Dallo Spadone al Pignarûl, il Friuli celebra l’Epifania: ecco tutti gli appuntamenti

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Antichissimi riti religiosi, risalenti all’epoca medievale, e falò propiziatori, che in base alla direzione del fumo suggeriranno pronostici per l’anno appena apertosi; scorribande di Krampus, giochi di fuoco, Befane in varie declinazioni. Tra sacro e profano va di scena, in Friuli, l’Epifania, che come da proverbio porterà via con sé le feste in un tourbillon di iniziative in cui, per atavica tradizione, la valenza religiosa della data si mescolerà ad un pittoresco amalgama di credenze popolari, superstizioni e scaramanzia, nell’auspicio che il 2025 possa rivelarsi proficuo.

A Cividale la Messa dello Spadone

Remotissime le origini dei due eventi per eccellenza – per storicità – della giornata, le solenni celebrazioni liturgiche inscindibilmente legate ai nomi di Gemona e di Cividale, scenario, rispettivamente, della messa del Tallero e di quella dello Spadone.

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Tarcento, i preparativi per l’accensione del Pignarûl Grant

Risalgono entrambe al Medioevo, ovvero all’età patriarcale, ma la funzione gemonese deve la propria intitolazione a un evento ben posteriore: fu infatti coniato nel 1780 il tallero d’argento di Maria Teresa d’Austria che durante il rituale la comunità civile, rappresentata dal sindaco, offre in dono alla chiesa, in segno di sottomissione del potere temporale a quello spirituale (la data del 6 gennaio potrebbe anche suggerire che la moneta simboleggi le offerte dei Magi a Gesù bambino).

La messa dello Spadone, invece, rimanda al 1366, data dell’ingresso nella cittadina ducale del patriarca Marquardo von Randeck. Per quest’anno si annuncia un significativo cambiamento: a presiedere il rito, che si ripeterà per la 659^ volta e che rappresenta un unicum nel mondo cattolico per il possente saluto con la spada in direzione di officianti e fedeli, sarà infatti l’arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba, su invito del parroco, monsignor Livio Carlino.

In piazza Duomo, intanto, è tutto pronto per la cerimonia conclusiva della parata in costumi d’epoca che rievoca l’accoglienza al patriarca e che inizierà al termine della messa. Conclusa la liturgia con lo stocco di Marquardo Cividale si immergerà nel Medioevo grazie al tradizionale corteo storico: centinaia di figuranti in costume daranno il benvenuto al patriarca a Porta San Pietro, per scortarlo fino a piazza del Duomo, dove von Randeck riceverà gli omaggi della collettività quale capo spirituale e temporale del territorio.

«Seguirà, a partire dalle 14.30 – informa l’assessore al Turismo e agli eventi Giuseppe Ruolo –, un ricco programma di animazioni medievali. Quanto alla Befana, stavolta non si calerà dal campanile del Duomo ma aspetterà i bambini, dalle 15, nel villaggio degli elfi in Foro Giulio Cesare. In chiusura, all’imbrunire, la novità di una maestosa danza del fuoco in piazza Duomo, in preparazione all’accensione dei fuochi epifanici». Gemona non sarà da meno, offrendo a sua volta una sontuosa sfilata in abiti d’epoca in centro storico, intrattenimenti e spettacoli medievaleggianti.

Pignarûi, fogarisse, cabosse, foghere: paese che vai, nome che trovi. La sostanza è sempre la stessa: un radicato rito propiziatorio, con le fiamme che si levano al cielo e con viluppi di fumo che suggeriscono indizi per il nuovo anno. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, dall’Alto Friuli alla Bassa le opzioni sono tantissime: signore incontrastato è tuttavia il Pignarûl Grant di Coia di Tarcento, il principale fuoco epifanico della regione, associato al vaticinio del Vecchio Venerando, attesissimo epilogo di tre giornate ricche di appuntamenti. A Cividale sarà invece data alla fiamme (alle 20) la fogarissa di Grupignano, allestita dall’associazione Amîs di Grupignan: i Krampus di Pontebba e rullate di tamburi ravviveranno l’atmosfera.

Giocano d’anticipo le Valli del Natisone: si illuminerà domenica 5 gennaio, alle 21, la frazione di Mersino Basso, in Comune di Pulfero, dov’è prevista l’accensione del tradizionale kries; all’indomani, invece, su promozione della sezione Cai Val Natisone e di Val Judrio escursione fino alla chiesetta dei Tre Re, dove alle 12 verrà celebrata la messa del 6 gennaio: ritrovo alle 9 vicino al ponte sull’Alberone, in località Ponte San Quirino. 

A Coia di Tarcento si prepara il Vecchio Venerando

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Al via questa sera a Tarcento gli eventi dedicati alla 97ª Epifania friulana. Alle 20.45 la consegna del Premio Epifania in Sala Margherita aprirà la serie di iniziative che si concluderanno lunedì 6 gennaio con l’accensione del Pignarûl Grant di Coia. Il riconoscimento viene conferito attraverso l’adesione a un bando a persone o istituzioni che si sono particolarmente distinte, onorando con la loro attività il Friuli con opere di solidarietà o professionali, in campi come lavoro, assistenza, cultura e beneficenza.

A ricevere il premio 2025 sono il ciclista bujese Jonathan Milan, oro olimpico nell’inseguimento a squadre a Tokyo 2020, ed il compositore e direttore d’orchestra Fabrizio Fontanot. Domenica 5 gennaio sì entrerà nel cuore della manifestazione già dal mattino, con la marcialonga “Atôr pai Pignarui” che partirà alle 8.30. Nel pomeriggio le vie del centro saranno animate a festa fino alle 17, quando in duomo si celebrerà la messa dedicata al rito del grande esorcismo e alla benedizione dell’acqua. La fiaccolata delle ore 18.15 lascerà poi spazio al “Palio dei Pignarulârs”, la tradizionale corsa con i carri infuocati che vede sfidarsi i giovani delle frazioni tarcentine con un unico obiettivo comune: portare a casa il Palio dell’Epifania e conservarlo fino all’anno successivo.

L’atteso 6 gennaio inizierà con la messa alle 11 in Duomo, cui seguirà un pomeriggio di eventi in piazza, con le strade del centro chiuse a partire dalle 15, per lasciare spazio alle 17.40 alla rievocazione storica sulle gradinate di viale Marinelli. Alle 18.30 la fiaccolata con salita a Coia assieme al Vecchio Venerando, convoglierà con l’accensione del Pignarûl Grant prevista per le 19, assieme a tutti gli altri presenti nella conca tarcentina. «Sono circa trenta o quaranta anni che ricopro questo ruolo – racconta Giordano Marsilio, comunemente conosciuto come il Venerando –. Il mio ruolo è quello di osservare l’andamento del fumo. Come ogni anno, si guarda a quel che è successo l’anno prima e, una volta acceso il falò, si osserva la direzione presa, anche grazie al vento. Ciascun punto cardinale indica un differente esito d’annata. Si tratta di un andamento ipotetico, che bilancia quel che è stato e quel che sarà». 

Fuochi e bagliori dal mare fra Lignano e Latisana

Una lunga giornata illuminata dalle suggestioni dei fuochi epifanici. La Bassa friulana tiene a questa tradizione e sono numerosi gli appuntamenti che si stanno preparando per questi ultimi scampoli di festa. Le foghere sono sempre accompagnate anche dall’arrivo delle befane, per la gioia di grandi e bambini. Il comune di Latisana, con le sue cinque foghere parte domani alle 15.30 da Piazza Indipendenza con “Arriva la Befana”.

Alle 17, dopo una serie di eventi dedicati ai bambini, la befana approderà ad Aprilia Marittima, dove ci sarà anche una foghera da cui verrà accesa una fiaccola che, dall’acqua raggiungerà Pertegada unendo simbolicamente le due frazioni. Prima però, alle 18, si accenderà la Foghera di Sabbionera- Paludo, dietro all’ospedale all’incrocio tra via Stretta e Scala Donati. Alle 18 anche a Lignano, dal mare si vedrà l’arrivo di un’imbarcazione con la Befana che aprirà l’evento che culminerà con l’accensione della pira allestita sull’arenile dell’ufficio 7 di Sabbiadoro dal Gruppo alpini.

Nella località balneare si è scelto di adottare sia il nome Foghera che Pignarul, mettendo insieme le diverse tradizioni che si incontrano sulla spiaggia. Alle 18.30 saranno gli alpini di Ronchis ad accendere la loro Foghera che ha trovato posto in via del Bosco, sotto all’argine. Ovunque the, vin brulé e pinsa daranno ristoro ai presenti che attenderanno di capire come si presenta questo nuovo anno dalla direzione del fumo. Diventata ormai un evento vero e proprio, che parte infatti già stasera, è la 34° Foghera tal Timent di Pertegada. Domani alle 20 circa è previsto l’arrivo dei canottieri Kayak Fiume Corno di Castello di Porpetto e della fiaccola di Aprilia Marittima. Saranno loro ad accendere la grande pira di una ventina di metri in mezzo al Tagliamento, regalando suggestioni moltiplicate dal riflesso sull’acqua.

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L’evento, diventato ormai famoso ben oltre il comune di Latisana, si concluderà con uno spettacolo di fuochi d’artificio e musica, prima di dare avvio al concerto degli Absolute 5 in piazza Santo Spirito, all’interno della tensostruttura. Il giorno 6 invece, alle 17.30 saranno gli Skaupaz Toifl di Tarvisio ad accendere la pira per la 39° Foghera di Latisanotta, da sempre l’evento conclusivo delle feste della Bassa Friulana a metà tra suggestioni, tradizioni e tanto buon cibo.

Per garantire lo svolgimento delle manifestazioni in sicurezza la polizia municipale di Latisana ha firmato alcune ordinanze che prevedono per domani, dalle 13 alle 20 il divieto di transito e di fermata in piazza Indipendenza. Per quanto riguarda Pertegada verrà chiusa la piazza Santo Spirito, con divieto di fermata in tutti gli stalli dei parcheggi e verrà inoltre chiusa alla circolazione veicolare dalle 17.30 di domani all’1 del 6 gennaio. 

I falò illuminano la Bassa, ad Aquileia il rito di Beleno

La Bassa friulana si illumina con i fuochi epifanici, una tradizione molto radicata in tutto il Friuli Venezia Giulia e dalla forte valenza simbolica e di aggregazione.

Ad Aquileia, uno dei falò più significativi, l’evento si incentra, lunedì 6 gennaio alle 18, con il rito di Beleno delle antiche popolazioni celtiche, legato all’accensione del fuoco della Cabossa da parte della befana. Tre gli appuntamenti a Cervignano: si inizia domani alle 18 con il pignarûl di Muscoli al campo di calcio: a seguire la cena offerta dalla bocciofila. Alle 18.30 spettacolare falò sui laghetti a Strassoldo, con la befana che arriva in barca, a seguire pastasciutta e brulè per tutti. Lunedì è la volta di Scodovacca con la benedizione dei bambini alle 16 e l’accensione del pignarûl nella zona chiesa.

A San Giorgio di Nogaro, inizia la Canoa San Giorgio domani alle 18.30 con l’arrivo dal fiume Corno della befana in “batela”; alle 19.30 accensione del pignarûl. Mentre lunedì, in località Galli l’Ars si accende lo storico pignarûl alle 17.30 con pinza e vin brulè. Sempre il 6 alle 18 accensione del fuoco epifanico, ma l’iniziativa parte alle 17, in piazza Fontana nella frazione di Chiarisacco, e a seguire minestrone e cotechino per tutti con estrazione della lotteria.

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Doppio appuntamento a Torviscosa: si inizia domani a Malisana con il pignarûl dell’Asd Malisana alle 18.30 al campo sportivo, a seguire polenta e cotechino e l’estrazione della lotteria. Lunedì, invece, dopo la benedizione dei bambini alle 14.30 e i giochi con gli animatori, la collaborazione pastorale accenderà il pignarûl.

Spettacolare anche la befana che vien dal mare di Marano del 6 gennaio, alle 15, con doni per i più piccoli. A seguire la grande tombola da 600 euro. A Jalmicco di Palmanova domani alle 18.30, pignarûl a cura del gruppo Ana e lunedì in via Vallaresso alle 19 accensione del Falò sempre a cura del gruppo Ana.

Lunedì a Bagnaria Arsa, dalle 8.30 in piazza San Giacomo marcia dei Magi di 7, 15 e 21 chilometri a cura del circolo culturale di Campolonghetto e Chiarmacis. Lo stesso giorno, a Porpetto, dopo il concerto delle 16 in chiesa a Castello, al parco festeggiamenti accensione del falò epifanico. 

A Codroipo torna il Fogoron, a Dignano c’è il Fofolò

Ritornano Re Codrop e il Fogoron di inizio anno a Codroipo dopo tanti anni di attesa. Domani, dalle 18.30, negli Impianti base di Codroipo, si svolgerà l’iniziativa a scopo benefico a cura di Codroipo C’è, con la collaborazione dei vigili del fuoco volontari e del Reggimento Lancieri di Novara (V°). Alle 20, seguirà alle 20, al campo sportivo di Zompicchia il Fogoron da la Befane a cura di Pro loco e parrocchia. Stessa ora, al campo sportivo di Lonca (Via dei Bears) Fogoron dell’Epifania a cura della Pro Loco. Fuochi epifanici anche a Beano e Goricizza e lunedì 6, alle 18.30, dietro la canonica di Iutizzo Fogoron e arrivo dei Re Magi a cura di Amatori calcio San Marco Iutizzo. Tanti gli eventi nel Medio Friuli e nella Collinare.

A Flaibano pignarûl antistante la chiesetta degli alpini domani, alle 20, organizzato dagli alpini, a Mereto di Tomba, lunedì 6, alle 18, accensione della “Tamosce” sulla strada per Coderno organizzato dalla Pro loco, a Sedegliano, nella frazione di Gradisca, domani accensione del “Fogoron” alle 17, a cura della Pro loco, e, alle 18, a Coderno nel campo sportivo a cura dell’associazione La Montegane, alle 19 a Redenzicco in via Piave; a Rivis, alle 19.30, all’incrocio di via Battiferro e via della Riva, alle 20 a San Lorenzo nel prato sul retro del parco dei festeggiamenti. Solo nella frazione di Grions si accenderà lunedì 6, alle 20, dietro l’ex asilo a cura degli alpini e della parrocchia A Basiliano, grazie alle Pro loco, pignarûl domani in via Cavour a Blessano, alle 18; il 6, alle 19, in via Isonzo 1 a Vissandone e alle 18 a Villaorba in via Vieris.

A Dignano, accensione de il Fofolò lunedì 6, alle 18, in via Pieve, a Carpacco nel parco festeggiamenti “La vent “brucerà invece domani alle 19, a seguire spettacolo pirotecnico, e a Vidulis falò epifanico alle 19.30, anche qui nel parco festeggiamenti. A Coseano nella frazione di Nogaredo di Corno domani dalle 18 accensione della pira nell’area verde “Del Pasco” organizzato dall’associazione Amis dal Pasc, a San Vito di Fagagna, domani accensione fuoco epifanico, alle 18, nell’area sportiva.

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Il 6 gennaio, dalle 17, si terrà la 42ª edizione delle fugarèle, la tradizionale festa epifanica nell’area festeggiamenti “Sagre dai Ucei e de Viscje” a Camino di Buttrio. L’evento prevede la partecipazione delle Befane e dei Re Magi accompagnati dall’associazione Ruedis Libaris di Buttrio. Durante la serata, sarà disponibile brulè non-stop. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza al progetto “24 Ore di Buttrio”. A Fagagna, lunedì 6 gennaio la Pro loco e il gruppo alpini di Fagagna festeggiano l’epifania in collina con il “Pignarul della solidarietà” che prevede alle 17.30 il raduno in piazza Unità d’Italia con accensione delle fiaccole, alle 18 salita in collina (Mont di Bisic) e alle 18.30 l’accensione della pira. A Pagnacco, lunedì 6, alle 19.30, lungo la strada per Colloredo di Monte Albano, con fiaccolata e vin brulè. —



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