Basket LBA 14a giornata: Belinelli è immortale, Bologna se lo gode. Cremona scopre Brotto: che esordio!

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L’analisi della 14a di LBA. Perdono le prime tre e subito le big ne approfittano. Belinelli e Pajola fanno volare la Virtus con le “quota italiane”, ma è Cremona che stupisce

Passano gli anni, finiscono le feste, ma Marco Belinelli rimane un caposaldo del basket italiano. Forse perché ha un corpo che non sa che si possa davvero invecchiare: Benjamin Button al Beli fa un baffo, perché quanto visto nel debutto in LBA della Virtus nel 2025 va nella direzione opposta a ciò che la logica lascerebbe presupporre. Una prova al solito debordante per consegnare alla Segafredo una vittoria pesante nel derby di Reggio Emilia, buona per salire al terzo posto in classifica e garantirsi così un migliore incrocio nella final eight di Coppa Italia. Anche se la prima giornata del nuovo anno ha lasciato in eredità tante sorprese.

Brotto, altro che rimpiazzo: Cremona ha trovato il… Re Mago

Prima di passare a incensare come si deve Belinelli, giusto fare un salto a Cremona. Dove a fine anno hanno deciso di affidare la panchina a Pierluigi Brotto, già vice dell’esonerato Demis Cavina. Per qualcuno, una soluzione tampone e nulla più: il tempo di consegnare alla società l’opportunità di mettere le mani su un coach di primo piano e tutto si sarebbe esaurito in una normale fase di “traghettatore”.

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Solo che ieri Cremona è andata a espugnare Trento, cioè il campo dei primi della classe, e lo ha fatto dopo essere stata sotto anche di 19 punti a metà del secondo quarto. Brotto non ha fatto mai un passo indietro: impeccabile ed elegante nel suo vestito e con capello perfettamente ingellato, non s’è perso d’animo e ha caricato i suoi ragazzi come se ci fosse ancora una speranza per ribaltare l’inerzia della partita. E alla fine la partita l’ha ribaltata per davvero, espugnando Trento per 90-86 e confezionando due punti pesantissimi nella rincorsa salvezza della Vanoli.

“Mi sembra un sogno, venire a Trento e vincere in questo modo è pazzesco. Cosa ho fatto di così ‘speciale’? Ho solo dato un pizzico di morale e fiducia a un gruppo che necessitava solo di una scintilla”. Ora sarà dura togliere Brotto da quella panchina, ma a Cremona sono tutti convinti di aver trovato il loro Re Mida. Anzi, il loro re mago, visto il periodo.

Belinelli mago, ma Pajola non è da meno: è Italian Virtus

Due ore dopo l’exploit di Cremona, al PalaBigi di Reggio è andato in scena il Belinelli show. E torna sempre il numero 19, ovvero il quantitativo di punti di serata realizzato dall’ex Spurs, che ha saputo tirar fuori la Virtus da una situazione che poteva rivelarsi assai complicata, complici le assenze contemporanee di Zizic, Shengelia e pure di Clyburn, out dopo una panciata di minuti appena.

Belinelli che in tempi non sospetti aveva affermato di poter rinunciare a tante cose, ma non all’affetto dei suoi familiari e ad… Alessandro Pajola. Che è il perfetto Robin della situazione, affiancato a Batman Belinelli: 10 punti per il jolly di Bologna, che ha fatto sempre la cosa giusta al momento giusto.

La Virtus con Ivanovic ha ripreso a marciare abbastanza spedita tanto in Italia, quanto in Europa, al netto dell’ultimo ko. in casa del Panathinaikos. E in virtù degli scivoloni contemporanei di Trento, Brescia e Trapani s’è portata al terzo posto a una sola giornata dalla fine del girone d’andata, il che significa che sarà presumibilmente testa di serie alla final eight di Coppa Italia. Dove 6 squadre sono già sicure di aver staccato il pass (Trento, Brescia, Virtus, Trapani, Milano e Reggio Emilia), mentre Treviso, Trieste e Tortona si giocano gli ultimi due posti.

Coppa Italia, Treviso può ancora sperare (ma è dura)

Proprio Treviso è l’altra faccia bella e felice di giornata: batte anche Brescia dopo aver dominato per lunghi tratti di partita e si guadagna un’ultima chance per chiudere tra le prime otto, confezionando un’altra prestazione (con annesso risultato) di assoluto valore in coda a una fase decisamente favorevole, trascinata sempre da Harrison che ne firma 20 anche in faccia alla prima della classe.

Vitucci però è “obbligato” a tifare Scafati: solo con un ko. di Tortona contro i campani (sarebbe il secondo dopo quello subito a Napoli sabato scorso), unito alla contemporanea vittoria della Nutribullet a Varese, le porte della final eight di Torino si apriranno (oppure in caso di arrivo a quota 16 di Treviso, Tortona e Trieste, che impone dunque i ko. delle due formazioni attualmente davanti). Alla fine potrebbero risultare decisivi i canestri di Uthoff e Valentine che hanno spedito in orbita Trieste a Scafati, piegata al supplementare.





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