Domenica 23 febbraio, 2 e 9 marzo va in scena il gran carnevale cremasco, giunto al 37esima edizione – Viaggio per voi

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TURISMO. GRAN CARNEVALE CREMASCO, PRESENTATA AL PIRELLI LA 37ESIMA EDIZIONE. MAZZALI “A CREMA IMMERSI IN UNA FAVOLA, CI SARO’ ”

 Domenica 23 febbraio, 2 e 9 marzo uno dei carnevali più importanti e partecipati
della Lombardia.  Un’ attrattività turistica che supera i 20mila visitatori ogni domenica 

Di Stefano Passaquindici

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Milano, 8 gennaio. Una tradizione storica che affonda le sue radici nel periodo in cui la città di Crema era sotto il dominio della Serenissima. Un ‘mix’ di passione, creatività, lavoro artigianale e tanta generosità. Una ventina di volontari che lavorano in estate e in inverno, al caldo o al gelo, la sera e nei fine settimana, per offrire un evento unico e grandioso. Carri allegorici, a tema, che sfilano per il centro cittadino e che incantano per la maestosità e bellezza. Un’ attrattività turistica che supera i 20mila visitatori ogni domenica, provenienti dalla Lombardia e da tutte le Regioni d’Italia. Questo e altro ancora è il Gran Carnevale Cremasco, giunto alla 37esima edizione, presentata oggi a Palazzo Pirelli.

“Il Carnevale Cremasco – ha dichiarato Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Moda-Design e Marketing Territoriale di Regione Lombardia – è uno di quegli eventi che, ogni anno, riescono a rinnovare l’anima delle nostre tradizioni, trasformandole in una festa viva, capace di emozionare e coinvolgere un ampio pubblico. Non è solo un simbolo di Crema, ma una manifestazione che appartiene a tutta la Lombardia e che racconta al meglio la nostra capacità di unire storia, creatività e partecipazione. Ogni carro allegorico, ogni maschera e ogni dettaglio lavorato a mano dai volontari ci ricorda quanto sia straordinaria la nostra cultura: un’eredità preziosa che non solo preserviamo, ma che siamo in grado di reinventare ogni anno con nuova vitalità. E poi c’è l’atmosfera del Carnevale: i colori, la musica, la gioia che si respira per le strade di Crema sono un vero spettacolo, capace di affascinare non solo chi vive qui, ma anche chi arriva da lontano. Come Regione Lombardia, crediamo profondamente nel valore di manifestazioni come questa, che non sono solo un’occasione per attrarre turismo, ma anche un momento per far conoscere e valorizzare i prodotti tipici, il patrimonio storico e le tradizioni locali. Il Carnevale Cremasco è un pezzo del nostro passato che continua a parlare al presente, facendoci sentire orgogliosi di ciò che siamo. Un grazie sincero al sindaco Fabio Bergamaschi e a tutti coloro che, con passione e dedizione, lavorano per rendere possibile questa magia. Ogni edizione del Carnevale Cremasco non è solo un evento, ma una festa del cuore, che rappresenta la nostra Lombardia nel suo volto più autentico e gioioso. Sarò a Crema il 23 febbraio in occasione della prima sfilata dedicata ai carri allegorici“.

Una manifestazione gioiosa, un clima di festa e leggerezza che invade la città; un’atmosfera di coriandoli, colori, musica e danza; giornate indimenticabili impresse nella memoria dei bambini e di tutti partecipanti, rese possibili dal lavoro di un centinaio di volontari, che per un anno dedicano il loro tempo alla costruzione di una “Grande festa di folklore”.

 

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“E’ un onore essere in regione per la conferenza – ha detto Eugenio Pisati, il Presidente del Carnevale Cremasco Odv -.Il carnevale è uno stato d’animo, è una passione, è condivisione di spazio e tempo che i volontari dedicano alla realizzazione dei carri, impegnando pressoché quasi tutti i week-end dell’ anno per regalare alla città di Crema un evento unico, che è ormai un’ eccellenza. Il Carnevale Cremasco si distingue anche a livello regionale annoverando una folta presenza di turisti anche extra regione. Sono esattamente 40 anni che organizziamo il Carnevale anche se è la 37°edizione, causa interruzione per COVID”.

“Lo spirito e la magia del Carnevale Cremasco – prosegue il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi – sono stati capaci di travalicare i confini cremaschi conquistando la Lombardia e non solo. Grazie alla generosità dei volontari, che ci mettono cuore e passione, l’appuntamento con l’ allegria del Carnevale è diventato una tradizione per la città, giunta alla 37esima edizione. Le sfilate dei carri allegorici, i mercatini, il raduno dei camperisti, i luoghi storici che si animano, hanno reso nel tempo la città sempre più attrattiva per i visitatori che ne rimangono incantati”.

“Il Gran Carnevale Cremasco – è il commento di Giorgio Cardile, assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Crema – i suoi carri allegorici e i gruppi folcloristici rappresenta a tutti gli effetti uno dei principali carnevali della Lombardia. Con le tre sfilate e la domenica in piazza Duomo ci apprestiamo a vivere un mese in cui divertimento e tradizione si fondono, facendo scoprire la città da una prospettiva differente a grandi e bambini, residenti e turisti”.
Il Carnevale Cremasco – di Franco Bordo, assessore al Commercio del Comune di Crema, -oltre che essere un’iniziativa tradizionale in cui la comunità cremasca si riconosce e identifica, rappresenta un’occasione in grado di offrire beneficio all’economia locale per contenuti, caratteristiche, capacità attrattiva e ricadute in termini di crescita, di opportunità commerciali, di valorizzazione della comunità locale. Si tratta di una manifestazione che, in un periodo dell’anno risulta essere particolarmente critico per le attività commerciali, aiuta a promuovere il commercio e le attività economiche sul territorio e funge da cassa di risonanza per tutte le altre iniziative che durante il corso dell’anno hanno come obiettivo l’attrattività e l’accoglienza della Città di Crema”.

 

“Anche quest’anno- ha commentato il Presidente della Pro Loco Vincenzo Cappelli – come da diversi decenni ormai, la città di Crema, grazie all’impegno della straordinaria squadra di volontari del Carnevale Cremasco, si prepara ad offrire, alle migliaia di partecipanti, le spettacolari sfilate dei grandi carri allegorici che allieteranno e non mancheranno di fare vivere una giornata di spensieratezza e allegria a grandi e bambini. Crema si offrirà, con tutte le sue bellezze, da tutti assai apprezzate, e che, per molti motivi storici, culturali e di antica tradizione, richiamano un tempo passato di dominazione e tradizione veneziana”.

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IL PROGRAMMA DEL GRAN CARNEVALE CREMASCO  

La prima domenica, il 16 febbraio, “Aspettando il Carnevale”: manifestazione gratuita in Piazza Duomo con artisti di strada, musica, balli, maschere dei personaggi Disney. Le domeniche del 23 febbraio – 2 marzo – 9 marzo: tradizionale corso mascherato con carri allegorici e proclamazione del carro vincitore.

La storia del Carnevale Cremasco
Il Gran Carnevale Cremasco è una festa storica e le prime tracce risalgono addirittura al XV secolo quando la città di Crema era sotto il dominio di Venezia, la Serenissima. Il Carnevale era un evento che richiamava tantissime persone da tutte le località della zona. Dopo la parentesi della Seconda guerra mondiale, il periodo d’oro della stagione carnevalesca si compie negli anni cinquanta. Ad opera del comitato “Pro Crema” nel 1953 il Carnevale Cremasco risorge e cresce, riuscendo a coinvolgere l’intera comunitá e assumendo dimensioni regionali (si contano fino a 50.000 presenze).
Oggi il Gran Carnevale Cremasco è organizzato dal Carnevale Cremasco ODV,( Organizzazione di volontariato) e, grazie al grandissimo lavoro dei volontari ed alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, Crema può vantare il più grande e partecipato Carnevale della Lombardia, con un indotto straordinario per il territorio.

La maschera simbolo del Carnevale Cremasco: “al Gagèt còl sò Uchèt”

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In occasione del Carnevale Cremasco del 1955 viene lanciato il concorso per la scelta della tipica maschera cremasca. Vince Paolo Risari, titolare della trattoria degli Angeli in Via Mazzini, detta Curt Granda, con la maschera “dal Gagèt còl sò Uchèt”.
Da allora questo personaggio é diventato l’emblema stesso del Carnevale Cremasco e apre ritualmente, sempre, la sfilata.
Da allora questo personaggio é diventato l’emblema stesso del Carnevale Cremasco e apre ritualmente, sempre, la sfilata. I cittadini ironicamente chiamavano “gagi” quei contadini che periodicamente comparivano al mercato con la curbèla e l’oca. Il Gagèt si distingue per l’abito nero, scapat, solitamente quello di nozze, indossato nelle grandi occasioni. Veste vistose calze e coccarda bianco rossa, i colori della cittá. In testa porta un cappellaccio, calza zoccoli di legno, fazzoletto al collo, secondo la piú stretta tradizione contadina. Un tocco di eleganza a questo abbigliamento, indubbiamente fuori luogo, lo danno i guanti bianchi e la gianèta (bastoncino). La comicità del Gagèt fa leva sul modo circospetto, l’incedere poco disinvolto e il disagio procurato dal sentirsi in città un pesce fuori dall’acqua, perché é abituato al quotidiano della cascina, mondo dove abitualmente vive.

I Grandi Carri Allegorici

Nelle domeniche dedicate al Gran Carnevale Cremasco sfilano, lungo le vie del centro cittadino, i grandi carri allegorici a tema, in concorso tra loro. L’ ultima domenica viene premiato il carro vincitore, decretato dal voto di una giuria popolare, non cremasca.
I carri allegorici, di cartapesta, sono il frutto del lavoro certosino dei volontari che, nel tempo libero, si impegnano nella preparazione artigianale dei carri e dei costumi.
Ogni anno i carri offrono un messaggio, uno spunto di riflessione pur mantenendo il clima goliardico, traendo ispirazione dall’attualità. Quest’anno i temi si ispirano all’ intelligenza artificiale, alla multiculturalità e integrazione tra i popoli di etnie diverse, cambiamenti climatici, cervelli in fuga..
Oltre ai 5 carri allegorici sfileranno due carri esterni, più piccoli, di seconda categoria che non partecipano alla competizione. Arrivano da Casazza ( Bg) e da Erbusco (Bs)
Attrattività turistica e forte identità culturale che travalica i confini
Il segreto del successo del Carnevale Cremasco, è il concentrato di culture diverse che vengono espresse: la samba e i ritmi della musica di San Paolo del Brasile convivono accanto alla maschera tradizionale cremasca, il Gagèt col so Uchèt; gli sbandieratori piemontesi, accanto alle maschere veneziane; tutto si mischia ed è possibile a Carnevale, in nome dello scherzo, del divertimento e dell’allegria.

I gruppi folcloristici che animano la manifestazione e che sfilano lungo il circuito cittadino arrivano da tutta Italia e da ogni parte del mondo. La cultura locale e le tradizioni cittadine si aprono e vengono contaminate dalla culture diverse del Belpaese e del mondo.

La crescente popolarità del Gran Carnevale Cremasco è testimoniata dalla presenza di turisti che visitano Crema appositamente per l’evento. Il Carnevale Cremasco richiama, tra ospiti paganti nel circuito cittadino e indotto, che comprende le visite alla città e ai mercatini, almeno 20mila visitatori ogni domenica della manifestazione. Tra gli obiettivi del Carnevale Cremasco c’è anche quello di favorire la visita della città e del territorio, dei suoi monumenti storici e dei luoghi della cultura, oltre a consentire a visitatori e turisti di conoscere e acquistare prodotti tipici locali nei “Mercatini del Carnevale”, organizzati nella piazza principale di Crema, in concomitanza con le sfilate allegoriche. Ogni anno inoltre Crema, in occasione della festa del Carnevale, ospita il Raduno Camperisti, in collaborazione con “3C Camper Club Crema”. I camperisti, provenienti da tutta Italia, si danno appuntamento nell’area attrezzata di via Giacomo Crespi. Collaborazione con le scuole del territorio

Per tramandare la tradizione carnevalesca alle nuove generazioni e non disperdere il ricco patrimonio storico e artigianale sono stati introdotti, nelle scuole primarie della città di Crema, dei “Corsi di cartapesta”. Maestri artigiani insegnano le tecniche, manuali, per creare le maschere di cartapesta che si vedono sfilare lungo il circuito cittadino all’interno dei carri allegorici. I volontari del Carnevale Cremasco sono coinvolti anche nei progetti e corsi estivi che il Comune e le scuole organizzano durante l’estate. I laboratori del Carnevale Cremasco fanno parte del pacchetto dei campi estivi proposti per arricchire l ‘offerta formativa in città.

Ogni anno, inoltre, il Gran Carnevale Cremasco collabora con vari Istituti scolastici. L’alternanza Scuola-Lavoro, denominato oggi P.C.T.O. è un’ opportunità offerta agli studenti delle scuole Superiori di Crema che rafforzano le loro competenze partecipando alla manifestazione .

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