“Guarascio, vendi e vattene”. Le voci sulla cessione

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Che succede a Cosenza? Anzi no: cosa non succede? Sì, perché non succede niente. La tifoseria sta per esplodere, anche se è stata sul punto di farlo spesso, in questi anni, salvo poi non affondare mai definitivamente il colpo. Il motivo? Perché alla fine ha vinto sempre lui: Eugenio Guarascio. Eppure, l’obiettivo principale della tifoseria è ancora lui, sempre e solo lui, anche perché è sempre e solo lui a gestire tutto. Ha scelto Ursino, ma si è dimesso, poi gli ha affiancato l’ennesimo Direttore Sportivo, Gennaro Delvecchio, costretto a operare con milioni di difficoltà.

Il calciomercato dei rossoblu, infatti, è praticamente fermo. Si attende Artistico (possibile l’ufficialità a breve), ma poi? Comunicata solo qualche piccola uscita, mentre di rumors – anche solo rumors – in entrata, nulla di nulla. Di rumors, invece, ce ne sono tanti per quanto riguarda presunti problemi societari, voci su interessi e cessioni. La società, com’è nel suo stile – praticamente da sempre – sta in silenzio. Muta. Una tomba. E, si sa, quando pubblicamente si sta in silenzio, si dà adito ancor di più a strane voci. Soprattutto se a lanciare l’allarme è il Sindaco (si ricordi il suo intervento, mesi fa, su eventuali difficoltà economiche, parzialmente “corretto” dall’incontro con lo stesso Guarascio).

E poi ci sono i social. Il solito, enorme, concitato, rapido, agitato, turbinio di parole, pensieri, opinioni, insulti. Tutto. Un vortice impazzito che ha coinvolto anche Whatsapp. Nelle ultime ore, infatti, si sono rincorsi messaggi – nelle chat – di chiusure immediate dell’accordo di cessione: “è fatta!”. In realtà, non è fatta per nulla, quantomeno non ancora. Non c’è uno straccio di smentita, né di conferma. Solo rumors che in città circolano e che non fanno riferimento solo a una eventuale vendita, ma anche alle questioni relative al pagamento degli steward e ai dubbi sui quattro punti di penalizzazione.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Insomma, la scorsa stagione è stata la meno tribolata, sul campo, con una salvezza più tranquilla e il sogno di trattenere Tutino, svanito in estate. La nuova stagione, partita sotto buoni auspici, con Ursino e Delvecchio, e con Alvini in panchina, si è presto scontrata con la solita realtà. Pure quest’anno Guarascio fa enorme fatica. E, anche se dovesse vincere ancora lui – questo non si sa – probabilmente non riuscirà mai a mettere tutti d’accordo, quantomeno non per qualche mese. La felicità di un risultato sportivo si scioglie in poco tempo come neve al sole. E ritornano, puntuali, le critiche, le richieste di maggiore chiarezza e trasparenza, quella intenzione di uscire dal solito guscio in cui il patron e la società si chiudono in questi casi.

Cosenza nel cuore: “che le voci su mancanza di fondi non siano smentite, non ci lascia dormire tranquilli”

L’Associazione “Cosenza nel Cuore” è tornata alla carica, ieri, con un altro post. “In attesa di un’auspicabile svolta societaria, preferiamo occuparci della realtà quotidiana, con la quale ci tocca convivere e tentare di intuire quale futuro ci aspetta. Che sia necessario ed urgente intervenire sul mercato, per dare a mister Alvini le migliori soluzioni tecniche per evitare il peggio, è evidente. Che le voci di passività non saldate e di mancanza di fondi per il futuro non vengano smentite, non ci lascia dormire sonni tranquilli. Su queste, e su tante altre questioni riguardanti il nostro Cosenza, abbiamo solo domande da porre, nuovamente, e che, come sempre accade ormai da 12 anni a questa parte, resteranno senza risposta per assenza di un interlocutore”, ha scritto sui social.

“Ed in effetti il tratto comune dell’era Guarascio è da sempre l’ASSENZA, la sua, il quale ha nei fatti sempre ignorato la voce della tifoseria, della stampa, delle istituzioni e così via. Anzi, a pensarci bene, non ne ha ignorato solo la voce ma, di fatto, la stessa esistenza. Un oblio totale che, ormai è evidente, non è più tollerabile. Tutto questo ha creato distacco e allontanamento della tifoseria. Si attendono, dunque, urgenti risposte”.

Il gruppo ultrà BAD Wolves: “Guarascio non vuole andare via”

Ancora più duro l’intervento del gruppo ultrà BAD Wolves. “NON VUOLE ANDARE VIA… Negli ultimi giorni, come già capitato altre volte in questo stesso periodo dell’anno, a Cosenza si sono rincorse voci della possibile cessione di quote del Cosenza Calcio ad un fondo arabo da parte del PresiNiente… ma la notizia di una cessione tanto attesa da noi tifosi non è ancora arrivata o tarda ad arrivare… e quanto ci sia di vero nelle voci di cessione, quindi, probabilmente lo sanno solo i diretti interessati”, si legge.

“Una cosa che però sappiamo tutti e che è evidente, è che il “progetto” di Guarascio, se così si può definire, sia ampiamente fallito. La società è piena di debiti (vedi anche i 4 punti di penalizzazione), non ha un parco giocatori di proprietà, non ha strutture, non è stato costruito nulla in più di quindici anni… pertanto il Cosenza vale attualmente solo quanto il titolo sportivo della serie B (che per altro è quasi prossimo a perdere)… La cessione, quindi, sarebbe un passo naturale e necessario… e a questo punto viene da chiedersi perché il “proprietario” proprio non voglia vendere…”.

“La risposta che ci siamo dati è che non è tanto questione se si voglia vendere o meno, ma se si possa vendere oppure no. Per poter vendere una società come il Cosenza Calcio è necessario far effettuare ai promissari acquirenti la Due Diligence (cioè far visionare tutti i conti e i bilanci degli ultimi anni nel dettaglio) e questo non è possibile perché la società viene utilizzata come bancomat personale e come lavatrice per i suoi loschi affari e interessi poco leciti. Il problema quindi non è e non sarà mai l’offerta degli acquirenti, ma l’impossibilità di mostrare i conti nel dettaglio e la volontà di occultamento”, continua il gruppo ultrà.

“In queste condizioni, bisogna rendersi conto che la Serie B è stata un miracolo (e, infatti, in questi anni è stata già persa più volte)… per cui non c’è più tempo, se veramente non vogliamo perdere il patrimonio inestimabile che per noi tifosi e appassionati rappresenta la Serie B, bisogna trovare il modo di mandare via dalla nostra città questo indegno, prima che sia troppo tardi. GUARASCIO VENDI E VATTENE!!!”, si chiude la durissima nota.



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link