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NordEst – In provincia di Trento, dove i saldi invernali sono sostanzialmente liberalizzati e basta una comunicazione ufficiale 15 giorni prima dell’avvio, gran parte degli esercizi commerciali ha cominciato le “svendite”. “Il business è cominciato in maniera discreta, niente male”, osserva Gianni Gravante, presidente regionale del Trentino Alto Adige di di Federmoda Confcommercio. “Si temeva un avvio in sordina, mentre invece abbiamo visto che l’atteggiamento dei clienti è positivo”, aggiunge Gravante.
“Si avverte ancora l’effetto mercatini – conclude – che si sentirà di sicuro anche domani, mentre non so se sarà così anche lunedì: se l’ultimo giorno fosse stato una domenica avrei detto di sicuro, ma così non so. Per il momento tra i clienti ci sono ancora turisti”.
I riscontri di Mauro Paissan, presidente di Confesercenti, sono sostanzialmente gli stessi. “Rispetto alle attese – spiega – le vendite stanno andando discretamente. Di sicuro meglio rispetto a quelle che erano le previsioni, anche alla vigilia delle festività”. Paissan rileva una positiva controtendenza: “Naturalmente è troppo presto per parlare di cifre, ma nelle dichiarazioni dei consumatori c’è ancora una preferenza per gli esercizi tradizionali rispetto all’online – aggiunge il presidente di Confesercenti – Nelle previsioni c’era anche una tendenza a premiare l’abbigliamento”. Anche secondo Paissan i mercatini trascineranno almeno in parte l’avvio dei saldi invernali in Trentino: “Per i primi cinque sei giorni avremo anche turisti fra i clienti”, ha concluso.
Le analisi a livello nazionale parlano di una maggior propensione all’acquisto, fino a 307 euro a famiglia secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio. Quasi sei italiani su dieci acquisteranno prodotti durante i saldi invernali e già di uno su cinque spenderà di più rispetto al 2024. In provincia di Bolzano i saldi cominciano l’8 gennaio.
Anche nel 2025, le date di inizio variano tra le regioni, ma la maggior parte ha aderito agli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”, approvati il 24 marzo 2011, che fissano l’avvio al primo giorno feriale prima dell’Epifania. La durata prevista è di otto settimane, anche non consecutive, con i dettagli definiti a livello regionale e dai singoli comuni. Di seguito, il calendario completo regione per regione.
La data di inizio dei saldi invernali è fissata a sabato 4 gennaio 2025, in quasi tutta Italia. Fanno eccezione l’Alto Adige, dove inizieranno mercoledì 8 gennaio, con la possibilità di allestire i punti vendita già da domenica 5, e la Valle d’Aosta, dove sono iniziati il 2 gennaio.
Regioni | Saldi | Vendite promozionali |
---|---|---|
Abruzzo | 4 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Basilicata | 4 gennaio – 1 marzo | con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Calabria | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Campania | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Emilia Romagna | 4 gennaio – 4 marzo per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Friuli Venezia Giulia | 4 gennaio – 31 marzo | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Lazio | 4 gennaio per 6 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Liguria | 4 gennaio – 17 febbraio per 45 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
Lombardia | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Marche | 4 gennaio – 1 marzo | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Molise | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi |
Piemonte | 4 gennaio per 8 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Puglia | 4 gennaio – 28 febbraio | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Sardegna | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
Sicilia | 4 gennaio – 15 febbraio | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Toscana | 4 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Umbria | 4 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
Valle d’Aosta | 2 gennaio – 31 marzo | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
Veneto | 4 gennaio – 28 febbraio | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
Trento e Provincia | per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi |
Di seguito il vademecum con le regole di base per Saldi chiari e sicuri, curate da Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante;
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless;
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
- Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. In particolare, si evidenzia che nelle regioni in cui è possibile effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) o fino a 15 giorni prima della data inizio saldi (Calabria , Puglia e Valle d’Aosta) il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.
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