Magazzino sostenibile: come ridurre l’impronta ambientale

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Le attività di magazzino sono responsabili dell’11% circa delle emissioni globali di gas serra del settore logistico. Se poi si considera la crescita costante dell’eCommerce che – secondo l’omonimo Osservatorio del Politecnico di Milano – è arrivato nel 2024 a quota 58,8 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023), anche la domanda di spazi di stoccaggio e distribuzione è destinata ad aumentare, amplificando l’impatto ambientale del settore.

In questo contesto, il concetto di “magazzino sostenibile” emerge non solo come una scelta etica, ma come un imperativo strategico per le aziende che vogliono rimanere competitive in un mercato sempre più attento alla sostenibilità. La sfida è quella di bilanciare gli investimenti necessari a questa transizione con i benefici a lungo termine, in un contesto economico spesso caratterizzato da margini ridotti e una concorrenza agguerrita.

Magazzino sostenibile: i vantaggi oltre il beneficio ambientale

Per realizzare un magazzino sostenibile bisogna intraprendere un ripensamento completo delle operazioni che non si limita alla riduzione delle emissioni, ma volge l’attenzione all’ottimizzazione dei processi, all’adozione di tecnologie innovative e alla gestione responsabile delle risorse e degli spazi.

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Così concepito, può sembrare un compito arduo per le aziende che si trovano, per la prima volta, a dover affrontare una serie di cambiamenti a cui si sommano una generale mancanza di consapevolezza, un budget limitato e altre priorità economiche. Ma sono numerosi i vantaggi che si possono ottenere, ben oltre il “semplice” miglioramento dell’impronta ecologica.

Uno di quelli più tangibili è la riduzione dei costi operativi: l’adozione di tecnologie e processi eco-friendly può infatti portare a una diminuzione sostanziale delle spese e dei rifiuti. Un altro vantaggio riguarda la conformità normativa. Con l’inasprirsi delle regolamentazioni ambientali, specialmente nell’Unione Europea, le aziende che adottano precocemente pratiche sostenibili possono evitare sanzioni e costi di un adeguamento last-minute.

Come evidenziato da uno studio pubblicato su NCBI, le pratiche di Corporate Social Responsibility (CSR) hanno un impatto positivo sulla fidelizzazione dei dipendenti che tendono a identificarsi maggiormente con i valori aziendali che rispecchiano un forte impegno ambientale, il che si riflette in una maggiore produttività e in un minor turnover.

Sul fronte della reputazione aziendale, uno studio pubblicato su Emerald Insight ha dimostrato che l’integrazione della sostenibilità nella strategia d’impresa migliora l’immagine del brand, creando valore aggiunto e contribuendo alla stabilità nel lungo periodo. Inoltre, come segnala una ricerca di LinkedIn, il 55% dei consumatori tiene conto delle pratiche di sostenibilità dei marchi al momento dell’acquisto.

I punti di riferimento per costruire un magazzino sostenibile

Attualmente tutte le aziende operative nell’Unione Europea, ad eccezione delle microimprese quotate, devono conformarsi a una serie di regolamenti ambientali. Tra questi, vi è l’obbligo sancito dalla CSRD (Corporate Social Responsibility Directive) di fornire a investitori e stakeholder le informazioni necessarie per valutare l’impatto delle proprie attività su persone e ambiente, oltre ai rischi e alle opportunità per l’impresa derivanti da problemi sociali e ambientali.

Ma quali strategie e misure occorre mettere a terra per realizzare un magazzino sostenibile? Vediamole di seguito.

Sì all’efficienza energetica

L’utilizzo efficiente dell’energia è un metodo veloce ed economico per ridurre i costi e le emissioni degli edifici, ai quali si attribuisce all’incirca il 40% del consumo energetico complessivo. Migliorare l’efficienza energetica può aumentare la redditività aziendale, proteggere da futuri rincari e potenziare la produttività. Tra l’altro non richiede cambiamenti radicali: è sufficiente aggiornare l’illuminazione a LED per ridurre i costi elettrici fino al 70%, impiegare attrezzature a basso consumo energetico come macchinari per l’imballaggio e carrelli elevatori elettrici o con batteria agli ioni di litio, e adottare fonti di energia rinnovabile come pannelli solari e turbine eoliche per alimentare il magazzino sostenibile.

Gestire in modo smart i rifiuti

I magazzini generano grandi quantità di rifiuti, principalmente cartone, plastica e metalli che, oltre a impattare negativamente sui bilanci aziendali, finiscono per inquinare l’ambiente. Per ridurre la quantità di rifiuti inceneriti nelle discariche, si può adottare un programma di riciclo completo in magazzino, esaminando la riciclabilità e compostabilità degli imballaggi. La rigenerazione dei prodotti riduce la necessità di nuovi materiali garantendo lo stesso standard qualitativo, mentre la riduzione alla fonte elimina i rifiuti prima ancora della loro creazione. Collaborare con i fornitori per limitare gli imballaggi superflui e optare per alternative biodegradabili può migliorare l’efficienza e ridurre i costi, integrando la sostenibilità lungo tutta la catena di fornitura.

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Il ruolo delle tecnologie digitali

Il cammino verso un business sostenibile dipende anche dall’integrazione di tecnologie digitali. Quelle tipiche dell’Industria 4.0, come Internet of Things (IoT) e Industrial IoT (IIoT), permettono di monitorare il consumo energetico e ridurre i rifiuti, migliorando al contempo la produttività. Rispetto ai processi manuali, l’automazione riduce l’impiego di risorse ed energia, contribuendo a ottimizzare il layout del magazzino e a minimizzare gli sprechi. Inoltre, il software di simulazione virtuale del magazzino permette di testare varie configurazioni e, insieme a un sistema di gestione del magazzino (WMS), contribuisce a incrementare l’efficienza e la produttività.

Approccio green ai trasporti

Con l’espansione del settore dei trasporti e della logistica, cresce anche il suo impatto ambientale, tanto che contribuisce a circa il 25% delle emissioni di CO2. Senza interventi significativi, questa quota potrebbe arrivare al 40% entro il 2050. L’Accordo di Parigi richiede una riduzione del 45% delle emissioni di CO2 entro il 2030, spingendo il settore a diminuire rapidamente le proprie emissioni. Per rendere il trasporto logistico più sostenibile, è possibile adottare strategie come una gestione più intelligente delle scorte per ridurre la percentuale dei resi che finisce in discarica, l’uso di software di fleet management per ottimizzare i percorsi dei veicoli riducendo il consumo di carburante e le emissioni, e infine, la transizione a carburanti alternativi, come quelli elettrici o a gas naturale.

Predisporre un magazzino sostenibile in tre passaggi

Per cominciare, occorre:

  1. Stabilire obiettivi di sostenibilità per il magazzino, ispirandosi a modelli di riferimento come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, assicurandosi che siano specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e con scadenze ben definite.
  1. Stanziare adeguate risorse finanziarie dando priorità alle aree del magazzino che necessitano maggiormente di miglioramenti e che non rispettano le normative vigenti.
  1. Implementare miglioramenti graduali introducendo pratiche di riciclo, aggiornando il sistema di illuminazione, modernizzando le attrezzature energivore, identificando e risolvendo le inefficienze nei flussi di lavoro, e adottando soluzioni intelligenti per processi chiave come la stampa e l’etichettatura.

Stampa di etichette e magazzino sostenibile: la relazione

La stampa delle etichette è cruciale per il funzionamento di un magazzino, ma il suo potenziale contributo alla sostenibilità è spesso ignorato. “Molti responsabili non considerano i costi nascosti legati a una gestione inefficiente dei processi di identificazione della merce, come interruzioni operative, ritardi o errori di spedizione, richiamo dei prodotti e spese di inventario”.

Un’indagine condotta da Brother nel Regno Unito ha rivelato che il 76% delle aziende ha subìto rifiuti di consegne a causa di codici a barre illeggibili, mentre il 59% ha riportato che etichette di scarsa qualità comportano costi equivalenti a una o più settimane di lavoro. Inoltre, il 75% ha dovuto rispedire la merce e il 42% ha stimato costi fino a € 1.160 (pari a cinque stampanti desktop all’anno) dovuti a etichettature inadeguate.

Eppure, etichette ben gestite possono contribuire al magazzino sostenibile, a partire da una gestione più efficiente delle scorte che consente di ridurre le giacenze, riutilizzare i materiali e riciclare i rifiuti, diminuendo l’impatto ambientale complessivo. Etichette chiare e accurate assicurano poi una tracciabilità adeguata dei prodotti, il che facilita le operazioni di picking e imballaggio e minimizza gli sprechi, agevolando la conformità alle norme e agli standard del settore. Infine, la precisione nella stampa delle etichette riduce gli errori, migliora l’esperienza del cliente e abbatte il numero di resi.

Innovazione sostenibile nelle soluzioni di etichettatura

Sicuramente l’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave nel fornire soluzioni sostenibili di etichettatura. Un esempio è quello delle stampanti termiche che riducono gli errori e lo spreco di etichette, garantendo stampe leggibili e di alta qualità. Offrono velocità di stampa elevate e utilizzano ribbon di lunga durata, offrendo significativi risparmi energetici nel settore industriale.

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Prive del materiale di supporto tradizionale (liner), le etichette linerless contengono in un rotolo fino al 40% in più di etichette, il che abbatte rifiuti e costi. Richiedono inoltre meno interventi di sostituzione, facilitando il riciclo e diminuendo l’uso di risorse.

I sistemi di etichettatura integrata automatizzano i processi di magazzino, migliorano la gestione delle scorte e riducono gli errori, accelerando l’elaborazione degli ordini e aumentando la sostenibilità e la fedeltà dei clienti.

Utilizzando tecnologie avanzate come codici QR, codici a barre con dati incorporati e RFID, le etichette intelligenti forniscono maggiori e più dettagliate informazioni ai consumatori sulla provenienza e durabilità dei prodotti, permettendone un uso più efficiente.

Brother si impegna a ridurre le emissioni di CO2 lungo tutta la catena del valore, con l’obiettivo di diventare carbon free e incentivare il riciclo delle risorse. L’esperienza nell’etichettatura per il settore della logistica consente di mettere a disposizione soluzioni di stampa ad alte prestazioni e per grandi volumi, garantendo la massima flessibilità grazie ai dispositivi portatili e dispositivi progettati per il magazzino e la distribuzione.



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