni il nostro deficit diminuisce, il bilancio approvato in aula la scorsa settimana per il rendiconto del 2023 vede un miglioramento significativo di oltre 46 milioni di euro di deficit in meno”. Cefaratti è consapevole che è solo l’inizio. “Non ci dobbiamo fermare, io sono convinto che dobbiamo avere una maggiore ulteriore considerazione da parte del Governo nazionale, l’abbiamo avuta in maniera evidente in questi due anni ma dobbiamo averla ancora perché siamo solamente al principio di un’opera non semplice, abbiamo un deficit di circa 520 milioni”. Evidenziata quella che per Cefaratti è una sostanziale inversione di tendenza. “In 18 mesi abbiamo approvato 220 delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio, frutto dunque di situazioni pregresse”.

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Le politiche sociali, ora nelle mani della consigliera delegata Stefania Passarelli, sono state pure attenzionate nella relazione di Cefaratti che ha rimarcato la scelta di portare servizi nel territori, anche quelli piccoli e in progressivo spopolamento. Un segnale, a suo dire, importante. Avviate 69 attività di servizi per la prima infanzia e, ancora, due sperimentazioni di servizi integrativi, gli spazi gioco (uno a Guardialfiera e uno in provincia di Isernia). Passarelli ha annunciato una prossima riforma degli ambiti territoriali sociali, “che dovranno andare a coincidere con i 3 distretti sanitari, ma nessuno resterà indietro per questo e avremo una riduzione dei costi necessaria”.

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Argomento clou poi quello legato al settore delle infrastrutture e dei trasporti e qui è toccato all’assessore Michele Marone sciorinare cifre per investimenti migliorativi. Si sa, è questo uno degli aspetti più critici del Molise e l’anno che sta terminando non ha segnato un vero cambio di marcia, anzi. Tra problemi del trasporto ferroviario e di quello su gomma, a cominciare dal caso delle fermate sulla Bifernina non a norma esploso – anche se conclamato da tempo immemore – negli ultimi mesi. Marone ha ricordato i fondi a disposizione derivanti dall’accordo sull’FSC 2021-2027 e dunque circa 37.2 milioni (di cui oltre 26 per 34 comuni della provincia di Campobasso e circa 11 milioni per 20 comuni della provincia di Isernia) per la rete viaria comunale. Fondi che mirano a risolvere criticità legate alla sicurezza stradale, migliorando infrastrutture spesso obsolete o danneggiate. Poi, parallelamente, è previsto un ulteriore finanziamento di 22 milioni per la rete viaria provinciale.

ponte sceriffo

Annunciato un progetto che andrebbe a intervenire su una strada cruciale, la Bifernina, ovvero un suo raddoppio con un’arteria veloce che permetterebbe un collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno, tra l’A14 e l’A1. Fondi poi (30 mln circa dall’Fsc) per la ‘Castellelce’, circa 5 km (all’altezza del Comune di Palata) di collegamento tra la Trignina e la Bifernina. Si è parlato anche di Ponte dello Sceriffo: l’idea – comunicata anche un anno fa da Marone – è quella di far passare la competenza gestionale dalla Provincia allo Stato, e dunque all’Anas. “Abbiamo da poco appreso che l’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha richiesto un supplemento istruttorio, ma contiamo che si possa ancora fare”.

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Dei 10 treni Pop 9 (il primo è ‘sbarcato’ a Isernia) arriveranno nell’anno nuovo (sempre il 2025 dovrebbe essere l’anno buono dell’arrivo di nuovi autobus non inquinanti) mentre “entro primavera avremo l’elettrificazione della tratta ferroviaria fino alla stazione di Bojano”. E ancora, a monte: “La Regione Molise ha avviato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, che prevede una riduzione dei costi complessivi e un significativo risparmio di risorse”. Spazio anche alla mobilità sostenibile, con due progetti in particolare oggetto di finanziamento dal Fsc. La Circumlacuale a Guardialfiera e la realizzazione della pista ciclabile di collegamento tra Termoli e Campomarino, finanziata con 3.500.000 euro.

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Fondi anche per le infrastrutture idriche, per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico (200.000 euro) e per bonifiche ambientali di siti inquinati (470mila euro) ma anche per la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti con l’obiettivo di migliorare la viabilità e ridurre l’inquinamento ambientale (1.685.000 euro). Tutti questi interventi – quello che è emerso dai vari imput forniti – puntano a rafforzare la resilienza del territorio molisano, riducendo i rischi e migliorando al contempo la qualità della vita dei cittadini.

L’assessore Andrea Di Lucente ha esordito (è stato il primo della Giunta ad esporre il suo ‘rendiconto’) senza sottacere l’anno difficile vissuto, con le varie crisi e vertenze aziendali sulla scrivania. Ombre, sì, ma anche luci, come quella legata alla nascita della P2P al posto della ex Unilever. E poi cigs e mobilità in deroga per dare risposte ai lavoratori (da Vibac a Gam, da Ittierre ad ex Fiat). E nel ‘campo’ del Consorzio industriale della Valle del Biferno il caso Stellantis – e annessa crisi dell’automotive – non poteva non tenere banco. Oltre all’investimento annunciato della multinazionale statunitense che ha scelto anche Termoli per la produzione di batterie, di Gigafactory si è parlato sempre come di una possibilità ancora aperta. Dipenderà, certo, da scelte aziendali ma, dovesse anche non farsi, “il Governo ci ha assicurato su Stellantis tutte le risorse che ci occorrono”, così Roberti citando le parole del ministro Giorgetti. Dunque un monito da parte dell’ex assessore all’Ambiente (cui è rimasta la delega alle attività produttive): “Per avere energia green, e con la gigafactory ne avremmo bisogno, saremo costretti ad aumentare sul territorio gli impianti eolici e fotovoltaici”.

MoliSAKURA Di Lucente

Ma Di Lucente ha chiosato il suo intervento parlando del prossimo impegno (a luglio) della Regione all’Expo di Osaka “dove porteremo le nostre eccellenze. La bellezza, l’enogastronomia, l’artigianato”. Mentre il consigliere delegato a Turismo e Cultura Fabio Cofelice ha ricordato la partecipazione della Regione, insieme all’Aast di Termoli, alla Bit di Milano, a febbraio.

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Di modernizzazione e investimenti ha parlato l’assessore all’Agricoltura Salvatore Micone che ha rivendicato i successi dei vari bandi Psr. Frantoi, vigneti, i settori vitivinicolo, apistico, zootecnico. Elencati anche i successi legati del Pacchetto Giovani, con la creazione di nuove aziende agricole start up. E poi la pesca, con interventi a sostegno dei vongolari (200mila euro) che stanno vivendo una lunga crisi. “Ringrazio il ministro Lollobrigida e vi annuncio che in primavera si recherà in Molise, anche sulla costa proprio per via di un importante progetto per il settore ittico”.

A chiudere gli interventi il sottosegretario Vincenzo Niro che ha rimarcato una volta di più il lavoro di squadra, “in sordina, forse”. “Non abbiamo il tempo di litigare”, gli ha fatto eco il presidente Roberti cui è stata riconosciuta una grande capacità di saper tenere le fila della squadra. Un po’ come un’azienda.

Di eccellente “timoniere” ha parlato la deputata Lancellotta che si è detta fiduciosa della possibilità di riappropriarsi della gestione ordinaria della sanità dopo 15 anni di commissariamento mentre il senatore Della Porta ha evidenziato come i recenti risultati (inseriti nella finanziaria) siano solo gli ultimi di una lunga serie”.

“Continueremo su questa strada”, la promessa di tutti all’unisono.





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