“La transizione energetica è un obiettivo imprescindibile, la cui realizzazione si rende ancora più urgente in una congiuntura internazionale densa di conflitti, tensioni ed incertezze. Essa, tuttavia, deve essere pianificata nel rispetto del nostro patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale,” dichiara Mario Serpillo, Presidente dell’UCI (Unione Coltivatori Italiani).
Mentre l’Europa affronta sfide senza precedenti nel settore energetico, con l’interruzione del transito di gas russo dall’Ucraina e il peso crescente delle bollette sulle famiglie, il Presidente Serpillo richiama l’attenzione su un aspetto cruciale: “Non possiamo permettere che la decarbonizzazione avvenga a scapito delle nostre risorse più preziose. L’agricoltura non è solo economia, ma anche cultura, biodiversità e presidio del territorio.”
In un momento storico caratterizzato dalla necessità di accelerare il passaggio alle energie rinnovabili, l’UCI invita a un dialogo costruttivo tra Istituzioni, aziende e comunità locali, per assicurare che lo sviluppo delle rinnovabili sia realmente sostenibile e rispettoso delle specificità territoriali.
Riferendosi agli impianti agrivoltaici e ad altre tecnologie innovative, il Presidente dell’UCI sottolinea: “Accogliamo con favore soluzioni che integrino la produzione energetica con la salvaguardia dell’attività agricola, ma tali progetti devono essere attentamente regolamentati. Ogni decisione deve tenere conto delle esigenze delle comunità locali e del ruolo fondamentale delle aziende agricole, peraltro già sotto pressione per via della crisi economica e climatica.”
In particolare, il Presidente Mario Serpillo, riguardo la situazione della regione Sardegna, ha espresso il proprio sostegno alla posizione dell’Assessora regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi. “Concordo con l’Assessora Laconi della Regione Sardegna : non possiamo accettare che decisioni assunte da una commissione tecnica dipendente dal Ministero dell’Ambiente ignorino deliberatamente il quadro normativo regionale e le prerogative delle autonomie locali. La Legge Regionale 20 del 2024 rappresenta un esempio di normazione avanzata, da assumere a modello, concepita per garantire uno sviluppo energetico equilibrato e coerente con i principi di tutela del patrimonio culturale e naturale. Non si tratta di impedire la transizione energetica – ha proseguito – bensì di assicurarne la sostenibilità e il rispetto delle peculiarità territoriali, come quelle della Sardegna. Lo sviluppo delle rinnovabili deve essere armonico e rispettoso, evitando approcci predatori che rischierebbero di compromettere la nostra sovranità alimentare e il nostro paesaggio.”
Guardando oltre i confini italiani, il Presidente Mario Serpillo sottolinea l’importanza di trarre ispirazione da modelli virtuosi: “L’esperienza della Germania dimostra che è possibile coniugare l’espansione delle energie rinnovabili con la tutela del territorio e delle comunità. Tuttavia, è fondamentale che ogni Paese elabori una strategia su misura per le proprie specificità.”
Nel corso dell’anno, la produzione di elettricità tedesca ha raggiunto una quota record del 62,7% da fonti rinnovabili, con picchi straordinari, come quello del 1° gennaio, quando gli impianti green hanno generato più energia di quanta fosse necessaria al Paese. L’energia eolica si è confermata la principale fonte di elettricità, rappresentando il 33% della produzione pubblica, mentre il fotovoltaico ha segnato un’espansione superiore agli obiettivi governativi, con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
Questi traguardi non solo hanno permesso alla Germania di ridurre drasticamente le emissioni di CO2, dimezzate dal 2014, ma hanno anche smentito le previsioni più pessimistiche dopo la chiusura delle ultime centrali nucleari nel 2023. La crescente produzione da fonti rinnovabili è stata sufficiente a compensare l’addio al nucleare e il declino delle centrali a carbone, con una diminuzione della produzione di lignite (-8,4%) e carbone (-27,6%).
L’Italia può trarre ispirazione da questo modello, ma deve adattarlo alle proprie specificità territoriali e socio-economiche. Come sottolinea il Presidente Serpillo, “La Germania ci mostra che una transizione energetica veloce e ambiziosa è realizzabile, ma è fondamentale che venga supportata da una pianificazione accurata che combini innovazione con il rispetto per l’ambiente. Anche in Italia possiamo puntare su un’espansione delle energie rinnovabili, purché venga garantita la protezione del nostro patrimonio agricolo e paesaggistico.”
L’espansione del fotovoltaico tedesco, ad esempio, ha superato gli obiettivi governativi per due anni consecutivi. Tuttavia, questo sviluppo non è avvenuto senza regole: è stato pianificato con attenzione per rispettare il contesto ambientale e sociale. Questo equilibrio è cruciale anche per l’Italia, dove l’agricoltura rappresenta non solo una risorsa economica, ma anche un presidio culturale e territoriale insostituibile.
“Solo con un dialogo costruttivo tra istituzioni, aziende e comunità locali – conclude il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo – sarà possibile garantire uno sviluppo sostenibile, evitando che l’espansione delle rinnovabili diventi un fattore di conflitto o un pericolo per le nostre risorse più preziose.”
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