Un anno di Cronaca, il recap delle notizie più importanti del 2024 in Sicilia

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SICILIA – Propositi, obiettivi e aspettative. È con queste basi che anche questa volta si accoglie l’anno nuovo, ma prima di lasciarci alle spalle i dodici mesi appena conclusi, riepiloghiamo gli eventi più salienti del 2024 in Sicilia.

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Un anno di novità, cambiamenti, innovazioni, ma anche di avvenimenti che, purtroppo, non cambiano mai. Omicidi, incidenti stradali, morti sul lavoro abusi sulle donne continuano a essere, di anno in anno, alcune delle notizie più diffuse sul territorio siciliano. Una realtà dura da accettare, ma anche da cambiare.

Lo dimostrano le prime pagine dei giornali, macchiate di inchiostro che puntualmente richiama il sangue versato da un lavoratore morto per portare il pane a casa, da una donna uccisa da chi diceva di amarla, dagli utenti della strada mai arrivati a destinazione.

I casi di cronaca nera

  • Trovate due donne morte a Naro, una bruciata e l’altra in una pozza di sangue

Risale ai primi di gennaio 2024 la morte di due amiche, Maria Russ (57 anni) e Delia Zarniscu (58 anni), trovate morte in due abitazioni diverse a Naro (Agrigento).

Pare che, prima di morire, la 58enne sia stata torturata: il killer avrebbe usato una lametta per ferirla e le avrebbe provocato lesioni alle gambe “al solo scopo di provocarne sofferenza“. La donna è stata trovata in un lago di sangue. Situazione diversa per l’amica Maria, morta carbonizzata nel soggiorno di casa.

Le accuse ricadono su Omar Edgar Nedelkov, il 24enne – di origini rumene – accusato di duplice omicidio e vilipendio di cadavere.

  • Francesco Bacchi morto in una rissa fuori dalla discoteca

È avvenuto nella notte del 13 gennaio l’omicidio di Francesco Bacchi, il 20enne ucciso fuori dalla discoteca di Balestrate, nel Palermitano. Il colpevole sarebbe un coetaneo che avrebbe confessato di aver aggredito la vittima, spiegando però di non aver avuto l’intenzione di ucciderla.

  • Madre uccide la figlia a Palermo, la confessione: “Temevo che alla mia morte sarebbe rimasta sola”

Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei”. Lo ha confessato Fanni Sisinia di 74 anni, fermata per la morte della figlia Maria Cirafici, uccisa a inizio 2024. Il delitto si è consumato nella casa in cui la vittima viveva proprio con la madre, nel quartiere Bonagia.

  • Violentata una 14enne alla Villa Bellini di Catania, la condanna

Era il 30 gennaio quando una ragazzina di 13 anni, in compagnia del fidanzato 17enne, è stata violentata nei bagni della Villa Bellini di Catania. Sono sette i presunti colpevoli, tutti egiziani: uno di loro è stato condannato lo scorso 16 dicembre a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Per un altro era già stata emessa una sentenza secondo cui dovrà scontare in carcere 12 anni e 8 mesi.

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  • Strage di Altavilla, la lotta “per scacciare il demonio”

Uccidere la famiglia per sconfiggere il demonio. Una storia di fanatismo religioso e delirio mistico, che anche a distanza di mesi risulta surreale. A macchiarsi di plurimo omicidio, per poi consegnarsi, è stato Giovanni Barreca, che a febbraio ha ucciso la moglie Antonella Salomone e i due figli, Kevin ed Emmanuel, durante un esorcismo.

  • Fauzia Islam scomparsa e poi trovata morta: l’ipotesi del matrimonio combinato

Fauzia Islam era una 17enne palermitana di origini bengalesi, scomparsa nel primo mese dell’anno in un giorno in cui doveva recarsi a scuola. Una storia tutt’altro che a lieto fine per la giovane, trovata morta dopo un periodo di ricerche. Dietro quello che pare essere un suicidio, ci sarebbe un matrimonio combinato voluto dalla famiglia di Fauzia.

Nelle prime ore del 19 agosto è affondato al largo di Porticello (Palermo) il veliero Bayesian, nel mezzo di una violenta tempesta.

A bordo c’erano 22 persone, dieci membri dell’equipaggio e dodici passeggeri. A perdere la vita nell’incidente sono stati 7 passeggeri.

  • Trovato morto in casa a Caltanissetta, sarebbe stato ucciso dal fratello

Ritrovato a novembre scorso un cadavere in un’abitazione a Caltanissetta. La vittima si chiamava Ignazio Polizzi e aveva 77 anni. Secondo quanto emerso sarebbe stato il fratello Angelo, poi arrestato, a uccidere l’anziano.

  • Gli incidenti stradali del 2024

Una lunga scia di sangue ha macchiato l’asfalto siciliano durante l’anno appena concluso. In cima alla lista, in ordine cronologico, si colloca un ragazzo di 26 anni rimasto incastrato tra le lamiere dopo un sinistro autonomo in via Valcorrente, nella frazione Piano Tavola di Belpasso. È successo a Capodanno, così come l’incidente nel Ragusano in cui è morto il medico Angelo Giudice, di 74 anni, e in cui sono rimaste coinvolte altre sei persone.

Un altro incidente è avvenuto a Belpasso a metà gennaio. Letale in questo caso lo scontro tra uno scooter e un’auto, in cui ha perso la vita Edoardo Iaca, un ragazzo di 18 anni che viaggiava insieme a un coetaneo.

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Tragica fine anche per un’anziana di 82 anni, investita da un motociclista in via Alcide De Gasperi, a Palermo, mentre stava attraversando la strada. Il sinistro si è verificato ad aprile, così come l’impatto in cui – in piazza delle Vittimeha perso la vita una donna che si trovava in sella a una moto insieme al marito.

Si allunga ancora la lista dei giovani morti prematuramente per le strade della Regione. È il caso di Simone Gnoffo, di 18 anni, finito – a giugno – contro un palo della luce in via Pietro Bonanno, a Palermo.

Ancora un incidente mortale nel mese di giugno, ma questa volta sulla SS115 Gela-Scoglitti, nel Ragusano, dove il conducente di un furgone ha investito un gruppo di ciclisti. La vittima è Raffaele Mazza, che al momento del sinistro stava percorrendo la Statale in sella a una bici.

Un’altra giovane vittima è stata, ad agosto, Kevin Nicosia, un ragazzo di 18 anni deceduto dopo un impatto letale sulla SP 2 che da Vittoria porta ad Acate, nel Ragusano.

Autonomo invece il sinistro che ha visto protagonisti, sempre ad agosto, sulla Palermo-Messina, un’intera famiglia: una coppia di coniugi non ce l’ha fatta. Feriti invece i due figli che viaggiavano con loro.

Risale a ottobre l’incidente in cui è rimasto carbonizzato Ugo Vinci, il 24enne deceduto dopo essersi schiantato con l’auto su cui viaggiava insieme a due amici. È successo a Pergusa, frazione di Enna, dove l’auto si è ribaltata e ha colpito la recinzione dell’autodromo, incendiandosi dopo l’impatto.

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Più recente la morte di Marco Floridia, il ragazzo appena maggiorenne che ha perso la vita in uno scontro con un’auto a Carlentini (Siracusa). Il giovane, che stava ritornando a casa dopo la scuola, si trovava su un mezzo a due ruote.

Concludiamo la sfilza di vittime della strada di quest’ultimo anno con due giovani morti in una notte di luglio a Catania, al Corso Indipendenza, dopo un incidente in moto. Si tratta di Alfio Cuffari, 18 anni, e Salvo Giardino, 23enne che lavorava in un hotel.

  • Incidenti sul lavoro in Sicilia

È morto a Cefalù (Palermo), a gennaio, Domenico Manganello, un operaio di 45 anni che dopo aver finito di lavorare si è sentito male e si è accasciato senza più rialzarsi. L’uomo era impegnato nei lavori di ristrutturazione di un hotel sul mare.

Numerosi i casi di lavoratori deceduti per incidenti con le loro macchine di lavoro. È  il caso di un agricoltore di 61 anni, trovato morto nel mese di aprile a Santa Ninfa, nella provincia di Trapani, dopo essere stato schiacciato dal trattore con cui lavorava.

Non viene risparmiata dagli incidenti sul lavoro nemmeno Aci SantAntonio, nel Catanese, dove un ragazzo di 31 anni – Antonio Pistone – ha perso la vita ad aprile rimanendo incastrato tra la cabina di un ascensore e la porta di un piano.

Resta alto anche quest’anno il bilancio di morti bianche dovute alle cadute da grandi altezze. È quello che è successo per esempio a un operaio di 75 anni, morto cadendo da un’impalcatura durante dei lavori di ristrutturazione. Avrebbe fatto, ad aprile scorso, un “volo” di circa 10 metri.

La notizia che però, tra tutte, ha inevitabilmente attirato in forma maggiore l’attenzione dell’opinione pubblica è la tragedia di Casteldaccia, nel Palermitano, che ha causato la morte di cinque operai e il ferimento di altri due. Secondo una prima ricostruzione, i sei operai di una ditta privata stavano effettuando alcuni lavori fognari per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo. Sarebbero rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, proprio mentre stavano eseguendo i lavori di manutenzione nella struttura.

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  • Operazioni delle Forze dell’Ordine

Smantellata a Catania, lo scorso 27 novembre, la più vasta organizzazione criminale transnazionale di streaming illegale. In quell’occasione la Polizia di Stato ha portato a termine la più grande operazione contro la pirateria audiovisiva mai condotta in Italia e in Europa.

Torniamo indietro di diversi mesi per ricordare invece un’altra operazione, relativa questa volta a una maxi-frode fiscale per quasi 2 miliardi di euro grazie alla scoperta della Guardia di Finanza di 140 società fantasma. È l’operazione denominata “Fast&Clean“, coordinata dalla Procura di Ancona che ha disposto sequestri per 350 milioni di euro.





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