Saldi invernali al via a partire sabato 4 gennaio in tutta Italia. Confermate le indicazioni degli scorsi anni: resta il divieto di vendite promozionali nei 30 giorni precedenti per quanto riguarda capi di abbigliamento, accessori, calzature, biancheria intima, pelletteria, tessuti per abbigliamento e arredamento. Inoltre, la merce oggetto di vendita dovrà essere disposta in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella eventualmente in vendita nelle condizioni ordinarie.
Come per gli altri anni, sarà alto l’interesse del consumatore per l’evento promozionale, quasi uno su due – il 46% – ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare, come rilevato dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali condotto da Ipsos per Confesercenti. “La data del 4 gennaio continua a produrre sconcerto in particolare tra gli operatori del sistema moda, per la programmazione estremamente anticipata rispetto alla fine della stagione, sistematicamente privati di una fondamentale occasione commerciale”, critica però Confesercenti.
Una categoria di imprenditori che da anni, anche con il supporto di Fismo-Confesercenti, chiede di postdatarne la partenza affinché questa si avvicini, verosimilmente, ad una data più consona ad essere definita di fine stagione.“I saldi – e in particolare quelli nei negozi fisici – si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani. Un segnale positivo dopo un autunno caratterizzato da vendite molto fiacche”, dichiara Benny Campobasso, Presidente di Fismo – Confesercenti. “Rimane, tuttavia, il problema della data troppo anticipata: l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente. Bene la data ‘quasi’ unica di avvio dei saldi – con l’eccezione della Valle d’Aosta – ma dovrebbero essere davvero collocati a fine stagione. È una richiesta che continuiamo a sostenere con forza”.
Parole che Fismo – Confesercenti Forlì condivide e sostiene totalmente. “Al di là delle cifre di spesa pro capite da parte dei consumatori, che l’indagine prevede essere in media pari ad 218 euro a famiglia, resta il fatto che la stessa opportunità, condivisa anche dagli operatori commerciali, potrebbe per gli stessi essere assolutamente più efficace se solo si evitasse un avvio così precoce rispetto al fine stagione”, le dichiarazioni di Fabio Lucchi, vice direttore Confesercenti Forlì.
Che continua: “In un contesto che ha normalizzato sconti e promozioni, oramai spalmati su tutto l’arco temporale dell’anno, dove l’on-line continua ad essere protagonista, con regole proprie, non sempre a supporto del tessuto imprenditoriale tradizionale, ribadire e sostenere l’importanza della redditività dei nostri negozi, passa anche dal chiedere decisioni, da parte delle istituzioni preposte, quale quella di posticipare l’avvio dei saldi invernali ed estivi. Decisioni che, per quanto non risolutive di tutte le problematiche che stanno affliggendo le nostre imprese, sarebbero un grande segnale di attenzione per il tessuto imprenditoriale tutto ed il suo ruolo ampiamente riconosciuto di presidio economico-sociale nelle nostre città e nei nostri paesi”.
E’ di questi giorni la conta delle vetrine sfitte nel centro storico cittadino, frutto della azione dimostrativa dell’artista green “Freak of Nature”. Ben 122 locali vuoti, in alcuni casi letteralmente abbandonati all’incuria, che sfregiano il cuore della nostra città, così come quello di tantissime altre località e capoluoghi del Nord Italia. Commenta la Confesercenti: “Una “fotografia” che nel suo crudo realismo, consapevoli delle difficoltà che tutto il mondo del commercio tradizionale sta attraversando, soprattutto negli ultimi tragici anni vissuti tra Covid 19 e alluvioni, ci deve accompagnare in quel percorso di analisi e ricerca delle soluzioni intrapreso con l’Amministrazione comunale cittadina, sul rilancio del cuore di Forlì e della città tutta. Un percorso per altro favorito dalle opportunità prodotte dalla nuova Legge Regionale sugli Hub urbani e di prossimità, che si avvierà concretamente ad inizio febbraio e che tutti, pubblico e privato, dovranno affrontare, con grande responsabilità e impegno”.
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