Sabato 1 febbraio alle ore 21 e domenica 2 febbraio alle 18 il sipario del Teatro Nuovo di Pisa si alza sullo spettacolo “Stai zitta!”, tratto dal libro di Michela Murgia con la regia di Marta Dalla Via e con Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini. Le tre attrici hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Inevitabile quindi si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro, offrono così l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, Questa, Melis e Galantini, guidate dalla sapiente regia di Dalla Via, coinvolgono il pubblico nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”! Una produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione, LaQ-Prod e Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, con il sostegno di Armunia.
Venerdì 7 febbraio ore 21, “Uno, Due e Tre !” Da Ferenc Molnar
Uno, due e tre! è un sabba aziendale, un inno dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, una ricognizione accurata dei superpoteri di un milionario terrestre. Questa la trama: un capitalista senza scrupoli, alla vigilia delle sue vacanze, si trova di fronte ad una grana imprevista: la figlia di un magnate americano che gli era stata affidata per un viaggio di istruzione ha sposato un tassista anarchico e sta aspettando un figlio da lui. Il magnate sta arrivando per riprendersi la figlia, tra un’ora sarà nell’ufficio del nostro capitalista, e il patatrac sembra inevitabile. Ma il vulcanico direttore d’azienda ha un’idea geniale: trasformare in quel misero giro di clessidra il tassista anarchico e proletario in un miliardario! Scritta da Ferenc Molnar, il famosissimo autore de I ragazzi di via Pal, la commedia divenne un film nel 1961 per la regia di Billy Wilder e l’indimenticabile interpretazione di James Cagney. Adattamento e regia I Sacchi di Sabbia con Giulia Gallo, Massimo Grigò, Annibale Pavone, Tommaso Taddei. Una produzione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con I Sacchi di Sabbia e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Venerdì 14 febbraio, ore 21. “Il diario di Adamo ed Eva” da Mark Twain. Regia di Luca Biagiotti.
Adamo ed Eva. Al di là delle personali credenze religiose, giochiamo a vederla come la storia dell’incontro tra il primo Uomo e la prima Donna che sono esistiti. Come una leggenda. Come un mito. Questi due esseri, così diversi tra loro, ma in tante cose, forse, anche molto simili, si incontrano e cercano di conoscersi e capirsi reciprocamente, curiosi di notare quanto l’altro… o l’altra… differisca da sé. Provano a trovare dei punti di incontro, delle soluzioni che vadano bene ad entrambi. A volte l’unica soluzione sembra quella di distaccarsi, allontanandosi il più possibile per evitare le fatiche del sopportare l’altro. Poi però si finisce col ritrovarsi. Come riuscire a far vincere la scelta di andare avanti insieme, come coppia, rispetto alla scelta di proseguire il proprio cammino ciascuno per conto proprio? Come far vincere la voglia di farsi compagnia, di accompagnarsi sempre e comunque, nelle gioie e nei dolori, nella buona e nella cattiva sorte, convincendosi che forse insieme è davvero meglio e, forse, anche più bello? Mark Twain ci racconta questa storia con leggerezza, come in un gioco. Vi va di entrare con noi, in questo gioco e, magari, di provare a farlo con la stessa leggerezza? Regia di Luca Biagiotti con Annalisa Cima e Andrea Console. Una produzione Teatro Nuovo – Binario Vivo.
Sabato 22 febbraio ore 21 e domenica 22 febbraio ore 18. “Io – Antonio Rezza”, di Rezza Mastrella.
Sabato 22 febbraio alle 21 e replica domenica 23 alle 18 in scena al Teatro Nuovo di Pisa il dissacrante “Io – Antonio Rezza” di Flavia Mastrella e Antonio Rezza – Leoni d’oro alla carriera. La Biennale di Venezia 2018. Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro. Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare. Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato. Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui. E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita. Infine, la catastrofe: Io si ridimensiona… Di Flavia Mastrella e con Antonio Rezza, quadri di scena Flavia Mastrella. Una produzione: REZZAMASTRELLA, La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello.
Venerdì 28 febbraio ore 21 e sabato 1 marzo. “Bianco” di Giuseppe Tartillo.
Venerdì 28 febbraio e sabato 1 marzo alle ore 21 in scena al Teatro Nuovo “Bianco”, testo e regia di Giuseppe Tantillo. Mia e Lucio si conoscono un pomeriggio nel reparto di oncologia dell’ospedale locale. Hanno rispettivamente 37 e 40 anni. E se non fosse che sono entrambi terrorizzati dall’idea di morire, si accorgerebbero subito che non si tratta di un incontro qualunque. Ma come si fa a riconoscere la vita mentre si sta guardando in faccia la morte? Ed è possibile immaginare un futuro se non si è sicuri di avercelo? È più o meno da qui che “Bianco” parte per raccontare l’incontro tra due anime che, per potersi afferrare, devono prima di tutto riuscire a rimanere attaccate ai propri corpi. Una produzione Binario Vivo Teatro Nuovo/ Accademia Perduta Romagna Teatri/ Teatri molisani.
Altre date
World Music, “Calendario Popolare”. Sabato 8 febbraio ore 21. Moroloja. “Moroloja. Da Fedra a Pasolini”
Moroloja – Da Fedra a Pasolini è un lavoro che pone al centro il corpo e la voce, una danza continua nello spazio e nel tempo, come una carrellata ininterrotta di racconti, rimandi iconografici, movimenti che si sgretolano per rinascere in altro, senza lasciare il tempo di respirare. Una verità cruda e presente posta davanti agli occhi dello spettatore, che più che rispondere, crea nuove domande. Il punto di partenza della ricerca del seguente lavoro è la lettura di Morte e pianto rituale di Ernesto De Martino e il documentario Stendalì – Suonano ancora di Cecilia Mangini, la prima documentarista italiana. Di e con Mattia Carlucci e Riccardo Cananiello.
Teatro per bambini.
Domenica 9 febbraio, ore 17 “Cappuccetto Rosso”, di Seven Cults
Domenica 16 febbraio, ore 17 “Giovannone e Musetta”, progetto Beno Mazzone
INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Tel: 3923233535, sito web: www.teatronuovopisa.it
Biglietteria online: www.ciaotickets.com
Botteghino del Teatro Nuovo, Piazza della Stazione, 16 Pisa, aperto martedì dalle 10 alle 13 e giovedì dalle 15 alle 19. Nel corso della stagione la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Biglietto intero 15 euro, convenzionati, soci e dipendenti Unicoop Firenze, 13 euro, studenti e dipendenti Università di Pisa 10 euro. Gratis bambini sotto i 10 anni.
E-mail: biglietteria.teatronuovopisa@gmail.com,
Per partecipare agli eventi del Teatro Nuovo è richiesta la tessera annuale di Binario Vivo APS, al costo di 3 euro.
Fonte: Ufficio Stampa
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