da Chiara Ferragni a Leonie Hanne follower (e popolarità) in caduta libera. Ecco chi li sostituirà

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C’erano una volta, tra i 10 e i 15 anni fa, i blog di moda. I Millennial si ricorderanno bene il momento della giornata in cui si collegavano a The Blonde Salad per buttare un occhio all’ultimo outfit di una Chiara Ferragni in erba: all’epoca indossava gli Ugg e i jeans skinny, le maglie di H&M e qualche borsa firmata come tutte noi che avevamo all’incirca la stessa età. Insieme a lei le star erano Andy Torres di Stylescrapbook, Aimee Song di Songofstyle e poche altre. 

Poi è arrivato Instagram e le blogger di moda ci si sono trasferite in massa, accumulando follower e diventando così rilevanti da spuntare come funghi nel front row delle sfilate. Sono nate le collaborazioni con i brand, i post sponsorizzati, il concetto di “fashion influencer” su cui qualcuna è riuscita a costruire un impero. Imperi che, all’alba del 2025, sono sul viale del tramonto, alcuni già sostanzialmente collassati. Oggi basta scorrere rapidamente i numeri per accorgersi che le principali influencer di moda non se la passano affatto bene, anzi, siamo probabilmente agli albori di un (nuovo) cambiamento epocale. 

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I top fashion influencer 2024 

La classifica 2024 degli influencer fashion su Not just analytics conta su dieci posizioni nove nomi di modelle, attrici o personalità dello spettacolo. In testa c’è Georgina Rodriguez, moglie di Ronaldo e testimonial di vari marchi. Poi troviamo Hailey Bieber, Zendaya, qualche Kardashian ed Emrata. L’unico nome al di fuori del fashion system resta – malgrado le vicissitudini che sappiamo – proprio quello di Chiara Ferragni. La tendenza è cristallina: le icone di stile sono (di nuovo) le star di Hollywood e dintorni, modelli inarrivabili per la maggior parte della popolazione, quelle che frequentano i Golden Globes ed eventi di jet set vario. 

I numeri (in calo)

I follower non mentono: le furono blogger promosse a influencer sono quasi tutte in caduta libera. Prendiamo Aimee Song, 7.3 milioni di follower, che in molti ricorderanno per i look bohémien degli esordi: ha fondato negli ultimi anni il suo marchio, Amiya, ha pubblicato dei libri e provato – come molte – a diversificare. Ma i seguaci dell’ultimo mese sono oltre 3.500 in meno. Stesso calo, più o meno, per la tedesca Leonie Hanne, diventata famosa per il suo blog Oh couture e affezionata del front row: oltre 4 milioni di follower, ma anche qui la tendenza è al ribasso. E che dire delle italiane? Veronica Ferraro, grande amica di Chiara Ferragni ed ex blogger di The fashion fruit: attualmente 1.4 milioni di follower, oggi 2.400 in meno rispetto a un mese fa. L’unica della lista in crescita sembra Paola Turani, 2 milioni di follower in aumento dalla fine dell’anno scorso. 

La strategia 

Il che è emblematico della strategia di comunicazione: vince chi riesce a diversificarsi, non parlando solo di moda e relativi outfit da urlo ma dando consigli di viaggi, mostrando la vita quotidiana, la ristrutturazione della casa, insomma un’immagine più alla portata di chi la segue. In questo quadro a crescere sono le micro-influencer, quelle che riescono a instaurare un rapporto di fiducia con i follower e riuscendo a mediare tra un po’ di perfezione da sogno e un po’ di “sono una di voi”.

La svolta

Tradotto, o sei una star di Hollywood o è meglio non atteggiarsi a tale: su Instagram ormai va di moda la realtà o comunque l’autenticità. In molti sono stufi di vedere residenze extralusso, vacanze inarrivabili ai comuni mortali, sfilza di tate a prendersi cura della prole. E a intaccare la fiducia negli influencer, soprattutto in quelli di moda, sono stati una serie di intoppi nel sistema. Senza voler ricamare sul caso Pandoro, ormai noto a tutti, sono una sfilza ormai i casi di post sponsorizzati non pubblicizzati, e qualche polemica è nata anche per i capi regalati dai brand e poi rivenduti su Vinted a prezzi non proprio second hand. Insomma, il dorato mondo dei fashion influencer, fatto di outfit all’ultimo grido e scatti da sogno si è definitivamente scontrato con la realtà. Volete una parabola discendente? Quella di Leandra Medine, “mente” di Man Repeller, uno dei blog di moda più famosi del mondo per i suoi estrosi look antesignani di qualsiasi mix&match. Quando il blog è cresciuto e diventato un business ha dovuto fare un passo indietro in seguito ad accuse di razzismo nei confronti dei dipendenti. Il sito è poi stato chiuso e il resto è storia (lei è rimasta su Instagram con un milioncino di follower). 

Gli indizi

Emblematica la (clamorosa) assenza degli influencer dai front row di molte delle ultime sfilate: dopo essersi conquistati un posto tra i giornalisti e le varie personalità pare che stiano lentamente abbandonando il campo. A prendere il loro posto gli atleti (vedi i tennisti Berrettini e Martinenghi che hanno sfilato durante le ultime fashion week) e soprattutto le star del K-pop con le loro vagonate di follower. All’ultima sfilata Valentino l’ospite più attesa era Freen Sarocha, attrice, modella e cantante tailandese da quasi 5 milioni di seguaci su Instagram. 

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