Il rugby cerveterano a un torneo internazionale sulla neve


Intervista a Marco Cavicchia, direttore sportivo dell’URL, in partenza per Tarvisio per un torneo internazionale di snow rugby

Ibrida nel nome, ma cerveterana per senso d’appartenenza, l’Unione Rugby Ladispoli è una realtà che lavora da anni sul territorio. Subito dopo il covid, la squadra ha trovato casa negli spazi adiacenti lo stadio Enrico Galli di Cerveteri e, ora, punta a crescere, diffondendo i valori dello sport dalla palla ovale, primi su tutti rispetto e amicizia. Noi di baraondanews.it abbiamo voluto intervistare il direttore tecnico e vicepresidente, Marco Cavicchia, alla vigilia della partenza per Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia dove 7 rappresentanti della formazione disputeranno un torneo internazionale di snow rugby (letteralmente rugby sulla neve).

L’intervista a Marco, come da subito ha voluto essere chiamato, ci ha permesso di scoprire questa manifestazione e di conoscere meglio le iniziative di un gruppo che, ad oggi, conta circa 70 ragazzi che vanno dai 3 anni e mezzo fino ai 16, arrivando poi alla squadra open che permette proprio a tutti di divertirsi su superfici diverse tra sabbia e neve.

Marco ci spiegheresti a che tipo di torneo disputerete la prossima settimana?

“Andremo a Tarvisio, vicino Udine per un torneo internazionale di snow rugby che prevede la partecipazione di quasi 40 squadre provenienti da tutta Europa. È una tradizione e, quest’anno, parteciperemo con 7 rappresentanti che faranno parte di una squadra senior. È un torneo open con squadre maschili, femminili e old. Nel 2019 siamo arrivati quinti e uno dei nostri è stato premiato come miglior giocatore. È un bellissimo momento di confronto che sposa i valori del rugby, ci si aiuta. Si prendono giocatori di altre nazionalità, provenienza e si gioca tutti insieme, rendiamo tutti cerveterani e ladispolani”.

Ti andrebbe di raccontare un po’ la storia della società?

“Siamo nati al parchetto di Ladispoli con un progetto per promuovere il rugby. Dopo i primi 2 anni, siamo arrivati a Cerveteri e abbiamo iniziato a lavorare sui campi da calcetto del circolo Morazzoli grazie a Mark, un omone che ringrazierò sempre. Poi abbiamo iniziato a stare stretti, ci siamo spostati a Cerenova e per un periodo all’oratorio. Nel 2021, abbiamo partecipato al bando comunale di assegnazione degli spazi al campo sportivo del comune etrusco e abbiamo vinto. Lo spazio non era praticabile, con grandi sforzi siamo riusciti a rimetterlo a posto, abbiamo sostituito i pali e adesso il campo è funzionale, ma, soprattutto, regolamentare. Abbiamo ottenuto una prima omologazione a novembre, pochi mesi fa e a breve arriverà la conferma definitiva”.

E quindi siete diventati la squadra di Cerveteri

“Sì, lo diciamo sempre anche quando veniamo invitati a diversi eventi. Se non ci caccia nessuno, noi rimaniamo qua”.

Che tipo di attività fate?

“Iniziamo con ragazzi molto piccoli, già dai 3 anni e mezzo. Man mano che crescono li inseriamo in squadre che disputano campionati FIR (Federazione Italiana Rugby) grazie alla collaborazione con Civitavecchia, una società con categorie agonistiche importanti. Infine, abbiamo un gruppo per gli adulti, che si allenano sulla sabbia, e la squadra di touch rugby, uno sport in cui giocano insieme uomini e donne di svariate età perché senza contatto. Per noi, a prescindere dal nome con il quale si scende in campo, è importante che il ragazzo cresca, che stia bene e che riesca ad esprimersi al 100%. I ragazzi, tra loro, si chiamano Leoni. A me piace molto perché risponde a una strategia di gioco precisa e che riprende, in larga parte, gli insegnamenti di un mentore come Franco Ascantini, grande giocatore e poi allenatore.

Sul campo stanno arrivando risultati?

“Lo scorso anno siamo riusciti a vincere la nostra fase con l’Under 16 e, quest’anno, stiamo facendo molto bene con l’Under 14. Con i bambini, diciamo che è un po’ diverso, in quel caso la vittoria deriva da quanto ognuno di loro si arricchisce. Il bambino cresce ogni volta che fa un’esperienza nuova, proprio come i più grandi e, in questo senso, stanno vincendo tutti. La cosa bella è vedere che i ragazzi si sentono in grado di raggiungere degli obiettivi e che imparino. Ci dicono sempre che è impossibile fare le cose e, invece, bisogna uscire da questa prospettiva. Noi cerchiamo di tirare fuori la personalità del ragazzo che, in sé stesso, ha già tutto quello che gli serve. Ognuno di loro è unico, bisogna solo dargli una mano a capirlo così da farli sentire realizzati e vogliosi di continuare a migliorare”.

Il gruppo degli allenatori com’è composto?

“Ho tutti allenatori che sono nati e cresciuti qua. Puntavamo a creare una famiglia, sia nello staff che tra i ragazzi. Ci sono tecnici arrivati dal calcio, ci sono ex giocatori, ma hanno tutti l’attestato federale. Ci tengo a sottolineare che lavorano tutti gratuitamente, mossi da una grande passione. Quello che gli diamo è la possibilità di accrescere le loro competenze e di partecipare ai corsi formativi che preferiscono. Tutto quello che ci arriva lo investiamo sul campo e sulla crescita di chi è qui. Lo sport permette di avere una società migliore, più sana. Una volta che un ragazzo ha i giusti valori, non servirà più reprimerlo o correggere i comportamenti, ma solo sostenerlo e supportarlo. Questo è un bene, per tutta la società”.

Ci tieni a fare qualche ringraziamento?

“Vorrei ringraziare Angelo Cavallini, detto Lillo. Ha più di 90 anni ed è stato il primo Presidente dell’Unione Rugby Ladispoli. Oggi è presidente onorario, ma senza di lui non avrei fatto niente. Inoltre, vorrei ringraziare il Comune di Cerveteri, l’oratorio, Fausto Cisi, Stefano Grilli, Fabio Ciampa e Massimiliano Ceccacci. Da ultimo tutta la famiglia Lupi che ci permette di ospitare dei piccoli concentramenti, mettendo a nostra disposizione gli spogliatoi del Galli senza chiedere nulla in cambio e non è scontato. Sai come una mano diventa forte? Quando tutte le dita si uniscono all’unisono. Noi siamo diventati forti perché ci siamo stretti tutti insieme”.

ORGANICO UNIONE RUGBY LADISPOLI

  • Marco Tassi, Presidente
  • Marco Cavicchia, Vice Presidente e allenatore U16
  • Stefano Bruschi, consigliere
  • Sabina D’Auria, consigliere e allenatore U10
  • Fabio Giannini, consigliere
  • Giulia La Torre, consigliere e allenatore U8
  • Luca Mattei Schilirò, consigliere e allenatore touch rugby
  • Angelo Cavallini, Presidente onorario
  • Antonino Lucantoni, allenatore U16
  • Stefano Bucci, allenatore U14
  • Alex Caramirra, allenatore U6
  • Salvatore Mazzeo, allenatore U6
  • Flavio Lauri, allenatore U14
  • Barbara Tatangeli, allenatore U12
  • Andrea Valentinis, allenatore U10





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