I CONSIGLI DELLA LEGA LOMBARDA PER RILANCIARE IL CARROCCIO: PARLA MASSIMILIANO ROMEO
Ha vinto per acclamazione la nomina a nuovo segretario della Lega Lombardia, ma per il senatore Massimiliano Romeo il percorso per ridare slancio alle Leghe regionali è solo all’inizio. Intervistato da “La Verità”, il capogruppo del Carroccio da un lato smentisce le ricostruzioni che lo vedono come l’anti-Salvini in vista di un probabile Congresso federale a fine 2025; dall’altro, Romeo propone alcuni consigli che, dai territori, arrivano alla Lega centrale non per dividere, ma per migliorare risultati e riforme.
Il “ritorno al Nord” non è una richiesta vana di restaurare il partito delle origini, anche perché la Lega di Bossi non è più spendibile nello scenario politico e sociale attuale. Secondo il segretario della Lega Lombarda, occorre recuperare i temi chiave della storia leghista: dall’autonomia agli stipendi equi, fino alla battaglia contro l’immigrazione clandestina. È un ritorno ai territori, quello richiesto da Romeo, che parla a cuore aperto con il Consiglio federale nazionale. Il Nord può tornare protagonista solo «dando spazio alle identità territoriali». Serve richiamare le origini, quando la Lega combatteva per meno Stato e meno burocrazia, temi prioritari nella cura dei territori. Per esempio, sugli stipendi, è necessario recuperare strumenti che consentano al Nord un guadagno equo rispetto al medesimo costo della vita nel Meridione. Romeo smentisce l’ipotesi delle “gabbie salariali” («sono ormai anacronistiche»), ma punta sulla contrattazione di secondo livello: niente “operazione nostalgia”, ma un recupero delle origini identitarie per collaborare con il piano federativo nazionale. Uno Stato moderno non può basarsi solo sull’attività centralistica e dirigista: serve dare spazio e respiro agli enti decentrati. Secondo Romeo, l’errore della Lega negli ultimi anni è stato preoccuparsi troppo di trovare uno spazio dentro le coalizioni nazionali tradizionali, trascurando gli interessi dei territori.
IL RAPPORTO TRA ROMEO E SALVINI PER IL FUTURO DELLA LEGA: “SERVE IL MODELLO CDU-CSU BAVARESE”
Da qui il consiglio del nuovo segretario della Lega Lombarda sul modello che la Lega potrebbe adottare, guardando alla Germania. Secondo Massimiliano Romeo, il modello tedesco della CSU bavarese, in alleanza costante con la CDU nazionale, potrebbe essere un riferimento. Pur nel contesto del Partito Popolare Europeo, dove si muovono i partiti conservatori-cristiani, la Lega ipotizzata dal capogruppo al Senato punta a concedere più potere alle Leghe regionali, con Salvini come federatore per le battaglie fondamentali a livello nazionale («contro il woke, le follie green e l’immigrazione clandestina»).
Sempre a “La Verità”, Romeo chiarisce di non concepirsi come “l’anti-Salvini” che vuole minare l’unità della Lega dall’interno. È lui stesso a parlare di un “disegno” più ampio di contrasto alle idee del Carroccio, sottolineando che chi insiste sulle presunte distanze tra Fedriga, Zaia, Romeo e Salvini «persegue un disegno orchestrato per indebolire la Lega». Il segretario lombardo dichiara: «Io voglio solo dare nuovo slancio al movimento». Nonostante le critiche alla gestione passata, Romeo ringrazia il vicepremier Salvini per il «grande lavoro svolto» e rilancia sul ruolo che il partito dovrà interpretare nei prossimi anni: «Lui non è in discussione, è il nostro segretario», afferma, pur sottolineando che «ben vengano le diverse istanze che nascono all’interno del Carroccio». Il punto non è “sconfinare” nei temi degli altri partiti. Secondo Romeo, la Lega non è semplicemente “la destra”, ma è autonomia, federalismo e lotta alla burocrazia statale. «Meloni può istituzionalizzarsi quanto vuole, ma resterà la destra, e gli elettori scelgono sempre l’originale. Noi dobbiamo tornare a essere ciò che eravamo».
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