Calendario INPS Gennaio 2025: tutte le date dei prossimi pagamenti

di Francesca Columbu – 02/01/2025

È iniziato un nuovo anno e, per non perdere le vecchie abitudini, vogliamo iniziare con il riepilogo dei pagamenti INPS attesi nel mese di gennaio. Dopo l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2025, sono previste anche delle novità rispetto all’anno appena passato, a cui faremo cenno in questo articolo.

Vediamo quindi le date dei pagamenti delle principali misure economiche, a partire dall’Assegno Unico Figli e Assegno di Inclusione fino al ritiro delle Pensioni.

Confermato per il 2025 l’Assegno Unico Figli, l’indennizzo a sostegno delle famiglie con figli fino ai 21 anni.

Per quest’anno sono previste alcune importanti novità. Innanzitutto, l’importo non rientra più nel calcolo dell’ISEE per chi beneficia del bonus asilo nido. Inoltre, la procedura online è stata semplificata (ad es. per la gestione del subentro nel caso di decesso di uno dei genitori) e non sarà più necessario presentare una nuova domanda se si usufruiva già di questa misura in passato.

È importante sapere anche che il nuovo ISEE dovrà essere aggiornato entro il 28 febbraio 2025, altrimenti la famiglia riceverà l’assegno a partire da marzo 2025, che verrà calcolato sulla base dell’importo minimo.

Vuoi richiedere l’ISEE 2025? Fai domanda Online sul sito di Patronato.

Nel mese in corso gli importi verranno accreditati con queste tempistiche:

• dal 15 al 17 gennaio per chi ha già beneficiato dell’Assegno in passato
• alla fine del mese successivo rispetto a quello di presentazione della domanda per le famiglie che hanno fatto domanda successivamente o per le quali siano avvenuti dei cambiamenti

Non hai ancora richiesto l’Assegno Unico Figli? Su Patronato.com puoi farlo da casa, senza file agli sportelli.

NOTA BENE: Dal 2023 è scattata una maggiorazione per i nuclei vedovili e da allora l’assegno unico viene accreditato per 5 anni nel caso in cui uno dei due genitori sia deceduto nell’anno in cui viene riconosciuto il sussidio.

Per il nuovo anno restano attive le due misure economiche sostitutive del Reddito di Cittadinanza: l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e per il Lavoro.

Relativamente all’Assegno di Inclusione (ADI), si tratta di una misura destinata alle famiglie che si trovano in una situazione economica particolarmente svantaggiata. Con la nuova Legge di Bilancio è cambiata la soglia di reddito ISEE da non superare per ottenere il contributo: quest’anno è di 10.140€ invece di 9.360€.

Inoltre, sale da 6.000€ a 6.500€ il valore massimo del reddito familiare, e da 7.560€ a 8.190€ la soglia di reddito massima per le famiglie composte da anziani o disabili.

Se ancora non l’hai fatto, richiedi l’ISEE 2025 Online, comodamente da casa.

La domanda per l’Assegno di Inclusione può essere presentata online sul sito dell’INPS, a cui è possibile accedere con SPID, CNS o CIE.

La seconda misura sostitutiva del Reddito di Cittadinanza è il Supporto Formazione e Lavoro (SFL). Parliamo di un’agevolazione destinata ai cosiddetti occupabili (di età compresa tra i 18 e i 59 anni e in possesso di specifici requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza ed economici), che ha l’obiettivo di facilitare l’attivazione nel mondo del lavoro di persone a rischio di esclusione sociale attraverso la partecipazione a progetti di formazione.

La domanda può essere presentata tramite il portale Siisl (a cui si può accedere con SPID). Quest’anno è aumentata la soglia di ISEE familiare massimo che ora è di 10.140€ e non più 6.000€. Inoltre, per il 2025 quest’anno verrà garantito un indennizzo del valore di 500€/mese da parte dell’INPS (l’anno scorso era di 350€). Ultima novità dell’anno è la possibilità di prorogare la durata per ulteriori 12 mesi rispetto ai 12 mesi originari.

I pagamenti SFL avverranno:

• dal 15 gennaio per chi ha presentato la domanda dopo il 15 dicembre 2024 e ha maturato le condizioni alla stessa data
• dal 27 gennaio per coloro che fanno richiesta dal 1° al 15 gennaio 2025

Sempre a gennaio dovrebbe arrivare anche il pagamento della Carta Acquisti, che avviene solitamente nei mesi dispari. Dal momento che la misura è collegata all’ISEE – che va presentato entro il 31 gennaio – la prima ricarica dell’anno potrebbe però essere posticipata a febbraio.

La Carta Acquisti è la misura a sostegno dei bambini fino a 3 anni o adulti con più di 65 anni e con ISEE inferiore a 7.001,37€. La ricarica bimestrale arriva generalmente entro la prima metà del mese, con un importo fisso di 80€ (40€ al mese).

È possibile che si verifichino degli imprevisti nell’accredito. Se entro la fine di gennaio non sarà ancora disponibile la ricarica della Carta, ti invitiamo a seguire le indicazioni dell’INPS: chiama il numero verde 803 164 ed un operatore controllerà che i pagamenti della domanda non siano bloccati o sospesi.

Anche nel caso della Carta Acquisti va ribadito che chi vuole ricevere il nuovo accredito deve rinnovare l’ISEE 2025 il prima possibile.

In uno dei nostri articoli passati trovi tutti i dettagli su cos’è e come richiedere la Carta acquisti.

I beneficiari della NASpI (= Indennità mensile di disoccupazione per i subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro) e DIS-COLL riceveranno la prossima rata intorno a metà gennaio.

Va detto che l’accredito della NASpI non avviene per tutti nella stessa data, ma  il giorno può cambiare da persona a persona, in base al momento in cui è stata presentata la domanda.

Vuoi conoscere con esattezza la data del pagamento della NASpI? Fai una verifica sul Fascicolo Previdenziale del cittadino, disponibile sul portale Online dell’INPS, nella sezione “Prestazioni e servizi – Fascicolo previdenziale”.

NOTA BENE: Per accedere al Fascicolo Previdenziale devi essere in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS. In uno dei nostri articoli spieghiamo nel dettaglio cos’è e come funziona il Fascicolo.

Non hai ancora SPID? Attivalo da casa in pochi minuti! Fai richiesta Online su Patronato.com.

Per quanto riguarda i percettori della Cassa integrazione in deroga, del Fondo per l’artigianato o altra tipologia (pagata direttamente dall’Inps o dell’Ente bilaterale) sono valide le stesse indicazioni date per la NASpI: chi volesse conoscere la data esatta del pagamento può, in alternativa, consultare il Fascicolo previdenziale, cliccando su “Prestazioni e pagamenti” (menù a sinistra), o fare una verifica sul proprio conto corrente.

Se i pagamenti non sono visibili a mese inoltrato, è bene contattare il proprio datore di lavoro per aggiornamenti o effettuare un controllo tramite il servizio online INPS “Consultazione info previdenziali > Ricerca integrazioni salariali”. Ciò consente di verificare che l’azienda abbia inserito il singolo come lavoratore in cassa integrazione.

Chiudiamo con le date aggiornate previste per il ritiro delle pensioni presso gli sportelli fisici, in ordine alfabetico:

• Venerdì 3 gennaio: cognomi A-B
• Sabato 4 gennaio (mattina): cognomi C-D
• Martedì 7 gennaio: cognomi E-K
• Mercoledì 8 gennaio: cognomi L-O
• Giovedì 9 gennaio: cognomi P-R
• Venerdì 10 gennaio: cognomi S-Z

A partire dal 3 gennaio le pensioni saranno disponibili anche per chi ritira i contanti presso gli sportelli Poste Italiane ATM, oltre che sui conti correnti di coloro che possiedono un conto corrente postale, un libretto di risparmio o una Postepay evolution.

Una novità da sapere per il 2025 è che le pensioni vedranno un leggero aumento – fino allo 0,8% – per adeguarsi all’inflazione.

Ricordiamo inoltre che l’INPS dispone di un servizio online dedicato alla verifica del proprio cedolino della pensione e a cui è possibile accedere tramite SPID.