I lavoratori dei treni: i disagi colpiscono non solo i clienti, ma anche noi: ecco come

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Treni vecchi, turni di lavoro allungati, incomprensioni con il personale ferroviario francese, aggressioni: questi i disagi messi in evidenza dalla Federazione Italiana Lavoratori Trasporti della Cgil Cuneo. Il punto centrale del comunicato, che riportiamo di seguito, è la messa in luce del fatto che i disagi della rete ferroviaria cuneese colpiscono anche coloro che lavorano sui treni e non solo i clienti.

É ormai a conoscenza di tutti che il servizio di trasporto ferroviario in provincia di Cuneo ha raggiunto criticità tali da essere meglio definibile con il termine disservizio.
Come Filt Cgil Cuneo avendo a cura la tematica e la tutela del servizio da mesi monitoriamo la situazione.
Sono ormai numerosi sulle varie testate giornalistiche i vari articoli che, comprensibilmente, riportano la frustrazione di pendolari e viaggiatori. Ci teniamo però a riportare le numerose lamentele che arrivano anche da parte dei lavoratori del settore ferroviario, specialmente dal personale di front office, che è a contatto con la clientela e vive in primis le continue problematiche, perché spesso si è portati a credere che parte della colpa sia da attribuire a chi sui treni ci lavora.
Innanzitutto bisogna tenere conto del fatto che per una serie di ragioni politiche, in regione Piemonte il parco treni è mediamente vecchio, con tutte le problematiche che ciò comporta. Questo tipo di materiali richiedono una manutenzione particolare, che spesso non è possibile eseguire nei tempi e nei modi corretti, o in alcuni casi è stata trascurata negli anni.
Quello che più infastidisce la clientela è la mancanza di comunicazioni, che spesso finiscono per ricevere dalle app o da canali social, prima che dal personale di bordo treno. Quello che però spesso sfugge ai viaggiatori è che vi è una mancanza di comunicazione tra i centri di controllo che dovrebbero fornire le informazioni e il personale.
Questi problemi di gestione, comunicazione e stato dei materiali influiscono sulla qualità del servizio ma quello che spesso si tende a dimenticare è che influiscono anche sulla qualità del lavoro del personale viaggiante. Esempi pratici sono che se un treno fa ritardo, il personale o si vede accorciata o del tutto eliminata una pausa, o potrebbe voler dire che a sua volta finisce dopo il turno di lavoro.
I servizi igienici a bordo dei treni a disposizione della clientela sono gli unici presenti, per cui sono gli stessi che vengono utilizzati anche dal personale, quindi se non sono agibili non lo sono nemmeno per i lavoratori.
Questo per quando riguarda le materie che concernono Trenitalia.
D’altro canto anche sulla rete RFI riscontriamo guasti sempre più frequenti, che portano al blocco della circolazione anche per svariate ore.
Vogliamo poi parlare anche della linea Cuneo/Ventimiglia, che ogni giorno è teatro di soppressioni e ritardi. Spesso le soppressioni avvengono a seguito di scioperi del personale francese, che non sempre vengono comunicati in tempi consoni al personale italiano. Inoltre nelle ultime settimane sono usciti numerosi articoli sulla revisione delle tariffe internazionali, comunicazioni che però le testate hanno omesso di dire che non sono ancora attuative. Questa risonanza di una consistente riduzione dei prezzi non ha fatto altro che acuire
lo scontro tra viaggiatori e personale.
In conclusione ci teniamo a precisare un concetto che media e politica hanno cavalcato molto in questo periodo. Se in un settore come il trasporto pubblico si dichiara sciopero in giornate come venerdì o lunedì, non ha senso parlare di weekend lungo poiché a differenza di un impiego di ufficio il personale lavora su turni avvicendati 7 giorni su 7, per cui anche aderendo allo sciopero potrebbe benissimo essere in servizio il
giorno seguente.
Tutto ciò per chiarire che tali criticità investono sì la clientela ma anche il personale. Comprendiamo che i viaggiatori si interfaccino con il personale di bordo, ma ci preme informare che essi stessi stanno vivendo la condizione di disagio. La presente oltre che informativa vuole essere un invito quindi al rispetto dell’altro, perché capiamo la frustrazione ma non giustifichiamo, e non giustificheremo mai, la violenza né verbale né fisica.
FILT CGIL CUNEO





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