Russia e Algeria si stanno riavvicinando: bisogna battere Mosca sul tempo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Russia e Algeria, paesi vicini sin dai tempi della Guerra Fredda, stanno lavorando per ricucire i rapporti bilaterali messi in discussione dalle recenti tensioni risultanti dai vari conflitti in corso nel Sahel e dalla più ampia questione dell’influenza militare russa in Nord Africa.

Il rinnovato impegno diplomatico russo in Algeria fa direttamente seguito all’intensificarsi delle attività del famigerato gruppo Wagner nella regione. I recenti attacchi aerei condotti presso il confine meridionale tra Algeria e Mali hanno portato Algeri a chiedere un intervento internazionale attraverso le Nazioni Unite. La presenza del gruppo Wagner, l’organizzazione paramilitare russa da tempo al centro dell’attenzione degli analisti, nella regione è sicuramente la principare fonte di attrito tra i due paesi. Dopo che le forze francesi sono state costrette ad abbandonare il Mali nel 2022, segnando l’inarrestabile decadenza dell’influenza di Parigi nell’Africa subsharariana, il Gruppo Wagner ha rafforzato ulteriormente la sua presenza nel Sahel, spesso operando al fianco di eserciti africani che vedono oggi nella Russia, o più in generale nei BRICS, un’alternativa alla presenza occidentale nel continente. L’Algeria, al contrario di molti altri paesi, ha invece espresso una forte opposizione ai tentativi di Mosca di allargare la propria presenza nel paese.

Il governo di Algeri si è opposto ad esempio al tentativo di Mosca di etichettare i movimenti politici espressione della minoranza Tuareg nel nord del Mali come organizzazioni terroristiche, una mossa vista come una giustificazione per un maggiore intervento militare. I Tuareg, un gruppo etnico con una lunga storia di richieste di autonomia, sono coinvolti in diversi conflitti nella regione sin dal 2012, spesso agendo come un attore stabilizzante a causa della loro importanza nel controllo delle rotte commerciali. Va detto che l’Algeria, grazie alla sua esperienza diplomatica e ai suoi profondi legami nel Sahel, ha costantemente sostenuto soluzioni politiche piuttosto che interventi militari, avvertendo che un’ulteriore destabilizzazione potrebbe estendersi ai paesi vicini. Essa è inoltre molto preoccupata per l’escalation della crisi libica, dove la presenza di Wagner è significativa a partire dal 2018. Come è noto, la Russia supporta la fazione di Khalifa Haftar nella guerra civile in corso in Libia, mentre l’Algeria si schiera da sempre al fianco del governo di Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite. Una divergenza questa che ha ulteriormente complicato i rapporti bilaterali. Oltretutto, il crescente ruolo strategico dell’Algeria è ulteriormente sottolineato dalla sua posizione di fornitore di gas naturale per l’Europa. La guerra in Ucraina ha aumentato la dipendenza europea dal gas algerino, in particolare per paesi come l’Italia, che ha da tempo avviato una politica di rafforzamento dei suoi rapporti con Algeri per diversificare le proprie fonti energetiche. Tuttavia, questa dinamica ha inasprito gli attriti con Mosca, poiché la neutralità dell’Algeria nei conflitti globali si discosta sempre più dalle strategie geopolitiche russe. Il rifiuto di Algeri di aderire a un cartello del gas guidato dalla Russia evidenzia la sua determinazione a mantenere una politica estera indipendente, pur continuando a fare affidamento su Mosca come principale fornitore di armamenti.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Nonostante queste sfide, i due paesi hanno paradossalmente mantenuto forti legami di difesa, con un accordo sulle armi da 12-17 miliardi di dollari attualmente in discussione. Per comprendere meglio la complessità delle relazioni tra i due paesi è necessario introdurre alcune considerazioni storiche e strategiche. La Russia ha sostenuto il movimento indipendentista algerino durante la Guerra Fredda e in seguito è diventata un importante fornitore di armi. La firma di un “Accordo di Partenariato Strategico” nel 2001 ha ulteriormente rafforzato i legami bilaterali, rendendo l’Algeria il primo partner di questo tipo per la Russia nella regione. Tuttavia, negli ultimi anni sono emerse tensioni crescenti. L’Algeria ha votato alle Nazioni Unite per condannare l’invasione russa dell’Ucraina, irritando Mosca, pur mantenendo una posizione di non allineamento e resistendo alle pressioni occidentali per isolare la Russia. Dopo il declino del ruolo della Siria come potenza regionale a seguito della caduta del regime di Assad, l’importanza strategica dell’Algeria nel Maghreb e nel Sahel è cresciuta. La necessità di Mosca di rafforzare la sua presenza nel Maghreb è accentuata dal declino del suo ruolo strategico in Siria. La perdita potenziale delle basi in territorio siriano, conseguente alla crisi del regime di Assad, costringe la Russia a cercare alternative per sostenere le proprie operazioni militari in Africa, in particolare nel Sahel.

L’Algeria, con la sua posizione geografica e il suo peso politico regionale, rappresenta dunque per Mosca un alleato indispensabile. Inoltre, la sua posizione geografica, confinante con la Libia e il Mali, la pone naturalmente al centro di molteplici crisi regionali, tra cui le attività del gruppo Wagner. In questo contesto, i continui sforzi diplomatici tra Algeria e Russia sottolineano il riconoscimento reciproco della necessità di riconciliare le divergenze. Le visite ad alto livello e la creazione di meccanismi per consultazioni regolari su politica estera, sicurezza e difesa dimostrano l’impegno condiviso nel preservare il partenariato, nonostante le tensioni di fondo rimangano irrisolte. Tuttavia, questi sviluppi rappresentano sfide ed opportunità non solo per Mosca, ma anche per gli Stati Uniti, l’Unione Europea e in particolare l’Italia.

Roma ha dato priorità al rapporto con l’Algeria come parte di uno sforzo più ampio per garantire forniture energetiche e stabilizzare il Nord Africa. Il maggiore coinvolgimento di Wagner nella regione, insieme ai tentativi della Russia di consolidare la propria influenza, rischia di compromettere questi sforzi. Un’Africa più instabile potrebbe infatti aggravare i flussi migratori verso l’Europa, interrompere le forniture energetiche e complicare le operazioni antiterrorismo, rendendo il ruolo dell’Algeria come forza stabilizzatrice nella regione ancora più cruciale. Per questo è importante battere Mosca sul tempo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link