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L’ultimo innesto alla corte del tecnico Bua: «Cerco di portare la mia esperienza al servizio della squadra»
CAMPOBASSO – Da ‘miliziano’ alla corte di Radostin Stoytchev a Trento a ‘fantasista’ a supporto di Giuseppe Bua in Molise. Passa – a grandi linee – per questi due estremi la carriera di Michele Morelli. Il trentaquattrenne laterale pugliese ultimo innesto in casa EnergyTime Spike Devils Campobasso è più di un dolciume nell’ideale calza della Befana per il club del patron Marco Pulitano e frutto di un’autentica ‘magia’ – mai termine fu più adatto considerando il periodo natalizio dell’approdo – del direttore sportivo dei rossoblù Gennaro Niro.
Già in campo per qualche scambio a Tricase nel match contro il Lecce, sabato scorso nel trionfale confronto interno contro il Castellana Grotte (tra l’altro sua ex squadra, una delle numerose di una carriera che dal Piemonte alla Puglia l’ha portato a girovagare un po’ tutta Italia) è stato uno dei perni del gruppo rossoblù. Stabilmente nello starting six, si è disimpegnato da opposto ed è stato un po’ l’equilibratore del gruppo, portando anche la sua vasta esperienza al servizio della causa ed agendo da ‘leader silenzioso’ del gruppo campobassano.
«Mi fa piacere – spiega – che sia emerso con forza anche all’esterno quest’aspetto. Ho ricevuto tanti riscontri. Senz’altro sono qui per dare la mia esperienza a questa squadra e, caratterialmente, un po’ d’animo e di determinazione. Complici delle problematiche lavorative, ho finito per essere fermo per un paio di anni ed ora devo lavorare per ritrovare al meglio la forma in un percorso che porterò avanti con i miei compagni, che hanno dimostrato, come ho avuto modo di vedere anche in allenamento, di non accettare l’attuale status quo, ma di voler reagire con forza».
Poi, circa le sue caratteristiche da attaccante tecnico, aggiunge: «Non sono il giocatore che tira, quello da ignoranza pura, ma baso tutto sul sapere trovare il colpo migliore per l’occasione giusta, cercando anche di fare gioco sporco col muro, ma di avere sempre il massimo dell’efficacia».
Peraltro, per quello che è stato il suo percorso, Morelli ha familiarità con entrambi i lati della rete. «Sono diversi anni che non mi disimpegno da posto quattro, ma sia io che Riccardo (Gatto, ndr) abbiamo questa interscambiabilità e, in virtù anche della notevole intesa con il nostro tecnico, lascia a noi anche la possibilità in determinate rotazioni di poter variare le situazioni così potrà capitare che io possa attaccare in pipe o da uno in seconda linea al pari di Riccardo a seconda delle situazioni, il che ci consentirà di avere sempre maggiore imprevedibilità».
E così, se per diverse stagioni – ed ironia della sorte proprio a Trento – si è parlato del modulo con i tre schiacciatori o nella Cuba femminile campionessa olimpica andava di moda il 4-2, a Campobasso d’ora in avanti regnerà l’opzione ‘fantasia’, piccolo grande grimaldello per provare a scalare posizioni in classifica.
«Cercherò – rammenta Morelli, che in carriera ha vinto anche il premio Kuznetsov quale miglior realizzatore della serie A2 nella stagione 2014/15 e nel gennaio 2011 ha fatto anche il suo esordio in Champions League in Germania a Friedrichshafen – di portare la mia esperienza di quasi diciotto anni di serie A al servizio della squadra. Sono qui per quest’inizio di nuovo percorso, cercando di ampliare sempre più le certezze, mie e del gruppo. Non so cosa andremo a giocarci sino a fine stagione, ma che siano playoff o, come più probabile, i playout, sono convinto che saremo pronti a dare il massimo e fare tutto il possibile sino alla fine».
Intanto, sabato ci sarà la trasferta al PalaCalafiore di Reggio Calabria in casa dei reggini terzi della classe ed attesi anche mercoledì dalla trasferta ad Ortona per i quarti di finale di Coppa Italia.
«Quello con loro sarà un ulteriore momento di allenamento per il nostro percorso. Li affronteremo senza pensare alla classifica e cercando di rendere ancora più salde le nostre certezze. Potremo magari inciampare ulteriormente nel nostro percorso, ma sappiamo che ci sono ancora tante tappe da dover portare avanti per costruirci salde fondamenta».
Ulteriore segnale dato dal match con Castellana Grotte è stato quello di un gruppo che, accanto allo starting six, ha avuto riscontri notevoli anche dagli elementi entrati dalla panchina tutti ‘specialisti’ nelle loro mansioni: capitan Rescignano determinante in seconda linea, D’Amico concreto al servizio e Diaferia capace di farsi sentire nei fondamentali offensivi.
«Siamo una squadra che ha grandi qualità – chiosa Morelli – e che ha fame di campo per lavorare e migliorare. Anche a Capodanno ci sono state proposte doppie sedute e lo abbiamo fatto andando in palestra col sorriso e rimboccandoci le maniche. È un gruppo che crede in quel che fa e che vuol mettere da parte le tante sconfitte patite. Era necessario mettersi all’opera, quando si costruisce un sistema di gioco differente e proprio per questo è necessario lavorare ancora più sodo. Non so dove potremo arrivare in questa maniera, ma quando c’è volontà tutto è possibile».
In altri termini, il pragmatismo di Stoytchev miscelato all’entusiasmo di Bua: un cocktail che potrebbe rivelarsi esplosivo nello scenario del Girone Blu della Serie A3 Credem Banca.
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