Fanno 400 chilometri per non giocare mai la partita: una beffa senza precedenti

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Un caso più unico che raro, per la situazione creatasi e per il livello del campionato. Nel campionato di Eccellenza piemontese/valdostano rischia di crearsi una situazione rarissima, che non si ripete addirittura dalla stagione 2016/2017: una delle 32 squadre iscritte è molto vicina dall’essere esclusa dal campionato, per le troppe rinunce. Stiamo parlando della Pro Novara, società iscritta al girone A che, dopo non essersi presentata al campo il 22 dicembre contro il Settimo, ha mancato l’appuntamento in casa anche il 5 gennaio, data in cui si sarebbe dovuto disputare il recupero contro il Quincitava. 


OLTRE IL DANNO, LA BEFFA

Torniamo un passo indietro. La situazione Pro Novara non è mai stata rosea, né nei risultati né nella gestione tecnico-dirigenziale. 4 allenatori cambiati, tanti giocatori transitati e pochi risultati, con la classifica che recita ultimo posto a 7 punti, che ipoteticamente sono però 5, visto il -2 che arriverà dal Giudice Sportivo per aver rinunciato a due partite. Il primo problema si era visto già l’8 dicembre, quando in occasione di Pro Novara-Quincitava la partita non si è disputata per la mancanza dell’ambulanza, che deve essere obbligatoriamente presente a bordo campo.

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Il regolamento prevedeva, in teoria, un 3-0 a tavolino a favore del Quincitava, che però non è arrivato: infatti la Pro Novara ha presentato la documentazione che attestava un guasto al mezzo, che non è riuscito ad arrivare in tempo alla partita. La partita è stata quindi programmata inizialmente per il 18 dicembre e successivamente per il 5 gennaio, ma il destino ha voluto che questa gara non si giocasse mai.


«ABBIAMO SPESO SOLDI INUTILMENTE»

Quello del ricorso fatto per evitare il 3-0 a tavolino è stato di fatto l’ultimo segno di vita della società. Dopo quel giorno sono arrivati il 4-0 contro il Borgosesia il 15 dicembre (con la rosa già ridotta all’osso e il solo tecnico Marco Mellano a fare le veci per tutti) e la prima rinuncia contro il Settimo il 22 dicembre. Con l’addio dello stesso Mellano il 30 dicembre era pressoché scontato che il recupero del 5 gennaio non si sarebbe giocato, ma nonostante ciò il Quincitava ha dovuto nuovamente fare circa 200 chilometri per raggiungere Novarello e ritrovarsi solamente con la terna e il gestore dell’impianto.

«Siamo arrivati con 10 minuti di ritardo a Novarello, erano già presenti sia il gestore dell’impianto che la terna – spiega il vicepresidente Battista Giovanetto – Sapevamo già come sarebbe finita, ma vogliamo capire per quale motivo ci hanno “obbligato” a fare tutta questa strada, di nuovo. Se sapevano che tanto la situazione non sarebbe migliorata, perché la Pro Novara ha dovuto lottare per rigiocare questa partita? Di fatto abbiamo speso soldi inutilmente, ci siamo fatti 400 chilometri per poi alla fine non giocare. Almeno siamo stati lungimiranti, abbiamo chiamato Novarello in mattinata per fermare il campo e chiedere se si poteva disputare un’amichevole tra di noi. Almeno ci siamo allenati in famiglia, seppur lontani da casa…».

Tolta la sgambata in famiglia, unica nota lieta del pomeriggio del Quincitava, resta tanta amarezza per tutto il contorno. «Penso pure al povero arbitro, della sezione di Tivoli (vicino Roma, ndr): si è fatto una marea di chilometri per una partita che sapevamo tutti che non si sarebbe giocata. Siamo onesti, noi siamo una società “pane e salame”, tutte le spese che abbiamo sono prese in carico da noi dirigenti: di fatto abbiamo buttato i soldi».


LA SITUAZIONE PRO NOVARA

Non è ancora il momento di recitare il “De Profundis”, ma poco ci manca. La situazione in casa Pro Novara è nera: dopo il sopra citato addio di Marco Mellano, che già qualche settimana fa parlava di «Organigramma crollato e totale mancanza di dirigenti e preparatori», non sembra avere un barlume di positività. La rosa di fatto non esiste più, manca l’allenatore e l’unico nome nuovo che è circolato in questi giorni è quello del direttore sportivo, Ettore Menicucci (ex Bra, PDHAE e Pavia tra le tante).

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Eppure, il presidente Chianese aveva assicurato già Mellano qualche settimana fa che gli acquisti sarebbero arrivati, ma la realtà dei fatti è un’altra. Alla Pro Novara manca pure il campo, visto che l’accordo con Novarello è terminato a fine 2024 e non è stato rinnovato, con la società che ha provato ad accasarsi a Santhià e addirittura a Milano, al campo dell’Aldini. L’ultima chance sarà già domenica prossima, il 12 gennaio, nella sfida contro il Baveno Stresa: se la Pro Novara non si presenterà sarà addio al campionato e il campionato di Eccellenza sarà stravolto. 





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