Pet Tech nel Nord Italia: solo il 24% usa dispositivi smart per i loro animali. La motivazione principale risiede nella scarsa informazione sui prodotti disponibili.
Secondo l’Osservatorio Quattrozampeinfiera, la rassegna pet-friendly più famosa dedicata agli animali da compagnia, solo il 24% dei proprietari nel Nord Italia utilizza tecnologie avanzate per monitorare la salute, il benessere e la gestione dei propri amici a quattro zampe. La motivazione principale risiede nella scarsa informazione sui prodotti disponibili.
Tra chi utilizza tali tecnologie, oltre il 70% ricorre a videocamere, mentre l’89% non ha mai utilizzato app specifiche per gestire la salute dei propri animali.
Durante le interviste svolte nelle principali città italiane in cui si tiene annualmente la fiera – Torino, Milano, Padova – è emerso che i proprietari del Nord Italia si distinguono per richieste particolarmente innovative.
Tra le soluzioni più desiderate spiccano:
-Monitoraggio della salute: dispositivi per rilevare il battito cardiaco e la glicemia, segno di un’attenzione crescente alla salute degli animali.
-Corsi di addestramento: forte interesse per percorsi formativi, anche supportati da tecnologie interattive.
-Vasche idromassaggio per animali: ideate per migliorare il benessere fisico e offrire momenti di relax agli amici pelosi.
-Cuffie isolanti dai rumori: pensate per ridurre stress e ansia provocati da suoni forti, come fuochi d’artificio o temporali.
Questi dati evidenziano un panorama in evoluzione, con una crescente attenzione alle innovazioni per migliorare la qualità della vita degli animali domestici.
Tra le richieste più futuristiche e pratiche, non mancano idee visionarie, come un androide in grado di monitorare l’animale in assenza del proprietario, o un libretto sanitario digitale consultabile da tutti i veterinari per semplificare la gestione della salute. Altre proposte includono traduttori per miagolii e sistemi per rilevare alterazioni psicofisiche degli animali, segno di una crescente attenzione al benessere olistico del pet.
Nonostante l’interesse crescente per la tecnologia nella cura degli animali, il mercato italiano della Pet Tech è ancora di nicchia, con ampi margini di crescita. I dati suggeriscono un potenziale espansivo, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio della salute, la compagnia a distanza e i servizi veterinari online.
Situazione in Italia sui dispositivi smart
L’adattamento alla tecnologia: una minoranza pioniera
Solo il 19% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare dispositivi smart per la gestione quotidiana dei propri animali, il restante 81%, preferisce non avvalersi di questi strumenti per differenti ragioni: il 36% ritiene che i metodi tradizionali siano più efficaci, ma soprattutto il 35% non è sufficientemente informato sulle opzioni disponibili. I risultati dell’indagine, basata su un campione di 50.000 intervistati nelle principali città italiane dove si svolge ogni anno la fiera – Torino, Milano, Padova, Roma e Napoli – hanno messo in luce dati sorprendenti di una realtà promettente che ha ampi margini di crescita. Questi dati suggeriscono che, nonostante l’aumento delle soluzioni tecnologiche, molti proprietari non conoscendole, optano per metodi tradizionali.
Le soluzioni smart più utilizzate
Tra coloro che utilizzano dispositivi smart, la videocamera è di gran lunga il preferito (73%), seguito dal GPS (29%) e dai giochi interattivi (21%). Altri dispositivi tecnologici come i dispenser automatici di acqua (18%) e di cibo (11%) stanno guadagnando terreno, ma strumenti più avanzati, come le lettiere autopulenti e i monitor per la salute, restano ancora poco diffusi.
Le App per la salute degli animali: un settore ancora di nicchia
La situazione non è molto diversa per quanto riguarda l’uso delle app per la gestione della salute degli animali. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare applicazioni specifiche. Le funzionalità più apprezzate sono il tracciamento delle visite veterinarie e delle vaccinazioni (54%). Seguono i suggerimenti per la cura quotidiana (41%), la pianificazione dei pasti e delle diete (28%) e il monitoraggio delle attività fisiche (19%). Nonostante la scarsa diffusione, c’è comunque un interesse crescente per le consulenze veterinarie online, che raggiungono il 18% degli utenti.
Scarsa l’informazione su device e app
Le risposte libere degli utenti hanno confermato per la maggior parte, una scarsa informazione su quanto il mercato già offre. I suggerimenti pervenuti sono diversificati e spaziano dalla salute del pet alla compagnia virtuale quando il proprietario è assente.
“Il mercato della pet tech in Italia presenta un ampio margine di crescita, nonostante il 51% dei proprietari di animali attualmente non consideri ancora i dispositivi e le app strumenti fondamentali per il benessere degli animali – dichiara Alessandra Aspesi, Responsabile Comunicazione di Quattrozampeinfiera – La resistenza è principalmente legata alla scarsa conoscenza di soluzioni già presenti sul mercato, come emerge chiaramente dalle risposte degli stessi nell’indagine condotta. È evidente che ci sia bisogno di una maggiore comunicazione e di un’educazione più capillare da parte dei produttori, affinché i benefici di queste tecnologie vengano compresi appieno dai consumatori e il trend di vendita venga invertito. “Un dato interessante riguarda – continua Aspesi – la disponibilità a spendere per dispositivi e app: il 23% fino a 10 euro al mese, il 15% arriverebbe a un budget tra gli 11 e i 30 euro e il 48% degli intervistati ha dichiarato di non essere disposto a spendere nulla. Proprio su questa fascia di mercato è importante intervenire educando e informando i proprietari sull’efficacia e i benefici delle nuove tecnologie.
Non a caso, nelle nostre manifestazioni – conclude Aspesi – stiamo assistendo a una crescita esponenziale di aziende che pubblicizzano e spiegano i loro prodotti digitali formando i consumatori, affinché la pet tech diventi una realtà più consapevole e accessibile a tutti”.
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