È sicuramente uno dei luoghi più green al mondo, ma adesso la Norvegia ha collezionato un nuovo traguardo: è ufficialmente il primo Paese in cui le auto elettriche hanno superato quelle a benzina. Secondo i recenti dati ben 9 veicoli su 10 venduti nel 2024 sono infatti elettrici. La situazione ha in qualche modo dell’incredibile, considerando che in molti Paesi europei, e in Italia in particolare, l’adozione di questi veicoli è ancora in fase di sviluppo o sta addirittura rallentando.
Com’è possibile, dunque, che in Norvegia si sia raggiunto questo obiettivo? A chiederselo e a elencare tutte le ragioni di questo successo nel Paese scandinavo è carVertical, società che raccoglie dati e fornisce report sulla storia dei veicoli, operante in 30 Paesi tra cui Europa, Stati Uniti, Messico e Australia. carVertical si è posta delle specifiche domande, cercando anche di capire se altri Paesi, come l’Italia, possano replicare questa tendenza e cosa differenzi la Norvegia dal resto d’Europa.
Secondo le analisi della società, di certo al cuore di questo fenomeno c’è un sistema di incentivi unico nel suo genere. Difatti, anche se le motivazioni alla base della diffusione delle auto elettriche sono molteplici, l’aspetto economico gioca un ruolo cruciale. Il Paese scandinavo ha saputo sfruttare le sue risorse, principalmente (e paradossalmente, dato che si tratta di combustibili fossili) il petrolio e il gas, per creare un fondo sovrano che ha permesso al governo di investire massicciamente in incentivi economici.
Il fondo ha contribuito non solo a ridurre il costo dei veicoli elettrici, che sono esenti da IVA e tasse di immatricolazione, ma anche a godere di sgravi fiscali e parcheggi gratuiti in molte aree: si stima che il vantaggio fiscale combinato sia stato pari a circa 30 miliardi di corone norvegesi, l’equivalente di 3 miliardi di euro. In pratica, già da diverso tempo, acquistare un’auto elettrica in Norvegia non è solo una scelta ecologica, ma anche economicamente vantaggiosa.
E gli incentivi non si fermano qui: i proprietari di veicoli elettrici nel paese scandinavo possono accedere a corsie preferenziali, godere di sconti sulle tasse stradali e sui traghetti e sono esenti da bollo per i primi anni di possesso, tutti vantaggi che hanno reso l’acquisto di un’auto elettrica una scelta quasi obbligata per chiunque voglia risparmiare e ridurre il proprio impatto ambientale.
Eppure, ciò che davvero distingue la Norvegia dagli altri Paesi europei è la sua capacità di supportare questa transizione con una rete di ricarica estremamente diffusa: con circa 13.000 punti di ricarica, tra cui 1.600 stazioni ad alta velocità, il Paese è in grado di garantire che l’infrastruttura sia adeguata alla domanda crescente. Solo nella capitale Oslo, i proprietari di veicoli elettrici hanno accesso a ben 2.000 punti di ricarica.
Un altro fattore determinante per il successo norvegese è la sua rete energetica, alimentata quasi interamente da energia idroelettrica. Ciò rende i costi dell’elettricità più bassi rispetto ad altri Paesi, favorendo l’utilizzo di veicoli che, in un contesto come quello italiano, sarebbero penalizzati dall’alto costo dell’elettricità derivante da fonti non rinnovabili.
Al netto di tutto ciò, purtroppo, carVertical sottolinea che il modello norvegese è difficile da replicare in altri Paesi. La sua ricchezza e la sua bassa densità di popolazione, che favorisce l’installazione di stazioni di ricarica domestiche, sono caratteristiche che non si trovano facilmente altrove. In Italia, per esempio, la densità abitativa e la mancanza di parcheggi complicano la diffusione delle infrastrutture necessarie per supportare la mobilità elettrica. Inoltre, gli elevati costi delle auto e l’assenza di incentivi altrettanto significativi rendono l’adozione dell’elettrico più lenta.
Il caso norvegese, quindi, non è solo una questione di scelta politica, ma anche di risorse economiche e di infrastrutture capaci di supportare un cambiamento così radicale nel settore automobilistico: solo se un Paese è in grado di fare leva su incentivi fiscali, energia sostenibile e un sistema di ricarica adeguato, la transizione verso la mobilità elettrica non solo è possibile, ma anche conveniente.
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link