Dopo Regali di Natale e Viaggi di Capodanno, arrivano i Saldi: periodo magico per Bnpl e Credito al consumo – PLTV.it

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di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Il 2024 ha chiuso con i tassi d’interesse sui mutui e sugli altri finanziamenti a famiglie ed imprese in calo, grazie al progressivo aggiustamento del costo del denaro da parte della Bce: nei primi 12 giorni di dicembre, secondo gli ultimi dati ufficiali ABI, l’Euribor a 3 mesi – molto usato per i mutui a tasso variabile – è stato in media del 2,88% (-13 punti base rispetto a novembre 2024 e -112 sul valore massimo dell’ottobre 2023); mentre l’IRS a 10 anni – più usato nel tasso fisso – si è attestato al 2,15% (rispettivamente -18 e -138 pb).

A novembre, il tasso medio sul totale dei prestiti ai privati è sceso al 4,55% dal 4,62% di ottobre, con lo spread sulle nuove operazioni a 204 pb: il tasso sui nuovi finanziamenti alle imprese è diminuito al 4,47% dal 4,73% e quello sui mutui casa al 3,23% dal 3,27% del mese precedente. Per l’associazione rallenta ancora però l’erogato a famiglie e imprese: -1,6% annuo come a ottobre, in scia al rallentamento della crescita economica, che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti. Il calo non riguarda però il credito al consumo, che anzi – in attesa dei dati ufficiali – durante il periodo natalizio avrà senz’altro conosciuto un’impennata.
Già durante l’ultimo Black Friday, e complessivamente nei mesi di ottobre e novembre fino al Cyber Monday, la domanda delle famiglie italiane è aumentata in media del 7% rispetto a ottobre 2023. Una percentuale approssimativa, quella di Crif, che non tiene conto appunto del dato di novembre 2023, quando si registrò un’analoga impennata del business creditizio. Anche perché, per molti consumatori, gli sconti di questo periodo hanno rappresentano un momento propizio per portarsi avanti con regali e spese di Natale. Ciò che è indubbio è che durante le festività – siano esse natalizie, pasquali o ferragostane – il ricorso a prestiti personali, finalizzati, affidamenti revolving e buy now pay later cresce stagionalmente insieme a consumi e promozioni commerciali. La “novità” è il boom registrato dalle ultime due forme di credito, o meglio di pagamento, cresciute anche l’anno scorso rispettivamente del 54 e del 59% nel periodo in esame.

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Nel Bnpl oltre il 20% di richieste è arrivato dalla famigerata Z Generation, eletta ormai a “traino” del mercato e obiettivo dell’advertising degli operatori: tuttavia, a ben vedere, non si tratta di una percentuale così esaltante visto che il restante 80% della domanda proviene evidentemente da fasce d’età più mature, che si sono quindi rapidamente abituate a questa forma di “prestito” alternativa e più flessibile. Segno che si tratta di uno strumento ormai consolidato anche presso consumatori più maturi e finanziariamente stabili, rivolto a un pubblico diversificato. Addirittura più della metà di chi utilizza il Bnpl avrebbe in corso almeno 2 contratti: per i ricercatori significa che le aziende stanno sviluppando strategie di fidelizzazione, ma anche di acquisizione di nuova clientela visto che è la soluzione privilegiata da oltre 60% dei “new to credit”.  Nei prestiti tradizionali, invece, i cosiddetti Baby Boomers mantengono ancora una quota rilevante del totale.
Ma – al di là delle ricorrenze stagionali – già nei primi 9 mesi dell’anno l’intero comparto del credito al dettaglio, in cui rientrerebbe il Bnpl, risulta in controtendenza rispetto alle altre forme di prestito: +5,5% a settembre secondo Bankitalia, nonostante l’allentamento monetario di Francoforte non si sia adeguatamente riflesso sull’interesse medio applicato ai finanziamenti per finalità di consumo, “è rimasto pressoché invariato al 10,5% a settembre, confermandosi più elevato di quasi 200 punti base rispetto all’Eurozona” sottolinea Via Nazionale. E il Bnpl ha il vantaggio, finché si è in regola con i pagamenti, di non averne.

Tornando al momento natalizio appena trascorso, oltre ai regali non va dimenticato il capitolo vacanze di Capodanno. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different sarebbero ben 11,5 milioni gli italiani che quest’anno si sono concessi un viaggio durante le festività, spendendo in media 335 euro a testa, per un totale stimato in quasi 4 miliardi. Ci sembra molto poco visti i rincari dei soggiorni e soprattutto dei mezzi di trasporto. Molto probabilmente, più che di “viaggi” si è trattato di ritorni alle regioni di origine di molti lavoratori che durante l’anno risiedono altrove, oppure di feste mordi e fuggi a casa di amici o parenti, col grosso della spesa concentrato negli spostamenti.
Sebbene la maggior parte dei viaggiatori abbia pagato con risparmi propri, non manca – come durante le vacanze estive o pasquali – chi ha fatto ricorso a un prestito personale, necessario per permettersi il soggiorno in una località turistica: appena il 2% del campione, percentuale che arriva a superare il 4% nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Sono questi dunque i veri vacanzieri, e non i “pendolari” di Capodanno. Anche questa ricerca si ferma però a ottobre e novembre, ed è quindi priva dell’ampia fetta di italiani che ha deciso il da farsi solo a dicembre. Ad ogni modo, chi ha domandato un finanziamento per pagare un viaggio o un soggiorno avrebbe chiesto, in media, quasi 6.000 euro (+5% a/a). Il prestito – il cui richiedente ha un’età media di 36 anni – sarà restituito in 51 rate, poco più di 4 anni. Si tratta di persone che devono rientrare in quel 73% di connazionali che – secondo Groupama – preferisce divertirsi e far baldoria anziché stipulare una polizza sanitaria che, alla metà del prezzo, gli consentirebbe di non lamentarsi più del Ssn.

A proposito di assicurazione, altra spesa da mettere in conto è quella della polizza viaggio: per Facile.it tra chi si è concesso una vacanza, più di 4 milioni ne hanno stipulata una o erano intenzionati a farlo: una percentuale stabile nel raffronto con le ferie estive 2024. Quanto costa? Secondo le simulazioni, per una settimana di ferie in Italia i prodotti che coprono assistenza, bagaglio e cancellazione partono da 28 euro, per salire a 39 se ci si sposta in Europa e a oltre 70 negli Usa.
Terminiamo la breve parentesi protection per chiudere ancora sul Bnpl, per cui la festa non è finita. E’ appena partita infatti, anche su internet, la stagione dei saldi invernali: sulle offerte promozionali peseranno le festività appena trascorse e il lungo periodo del Black Friday, tuttavia la spesa media calcolata da Federconsumatori si aggira sui 175 euro a famiglia (+3% a/a), pur nei forti i divari tra i singoli nuclei e senza contare che siti e portali online prevedono il diritto di recesso rispetto a chi nel periodo compra scontato nel negozio fisico. L’auspicio è che, con la progressiva discesa di tassi di interesse e inflazione, il trend positivo non si arresti all’Epifania ma si rinnovi la fiducia degli utenti nel ricorrere al credito per finanziare necessità e desideri del resto dell’anno.

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